martedì, giugno 30

Per Elisa

Tra le più affascinanti donne di spettacolo degli anni Ottanta. Una canzone dedicata a quello di cui sotto... alcuni farebbero follie per elisa...




(ANSA) - VIENNA, 30 GIU -Uno specialista tedesco di Ludwig van
Beethoven ha confermato la scoperta dell'identita' della donna
cui dedico' il brano 'Per Elisa'. Il brano ormai leggendario,
per pianoforte, certamente era per la cantante tedesca Elisabeth Roeckl
(1793-1883), sua intima amica. La scoperta e' stata attribuita allo
studioso berlinese Klaus Martin Kopitz che ha condotto ricerche per
anni negli archivi del Duomo di Santo Stefano a Vienna. Il mistero
di Elisa ha impegnato a lungo il mondo della musica."

lunedì, giugno 29

Politicamente scorrettissimo

Basta, è inutile. Talmente palese che non servono altre parole per capire quanto l’oblio delle menti italiche, e cioè quella leggera maggioranza di ignoranti elettori, permettono ad un uomo con una interpretazione della morale del tutto personale, di fare carta straccia delle leggi del paese. Nonostante ne abbia e ne stia combinando così tante, continua l’estrema fiducia nei suoi confronti. E non è la cosiddetta vita privata e le sue incredibili doti di superbugiardo. Gravi sono le ultime leggi in via di varo, uno scandalo, ma nulla sveglia l’ipnosi profonda di chi lo elegge, a parte chi lo fa consapevolmente per lucro. Sosteneva e ancora spudoratamente lo ripete ”amo mia moglie”, e frequentava e frequenterà (è un vizio) contemporaneamente, a ritmo incessante, donnine con la regola dello scambio e più palesemente onorevoli (nel senso dignitoso del termine) prostitute, per lui è normale e non scalfisce per nulla il proprio senso di dignità, il cosiddetto amor proprio. Uno che dice bugie nella vita privata dice bugie anche, e soprattutto, nella vita pubblica. Chi dice: quello che fa nella vita privata sono fatti suoi… qui è accaduto il contrario. Noi pensavamo che desse scandalo solo nella vita pubblica, con le frequentazioni mafiose, le corruzioni in debito, le leggi ad personam. Pensavamo che almeno nella vita privata fosse un buon padre e marito affettuoso e fedele, ligio e rispettoso dei precetti della vita cattolica, dalla sacralità della famiglia, dei valori della famiglia, come continuava a ripetere sino a sfrantumarci i coglioni (scusate il termine), quello che era andato di corsa a presentare la cara moglie e l’ultimo genito al Santo Padre; ecco noi speravamo e ci auspicavamo che il pessimo uomo politico e gran bugiardo non avesse le stesse caratteristiche nella vita privata. Invece… ne combina di cotte e di crude anche nella vita privata, tanto che la povera moglie non ce l’ha fatta più. Ora il toro di Arcore ha scoperto queste carte, già note ai suoi fedeli, gente che sta attaccata al padrone sin quando offre linfa, pronta a mollarlo appena incomincerà a puzzare. Si faccia poche illusioni Silvio Berlusconi, attorno a lui c’è solo miseria, e lui già sta incominciando a capirlo. Neanche Gianni Letta, quello che in apparenza può avere più ascendenza su di lui, il Galantuomo del Papa, gli ha consigliato una più dignitosa condotta di vita, all’altezza della sua carica prestigiosa. Letta lo ha lasciato nei suoi sollazzi smodati, senza muovere una mano per tirarlo fuori, prima dello sputtanamento pubblico (anche se gli Italiani gli hanno consentito atti (e leggi) ben più gravi di qualche zoccola), perché? Condivideva? Non è la fede che li tiene avvinghiati e lusinganti, è il denaro e la posizione di potere assicurata. Gli stanno con la lingua attaccata al culo ma quando lui incomincerà a cacare merda la staccheranno. La moglie, ormai ex, lo sa. Quando il colosso d’argilla cederà, e accadrà perché nulla dura per sempre, come topi abbandoneranno il bastimento. Ha detto che gli Italiani lo vogliono così, puttaniere e menzognere, la moglie no, contento lui.

Se la moglie ad un certo punto, non ha più avuto fiducia del marito, ed era la moglie, perché ne dovremmo avere noi Italiani, che non gli siamo neanche imparentati? I puttanieri sono persone inaffidabili, possono fare molto bene il proprio lavoro ma non per gli altri, sono privi di altruismo e se lo mostrano c’è sempre un secondo fine, non fanno mai nulla per nulla. Chi guida le proprie azioni con il sesso non si disciplina alle regole del rispetto altrui. Non è che si diventa miliardari facendo gli altruisti, a meno che dietro il successo non ci sia una invenzione iniziale, una scoperta utile alla società. Lui non ha inventato nulla, ha solo prodotto denaro, con ogni mezzo lecito e illecito, con ogni aiuto, una pura e inutile macchina per far soldi. Nessun atto di generosità all’inizio della sua carriera di imprenditore, solo uno smodato desiderio di potere. Che lo ha condotto sino a noi, con tutti i suoi vizi.

È solo la punta di un iceberg. Cosa ha potuto combinare che noi non sappiamo? Nella isolata dacia russa messagli a disposizione dal suo amico Putin, altro campione di virtù, il cattolico Berlusuconi… e come può ‘rendere’ così tanto un uomo di 75 anni, tanto da far desiderare alla poveretta sfinita che lui si addormentasse? La prostituta dell’incontro con Mele, disse che era assatanato, un instancabile scopatore, si era portato da casa il carburante, una bottiglietta piena di cocaina. Ma non è il caso di fare insinuazioni fuori luogo, lo sanno tutti che Berlusconi è superman, perciò gli italiani (alcuni) continuano ad avere fiducia in lui, credono nei fumetti. E poi anche se fosse… anche se dovesse far uso di cocaina, e non lo fa, sono fatti suoi; la vita privata non deve influire sul giudizio dell’uomo pubico…

Io sinceramente credo che sia veramente superman, può far tutto, ma tutto tutto tutto tutto tutto, anche ciò che a noi non è consentito, tipo volare tra le nuvole bianche, e sempre invisibile resterà ai cittadini elettori la vera identità. Come ogni superman che si rispetti, ha il punto debole nella Kriptonite, e lui se n'è beccata un po', la sua potenza è calata dal 75% al 61%. Per fortuna non sufficiente calo da non consentirgli di assicurarci la prodigiosa protezione. Che culo che abbiamo! Chi meglio di lui incarna le doti di "protettore"?

mercoledì, giugno 24

Made in Italy

Il nuovo logo dell'Italia presentato a palazzo Chigi dal ministro Brambilla.
Studiato con la supervisione del nostro premier, che all'occasione è anche
designer-pubblicitario. Sarebbe una cattiveria pensare che il nastro passante tricolore voglia
richiamare e collegarsi, come ben già compiuto alle ultime amministrative, ad un altro simbolo; è solo pochezza di idee. Avvicinando le due estremità dei nastri, ci si accorge che essi hanno la stessa retta tangente, tra le infinite, con il comune punto di flesso, una incredibile coincidenza, indovinare la combinazione del superenalotto è più facile. Che sia lo stesso nastro? Parrebbe l' intenzione di far identificare una nazione ad un partito... quasi... altre memorie... sfondo nero e caratteri romani...
Politicamente scorretto: messaggio subliminale, questi studiano la notte per il giorno, non lasciano nulla al caso, ovvero all'esclusivo servizio per la nazione. Ogni forma di comunicazione e di intervento pubblico viene monetizzato in utilitarismo per il partito-uomo, anche per un semplice marchio, luttuoso sfondo nero e fascia tricolore alla memoria... azzeccato come manifesto funebre, per un paese in agonia.


"Oggi è chiaro che per entrare in parlamento,
per diventare ministro, per andare al parlamento europeo, devi
avere meno di 30 anni, essere molto carina e magari andare
a letto con qualcuno. L'Italia è stata rovinata dalla televisione,
dal mondo di frivolità e glamour da cui proviene Berlusconi.
Il nostro paese è cambiato molto in fretta. Non eravamo così
dieci anni fa. Eravamo un paese normale.
Avevamo una morale".
Natalia Aspesi





venerdì, giugno 19

Formula Uno Utilizzatore Finale Nazionale Ronde

Cronache sparse

Formula Uno. È una faccenda seria, il presidente della FIA Mosley pensa si tratti solo di un circo spettacolo, di un semplice parco divertimenti. Invece le grandi case automobilistiche, riunite nella Fota, ci fanno cose serie. Loro investono miliardi di euro per quello che è il banco di prova di tutte le tecnologie allo stato dell’arte dell’auto. Ciò che si fa in Formula Uno ha ricadute a ombrello nelle industrie del settore. Componentistica, elettronica, sicurezza, materiali, consumi, benzine, gomme, efficienza globale… tutto molto spesso ha il suo battesimo ufficiale nel settore corse, le auto-gara di Formula Uno, prima di passare nelle auto di serie, quindi a noi “”utilizzatori finali””, beneficiari di tutte le innovazioni che si provano sulle auto da corsa . Accettare le decisioni della FIA di diminuire le risorse per lo sviluppo, sarebbe come buttare sul serio denaro per un giochetto fine a se stesso.

L’attuale Presidente del Consiglio è andato a far visita al Presidente degli Stati Uniti. Si è troppo compromesso a fare l’amicone di Bush, per agire allo stesso modo con Obama. Si vedeva in quelle poche immagini che ci hanno fornito le tv generaliste, quanto Berl fosse impacciato, insicuro, quasi intimidito. Non si può essere contemporaneamente bianchi e neri. Berlusconi appartiene ai neri. Obama è persona seria, ha ridimensionato Berl relegandolo alla sua dimensione, il tempo di un caffè e accomiatato con una pacca sulla spalla, come fanno i grandi con i ragazzini che si sono comportati bene, paternalistico. Berlusconi non gli ha saputo dire di no, dinanzi ai potenti più potenti di lui abbassa il capo, ha il complesso di impotenza. 500 soldati da mandare nelle zone controllate, quanto ci costa questa genuflessione! due/tre detenuti di Guantanamo da accollarci e cos’altro, qualche concessione di base militare segreta? Cosa ha avuto l’Italia in cambio? Boh?! Insomma, cosa ci è andato a fare in America, pensava di essere accolto con tutti gli onori di grande statista?

La nazionale di calcio si prende la prima sconfitta storica dall’Egitto, nella Confederations Cup. Non è un problema di giocatori, è un problema di direttore tecnico. I giocatori in campo non sapevano cosa fare, non c’era uno schema coerente, non c’erano le fasce; quando avevano la palla si giravano intorno confusi. Lippi ci aveva fatto vincere i mondiali per culo, con grande sofferenza, con Santo Buffon. Perché sfidare di nuovo la sorte? Il bene dell’Italia è mandare a casa Lippi, così per i prossimi Mondiali avremo una speranza di vittoria.

Ronde. Napoli è una città all’avanguardia. Le ronde esistono da sempre, agiscono dove lo Stato è assente, fornendo un utilissimo servizio al cittadino. I negozianti si autofinanziano per avere la protezione, e funziona molto bene. Infatti dove sono le ronde non avvengono furti di extracomunitari e nessun romeno rum o zingaro si azzarda a violentare una abitante del quartiere. Il servizio è molto efficiente, le ronde si muovono spesso su mezzi motorizzati, rigidamente senza casco per farsi riconoscere, e occupano i crocevia a sentinella; a qualsiasi sentore di pericolo intervengono in diversi modi, dipende cosa abbia generato l'allarme. Inoltre ciò permette di far lavorare una discreta massa di giovani altrimenti disoccupati. Il sistema è talmente efficiente che le forze dell'Ordine non sentono la necessità di apportare rinforzi, se la sbrigano da soli. Sono talmente evoluti che hanno anticipato persino una potenziale futura legge sull'autorizzazione al porto d'arma per difesa, come già c'è in USA. Infatti questi solerti controllori del territorio sono tutti armati e la Polizia lo sa e li lascia fare perché si fida del loro operato. Mi fa molta tenerezza vedere questi ragazzi poco più che minorenni, sistemarsi il pistolone da sotto la maglietta, senza neanche uno straccio di fondina, in condizioni ristrette, per passione ed attaccamento al loro lavoro di volontariato. Altro che ronde leghiste. Siamo mooolto avanti…

E ritornando all’ “”Utilizzatore Finale””. Quando Ghedini dice: “Non è vero… e anche se lo fosse, e non lo è…”, allora vuol dire che è vero. È come quando gli avvocati fanno le loro richieste finali alla corte chiedendo l’assoluzione del loro difeso per non aver commesso il fatto e in seconda battuta il minimo della pena. Quindi Utilizzatore Finale significa semplicemente “cliente”, e la legge sulla prostituzione della Carfagna punisce solo i clienti che si fanno adescare in strada. L’altra constatazione è notevole: “Berl non ha bisogno di pagare una ragazza (per portarsela a letto)”. Naturalmente, ci vanno gratis con un uomo anziano di 75 anni… senza nulla a pretendere, Ghedini dice che il suo cliente ne ha di donne che gli girano intorno, basta che schiocchi le dita, certamente chi può negarlo? Tutte innamorate di lui, attirate sessualmente dal fascino del macho latino… Berlusconi… fosse Fonzie?

mercoledì, giugno 10

Anche i sacerdoti hanno un cervello funzionante

La lettera di don Paolo Farinella, datata 31 maggio, è riportata sul sito "La Voce di Fiore". La precedente del 14 maggio 2007, da leggere anch'essa, è riportata su "Il Dialogo" .
Mi consento di riprendere la più recente, perché è meglio avere una copia di riserva.

Egregio sig. Cardinale,

viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E’ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.

Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.

Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di «frequentare minorenni», dichiara che deve essere trattato «come un malato», lo descrive come il «drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio». Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell’omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull’inazione del suo governo e sulla sua pedofilia. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.

Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità» che è la nuda «realtà». Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell’Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.

Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all’integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi. Non date forse un’assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi «parlate per tutti»? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l’immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E’ forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l’attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l’8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell’inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.

I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all’accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull’odio dell’avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con «modelli televisivi» ignobili, rissosi e immorali.

Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l’altro 50% sotto l’influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d’interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita «dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale»? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall’eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l’etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant’Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché «anche l’imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa». Voi onorate un vitello d’oro.

Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da «mammona iniquitatis», si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d’oro? Quando il vostro silenzio non regge l’evidenza dell’ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: «troncare, sopire ... sopire, troncare».

Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? «Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo ... si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest’urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti... A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent’altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire» (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una «bagatella» per il cui perdono bastano «cinque Pater, Ave e Gloria»? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: «Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix» (La Stampa, 8-5-2009).

Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l’integerrimo sant’Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell’imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: «Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro» (Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo 5).

Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei «per interessi superiori», lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.

Lei ha parlato di «emergenza educativa» che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei «modelli negativi della tv». Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l’arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del «velinismo» o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull’altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l’Italia.

Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all’Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: «Non licet»? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro «tacere» porta fortuna.

In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.

Genova 31 maggio 2009

Paolo Farinella, prete teologo

domenica, giugno 7

Resoconto papi 3 (fine)


Il Nostro, per consiglio e mano di Ghedini, sta mandando querele e diffide in ogni dove, alle testate giornalistiche di sinistra, sconfinando in altri paesi dell’Unione. Devo dire che tra tutti i dirigenti che affiancano l’attuale temporaneo, fino a scadenza del mandato, Pr. Del Consiglio italiano, quello che mi sembra meno ostile mentalmente è proprio Ghedini. Gli altri eseguono o ripetono pedissequamente il verbum del capo per interessi o, peggio, perché ci credono. Lui, Ghedini, lo fa per lavoro, Berlusconi è un suo cliente. È (come) l’avvocato che manda un intimo di sfratto ad una famiglia di disgraziati, senza far trasparire alcuna pietà, perché il lavoro è lavoro. È l’avvocato che difende un pedo-omicida, dichiarandolo infermo di mente davanti le famiglie delle vittime. È l’avvocato di un OJ Simpson. È l’avvocato di un Brusca. È l’avvocato di Berlusconi. Ma sarebbe, ipoteticamente, potuto essere anche il mio avvocato. È un avvocato che deve dar conto al cliente, chiunque sia, che lo paga, è un suo dovere e diritto. È nel giusto, nessuno lo può criticare. Potenzialmente un Franceschini o un Santoro, potrebbe andare da Ghedini per offrirgli mandato in offesa di, che so, Bondi (se non è cliente) e Ghedini, per deontologia professionale, deve difenderlo. Magari Santoro non ci va, certo, così Ghedini si è giocato tutta la clientela di centro-sinistra italiana, un 30% di potenziali clienti in meno; ma con le parcelle che gli passa il Nostro amato premier, sta apposto per tutta la vita, e poi è anche facilitato dalla sua posizione di onorevole con incarichi specifici, il sogno di un avvocato, cambiare le leggi per vincere sempre le cause. Per Lui è come un cane da guardia, appena annusa il pericolo scatta l’attacco, in forma di carte bollate. Tra tutti è il più fidato, quello al quale il Nostro ricorre per primo, come l’amico più fedele, ma solo perché viene pagato e viene protetto dalla professione, ‘che se commette qualche atto non moralmente corretto è per la pagnotta del suo lavoro di avvocato e nessuno lo può attaccare. Ultimamente il nuovo ordine-consiglio è “attaccare senza pietà”, non lasciare metri al nemico, tra poco il premier querelerà anche il filo d’erba che si piega in senso opposto al passo del suo tacco. Sta sparando querele a "El Pais" per tutti quei culi esposti. Per questo motivo ero indeciso se mettere la faccia (pubblica ufficiale) dell’Onorevole, non vorrei avergli intaccato la privacy…

venerdì, giugno 5

Resoconto papi 2

Il Nostro grida allo scandalo, Lui, per violazione della privacy, la sua. Ma nello stesso tempo fa spiattellare dal giornale del fratello, nonché cognato fatti privati della moglie, lei sì persona privata. A questo punto c’è da dire: la contraddizione è il mio mestiere. Forse la Veronica-Miriam potrebbe fare un esposto alla procura di Milano contro “Libero”? A parte che la cittadina italiana non ha commesso alcuna ipotesi di reato, ma con quale diritto un giornale mette a nudo i fatti di un cittadino qualunque e neanche pubblico?
Berl non ci ha pensato un attimo, su consiglio di Ghedini, di ricorrere al Garante della privacy e alla procura di Roma per far sequestrare tutte le foto, incluse quelle esterne alla sua villa, che riteneva comunque insignificanti: la contraddizione è il mio mestiere. El Pais, giornale spagnolo ce ne ha dato un’anteprima, perché il Berl. pensava forse che la legge italiana avesse validità in tutto il mondo? I visi resi illeggibili ma culi e piselli in mostra, strano, una volta si oscuravano le parti intime e si lasciavano i volti scoperti, oggi è tutto il contrario, forse perché le facce sono più da culo dei culi stessi. Si vedono fanciulle in topless di perizoma prendere il sole, e sin qui nulla di male, il Nostro circondato da altre fanciulle in diverse foto, un tizio nudo con il piso-pisello in erezione, mentre una donna vicino è sdraiata tranquilla con il costume indosso prendere il sole, e ti viene da pensare che se i due si sono già accoppiati e quello sta ancora in quelle condizioni, c’è effetto Viagra. Nulla di male ma… quello non è un luogo adatto a minorenni, e Noemi e la sua amica coetanea c’erano a villa Certosa, saranno ancora contenti i genitori? Un bell’ambientino, una copia del Parlamento, come Mele docet et loquerit. Sì, perché finalmente l’ex-onorevole più fesso di tutti, e lo dico in maniera bonaria, tanto lui lo sa di esserlo, ha finalmente parlato dando delle ammissioni di una gravità abnorme. Ha detto che in Parlamento la droga gira parecchio, anche nei cessi, e che gli eletti dal popolo (?) hanno spesso l’agendina stracolma di numeri telefonici, di chi possiamo immaginarlo, e non perché sono rodolfilavandini o misteruniversi. Le sorti del nostro paese sono in mano, tra gli altri, anche a cocainomani persi e sessuomani incalliti che ragionano con l'organo sessuale per offrire favori privati in cambio di sesso. Ma siamo impazziti? E da quanto tempo tutto ciò? Noi Italiani ingenui e onesti che ci meravigliamo perché il berl è così strano? Ma siamo noi gli strani di una situazione che va così da tempo senza che nessuno che sa parli o prenda provvedimenti, perché lo sanno che in Parlamento ci sono onorevoli persi nei fumi della mente… e la Carfagna non ne ha accennato nella sua lettera-denuncia al Corriere sui vizi delle Camere, in difesa di B. soffermandosi a innocui tipi che vanno con transessuali e qualche contestatore di sinistra, ma che ce frega dei gusti sessuali delle persone!? la Carfi ci fa veramente riflettere su questa omissione… la cocaina c’è ma lei non ne parla… curioso… o lei è un'ingenua e non se n'è accorta o non lo ritiene un male grave ed allora... molto sospetto…
Le parole di Mele sono macigni ma passate come l’acqua del ruscello… questo è il vero SCANDALO!

mercoledì, giugno 3

Il primo valore del S.B. inventore del pdl: LIBERTA'



Per ora va così, magari dopo queste benedette elezioni scriverò di fiori e tulipani. Per ora solo un mare di ... complimenti al presidente del consiglio italiano in carico, fino allo scadere del mandato, che ci rappresenta degnamente,
Meravigliosa
Eccellentissima
Rispettabile
Degna
Autorità

lunedì, giugno 1

censura mondiale




Questo documentario - "Citizen Berlusconi" - è stato trasmesso nel 2003 dal canale americano della Thirteen/WNET and PBS. Fa capire come ci vedono dall'estero e da quanto tempo siano consapevoli della reale situazione nel nostro paese.
Da allora è stato visto un po' in tutto il mondo...
ECCETTO nel paese interessato, dove ha subito una incredibile censura trasversale.
Solo quest'anno vedrà chiaro anche in Italia, una piccola rete satellitare:
canale 130 di Sky- il 15 Giugno alle 21.20. Colpisce che siano passati ben 6 anni dall'esposizione dei fatti del documentario e le cose non siano affatto cambiate, ma anzi peggiorate.
Interessante la disamina finale in cui si avverte che in Italia sta accadendo quello che potrebbe succedere anche in altre parti del mondo, una supremazia non più decisa da una competizione di poteri politici ovvero di partiti rappresentativi di elettori ma da poteri economici. Quella che io esprimo come dittatura capitalistica.

Per una pulita informazione dei fatti italiani, basta leggere un po' di rassegna stampa estera.