Il Ministro dell'Innovazione Renato Brunetta ha presentato il netbook destinato agli studenti
delle scuole pubbliche (a sinistra).
Si è sottolineato il grande sforzo dei produttori, a conto dello Stato,
per contenere il prezzo!!!
Il modello con HD da 2 Gbyte costa solo (?) 199 euro, quello con HD da 60 Gbyte 'solo' 299 euro.
Caratteristiche:
Processore Intel Celeron 900 MHz,
Memoria: RAM 512 Mbyte DDR2
Schermo: 7", 800x480 pixel
Hard Disk. 2 gb solida oppure disco da 60 gb
Lan Wireless, Lan 10/100, 2 Speakers Stereo + Mic,
2 USB 2.0, Card Reader, Webcam)
1.0 / 1.5Kg - dimensioni 242 x 256 x 42 mm.
prezzo commessa statale 199 euro (mod 2 gb), 299 euro (mod. 60 gb)
Il modello a destra è un netbook di una prestigiosa marca, nota per la sua affidabilità, in vendita in qualsiasi catena di distribuzione informatica.
Caratteristiche:
Processore: Intel Atom 1.60 ghz 533 MHz
Memoria: RAM 1GB DDR2
Schermo: 8,9" TriBrite widescreen 1024 x 600
Hard Disk: 120 GB 5400 rpm
Dimensioni: 225 x 190.5 x 29.5 mm
Peso: 1,075 Kg
bluetooth, wifi, webcam, usb ecc
prezzo attuale al dettaglio: 279 euro.
A parte i software scolastici elementari di cui è fornito il nb 'statale', i cui prezzi
sono abbattuti, come per l'hardware, dalla consistente commessa dello Stato, sebbene ciò sia vanificato dall'esoso contratto di licenza con la solita azienda americana del 'solito' sistema operativo, quando con una valida alternativa
open source, si sarebbe risparmiato sul serio,
quali differenze possiamo notare?
Il primo ha un HD di capienza di 2 gb (quanto quella di un lettore mp3) solida,
e costa circa 200 euro, oppure da 60 gb e costa 300 euro. Il secondo ha un hd di 120 gb (il doppio)
a fronte di un costo di 279 euro!!
Il primo ha 512 mbyte di RAM, il secondo 1 Gb (il doppio).
Il processore del primo è un Celeron che come tutti sanno è il più scarso prodotto della Intel,
il secondo è un modernissimo processore Atom, sempre della Intel, perfomante per i netbook.
Il primo ha uno schermo di 7 pollici, scarsissimo, il secondo quasi 9 pollici.
Sulle dimensioni soprassiederei, notiamo solo che il pc dei bambini è spesso 4 cm mentre il secondo 3 cm.
Considerazioni, il modello presentato da Brunetta ha un prezzo,
sia per le componenenti che per il volume della commessa,
molto al di sopra dell'effettivo valore di mercato. Lo schermo da 7 pollici è insufficiente e
se viene giustificato per abbattere i costi, è schizzofrenica la scelta di mettere una memoria solida
che ha ancora prezzi non convenienti, e che con una pezzatura di appena due gb costringerà, per chi usufruirà della versione meno costosa, all'utilizzo di un hd esterno, a spesa dei genitori. Chi opta per il modello da 60 gb dovrà spendere ben 100 euro in più, assolutamnete fuori mercato, in quanto un hd esterno di 2.5 pollici da 250 gb si trova in negozio a 60 / 70 euro e sarebbe superfluo sottolineare che hd (dischi) interni da 60 gb stanno uscendo fuori produzione per l'abbattimento dei prezzi per singolo gb.
La memoria RAM da 512 mbyte è il minimo del mercato ed anche essa è a fine produzione perché allo stesso prezzo ed anche di meno ormai si compra quella da un Giga.
In complesso nel mercato normale un pc come questo non esiste perché è sorpassato,
e se esistesse a quel prezzo non se lo comprerebbe nessuno, giusto uno sprovveduto.
È probabile che la ditta produttrice abbia bloccato il contratto stipulato a suo tempo con prezzo e componenti di mercato di allora. Noi sappiamo però che nel campo informatico c'è una rapida evoluzione e un cambiamento continuo dei prezzi verso il basso.
In conclusione lo Stato (o i genitori degli alunni, ancora non si capisce con quale
criterio questi nb entreranno nelle scuole), sta acquistando dei piccoli rottami
datati a prezzo da salasso.
Quanto si sarebbe abbattuto il prezzo per una commessa simile per il netbook da 279 euro al dettaglio?
Mi domando... il Ministro Brunetta ha consulenti del mercato dell'informatica o decide da solo?