giovedì, aprile 30

Candidato con-dito





Elettore PdL: Uhm... non mi sembra preparata politicamente, una che ha occupato il suo tempo lavorativo a puntare il dito su una telecamera... temo che non abbia esperienza... non è sufficiente una laurea per andare in Europa...

Presidente in carica PdL
: Non si preoccupi, la voti, la voti...
""È laureata ed è BELLISSIMA""

Elettore PDL
: Ma signore io mica me la voglio scopare, ho paura che con quel dito... rischia di ficcarlo in posti sbagliati...

mercoledì, aprile 29

Reato di opinione

È successa una cosa alquanto strana, che mi ha lasciato riflettere. All'uscita dalla Prefettura a Napoli, l'attuale p. d. C. è stato accolto dalla solita folla festante, tra questi
una voce fuori del coro, un giovane abruzzese che ha gridato: "Non ci venire più in Abruzzo,
che ci rovini!". L'attuale presidente del Consiglio decisamente contrariato,
ha lasciato tutti e se n'è andato. La DIGOS ha preso le generalità del ragazzo e ne ha fatto una segnalazione, come se esistesse un reato di opinione; eppure in Italia c'è la LIBERTA' di opinione, parola tanto amata da Berlusconi. Forse è il caso che ricominci ad aprire il vocabolario e leggerne il significato. All'epoca in cui Prodi veniva accolto da fischi e lazzi, sotto la sferzante macchina da guerra dei media berlusconiani, non risulta che le forze dell'ordine si fossero prese la briga di segnalare i contestatori.
Non si sa se la DIGOS abbia agito per cenno dello staff dell'attuale in carica
pres. del Cons., o forse abbia agito per assuefazione, come se si trattasse di un atto dovuto.
E invece non lo è. Perché fino a prova contraria la contestazione pacifica non è un reato,
e quel breve fermo per prendere le generalità, è un abuso d'ufficio ad un cittadino libero che ha esercitato un suo DIRITTO.
Una piccola violenza psicologica ma anche una potenziale intimidazione.
Cosa significa? è un esempio per altri. Chi oserà accennare una contestazione a tale Berlusconi,
con la certezza di essere fermato e richiesto dei documenti?
Ecco perché costui viene accolto da soli osanna nell'alto dei cieli.
I contrari stanno zitti, per timore. Stiamo scendendo per una china pericolosa, senza accorgercene.
L'opinione pubblica che sta dalla sua parte porta gli esempi della sua gestione,
come per l'emergenza in Abruzzo. Lui non ha fatto niente.
C'è un piano di emergenza che è stato applicato. Eppure sembra quasi che sia una concessione
divina del benefattore Berlusconi, come se cacciasse di tasca propria i soldi della ricostruzione, il popolo quasi si sente in dovere di ringraziarlo e baciargli la mano.
Franceschini ha detto, quasi scherzando ma non tanto, che il successore di Silvio sarà Piersilvio.
Come può essere possibile, in un paese ad elezioni democratiche, che il figlio possa succedere al padre, quasi come se ci trovassimo in una dittatura, in una monarchia assoluta? L'assuefazione è la causa; il popolo accetta tutto quello che propone questo personaggio, come lo dimostrano le veline al potere, scelte, per onor del vero dopo due severi gradi di selezione: il secondo grado è la prova del nove, e mica ci riescono tutte.
Una volta Gervaso scrisse un articolo su quest'uomo. Disse che era attaccato al potere in una maniera morbosa. A nessuno ha mai lasciato le redini di alcun che. Tutto deve essere a suo vantaggio, esclusivamente per la propria ricchezza e l'aumento del proprio potere, non capisce cosa sia la cosa pubblica, diventa cosa privata, il governo è un tutt'uno con il suo gruppo imprenditoriale.
Lui probabilemente ha già un disegno preciso, almeno un desiderio che cova. Mediaset è passata al figlio, ed è giusto che sia così. E un giorno il Governo... giocano contro l'età, ma non se ne rende conto perché il potere scompone l'ordine mentale.
Chi è abituato a ricevere sempre sì, ad un certo punto subisce uno strano effetto di onnipotenza, perde il contatto con la realtà. Il popolo ne paga le conseguenze, perchè anch'esso perde il contatto con la realtà. La folla acclama il suo salvatore della patria, la piazza è colma. Tutto è già visto.

martedì, aprile 21

Il ministro Brunetta e l'AFFARONE dei netbook per la scuola



Il Ministro dell'Innovazione Renato Brunetta ha presentato il netbook destinato agli studenti
delle scuole pubbliche (a sinistra).
Si è sottolineato il grande sforzo dei produttori, a conto dello Stato,
per contenere il prezzo!!!
Il modello con HD da 2 Gbyte costa solo (?) 199 euro, quello con HD da 60 Gbyte 'solo' 299 euro.

Caratteristiche:
Processore Intel Celeron 900 MHz,
Memoria: RAM 512 Mbyte DDR2
Schermo: 7", 800x480 pixel
Hard Disk. 2 gb solida oppure disco da 60 gb
Lan Wireless, Lan 10/100, 2 Speakers Stereo + Mic,
2 USB 2.0, Card Reader, Webcam)
1.0 / 1.5Kg - dimensioni 242 x 256 x 42 mm.
prezzo commessa statale 199 euro (mod 2 gb), 299 euro (mod. 60 gb)

Il modello a destra è un netbook di una prestigiosa marca, nota per la sua affidabilità, in vendita in qualsiasi catena di distribuzione informatica.
Caratteristiche:
Processore: Intel Atom 1.60 ghz 533 MHz
Memoria: RAM 1GB DDR2
Schermo: 8,9" TriBrite widescreen 1024 x 600
Hard Disk: 120 GB 5400 rpm
Dimensioni: 225 x 190.5 x 29.5 mm
Peso: 1,075 Kg
bluetooth, wifi, webcam, usb ecc
prezzo attuale al dettaglio: 279 euro.

A parte i software scolastici elementari di cui è fornito il nb 'statale', i cui prezzi
sono abbattuti, come per l'hardware, dalla consistente commessa dello Stato, sebbene ciò sia vanificato dall'esoso contratto di licenza con la solita azienda americana del 'solito' sistema operativo, quando con una valida alternativa open source, si sarebbe risparmiato sul serio,
quali differenze possiamo notare?
Il primo ha un HD di capienza di 2 gb (quanto quella di un lettore mp3) solida,
e costa circa 200 euro, oppure da 60 gb e costa 300 euro. Il secondo ha un hd di 120 gb (il doppio)
a fronte di un costo di 279 euro!!
Il primo ha 512 mbyte di RAM, il secondo 1 Gb (il doppio).
Il processore del primo è un Celeron che come tutti sanno è il più scarso prodotto della Intel,
il secondo è un modernissimo processore Atom, sempre della Intel, perfomante per i netbook.
Il primo ha uno schermo di 7 pollici, scarsissimo, il secondo quasi 9 pollici.

Sulle dimensioni soprassiederei, notiamo solo che il pc dei bambini è spesso 4 cm mentre il secondo 3 cm.

Considerazioni, il modello presentato da Brunetta ha un prezzo,
sia per le componenenti che per il volume della commessa,
molto al di sopra dell'effettivo valore di mercato. Lo schermo da 7 pollici è insufficiente e
se viene giustificato per abbattere i costi, è schizzofrenica la scelta di mettere una memoria solida
che ha ancora prezzi non convenienti, e che con una pezzatura di appena due gb costringerà, per chi usufruirà della versione meno costosa, all'utilizzo di un hd esterno, a spesa dei genitori. Chi opta per il modello da 60 gb dovrà spendere ben 100 euro in più, assolutamnete fuori mercato, in quanto un hd esterno di 2.5 pollici da 250 gb si trova in negozio a 60 / 70 euro e sarebbe superfluo sottolineare che hd (dischi) interni da 60 gb stanno uscendo fuori produzione per l'abbattimento dei prezzi per singolo gb.
La memoria RAM da 512 mbyte è il minimo del mercato ed anche essa è a fine produzione perché allo stesso prezzo ed anche di meno ormai si compra quella da un Giga.

In complesso nel mercato normale un pc come questo non esiste perché è sorpassato,
e se esistesse a quel prezzo non se lo comprerebbe nessuno, giusto uno sprovveduto.
È probabile che la ditta produttrice abbia bloccato il contratto stipulato a suo tempo con prezzo e componenti di mercato di allora. Noi sappiamo però che nel campo informatico c'è una rapida evoluzione e un cambiamento continuo dei prezzi verso il basso.
In conclusione lo Stato (o i genitori degli alunni, ancora non si capisce con quale
criterio questi nb entreranno nelle scuole), sta acquistando dei piccoli rottami
datati a prezzo da salasso.


Quanto si sarebbe abbattuto il prezzo per una commessa simile per il netbook da 279 euro al dettaglio?
Mi domando... il Ministro Brunetta ha consulenti del mercato dell'informatica o decide da solo?

Repetita non juvant



Il video di cui sopra si commenta da sé. Lo metto a paio con un commento, passato stranamente inosservato, di una delle conduttrici di "Domenica in" -puntata del 19 aprile - giornalista pare, che segue dopo l'Arena di Giletti, riconoscibile dal suo tipico scollo ombelicale ed accavallamento inguinale. Alla fine della sua rubrica chiosava col dire, premettendo con uno "scusate il cinismo..." che il terremoto è un' ottima opportunità per mettere in moto il mercato ed uscire dalla crisi. Quello che stupisce è l'assoluto silenzio degli ospiti. Nessuno l'ha stoppatta per ribattere, anche solo 'pacatamente' con eleganza di egual guisa: "Ma cosabipstaidicendobip! L'opportunità di mettere in moto il mercato te la puoi ficcare 300 volte nel bip". Comunque non si può negare che abbia un ottimo senso degli affari e se il suo lavoro di giornalista televisiva un giorno dovesse andare in malora per perdita di protettore politico, però sinché ha la croce al collo può star sicura che a Raiuno è coperta, le associazioni becchini italiani le terranno un posto in caldo, o meglio congelato, in qualità di portavoce della categoria, con tutto il rispetto per i becchini.
E scusate il cinismo...

mercoledì, aprile 15

Eran 300, eran giovani e forti, e sono morti!



Se l'Era dell'umanità fosse sufficientemente lunga, gli uomini raggiungerebbe la conoscenza assoluta, il pieno dominio della Natura, l'Onnipotenza.
Ma ciò non accadrà perché nel lasso di tempo la Terra subirà l'impatto di un meteorite, grande abbastanza da mettere un punto e a capo alla vita sulla Terra, e chiudere definitivamente l'Era dell 'Uomo. Non c'è nulla da fare, tutto ha un inizio ed una fine, nell'infinito e nell'infinitesino del tempo dello spazio della materia, senza gerarchie. Non esiste un grande ed un piccolo, la Natura non distingue, siamo noi a dare delle proporzioni ponendoci al centro, il centro del nulla.
Un tempo credevamo di essere al centro dell'Universo, poi ci siamo ristretti al centro del sistema solare, successivamente dopo la botta copernicana sembrava fosse finita, invece neanche il nostro sistema solare è al centro di un bel niente ma stiamo nella periferia della galassia che a sua volta è solo una delle miriadi di galassie che punteggiano il cosmo.
Noi ci crediamo onnipotenti, vita eterna dopo la morte, perché viviamo di riflesso dell'immagine di un Dio verso cui desideriamo arrivare, che abbiamo creato a nostra immagine e somiglianza.
La morte continua a metterci con i piedi a terra, terra da dove veniamo
e nonostante tutto non accettiamo la condizione dell'uomo. Quella di non prevalere su niente, le forze della Natura nella loro immanenza non ci danno un occhio di riguardo, considerandoci tutti alla stessa importanza, protozoi batteri alghe vermi formiche animali uomini. Non ci resta che questa vita, da curare con dignità, la Natura non fa sconti alla nostra ignoranza ed alla nostra supponenza.
Ora dare la colpa alla Natura, alla fatalità, dei 300 morti d'Abruzzo è un'offesa alla vita stessa ed alla dignità della nostra esistenza.
La colpa è dell'uomo, del suo egoismo, del vivere alla giornata, prendere oggi e fottersene del domani del prossimo ma anche di se stessi, come i pescatori che ho visto calare un attimo furtivamente sulla spiaggia per porgere una cassetta stracolma di pesce novello, vietatissimo, a due pescivendoli di una pescheria nei pressi che l'attendevano.
Guadagnano alla giornata e si lamentano domani, che manca il pesce a mare. Questa è la natura degli uomini.
Il conto della miseria umana è altissimo. Ormai siamo sufficientemente grandi da prenderci le nostre colpe e le nostre responsabilità.
Non è più tempo di santi e di miracoli, di preghiere alla Madonna del Carmine per fermare la lava del Vesuvio, i paraventi della nostra ignoranza, o per lavare la coscienza, non per questo.
Accettiamo la nostra solitudine e muoviamoci perché nessun essere superiore si muoverà
per noi per mettere una pezza al nostro egoismo.

venerdì, aprile 3

Visti da fuori



In Italia, si sa, non è che l'informazione sia così oggettiva. Tornano utili le notizie che attingiamo dall'estero su come sia trattata la realtà italiana di chi ci governa. Santa Ignoranza, protettrice degli affabulatori di strada...
Qui Quo Qua


ps
la visione di Qua nuoce gravemente alla salute