domenica, gennaio 30
Festa di compleanno con pagliaccio
sabato, gennaio 29
Rivalutazioni
e se lo dice lui...
La settimana scorsa, il giorno dopo le fischiate di protesta su una via dedicata a Bettino Craxi, Minzolini ha mandato in onda un tg 7 dedicato alla revisione della figura del politico. Del resto secondo la figlia Stefania i tempi sono maturi perché gli Italiani finalmente si rendano conto quanto valore avesse suo padre. Ecco, alla luce dei fatti, è quasi giusta una rivalutazione su Craxi, in confronto al suo apprendista. Nessuno poteva immaginare che dopo di lui, sarebbe arrivato il peggio. Craxi avrebbe avuto da ridire di quel simpatico ometto ridanciano che gli rimpizzava le casse del partito in cambio di favori ministeriali? molto da ridire; anche perché il tipetto appena salito al primo Governo, vigliaccamente prese le distanze da Craxi, seguendo i sondaggi, ed esaltò il pool Mani Pulite. Stefania forse era troppo piccola, di cervello, per ricordarlo, dato che difende Silvio a spada tratta. Sarebbe meglio che si andasse a delucidare da un socialista doc quale Rino Formica, già ministro del governo Craxi:
"Quelli degli anni Ottanta erano nani e ballerine a livello politico, questi sono nani e ballerine nella vita_ Berlusconi rappresenta il punto più alto, anzi dovremmo dire più basso della degenerazione del partito personale. Tutto nelle mani di un singolo uomo e, in questo caso, ricchissimo. Lui ha creato una forma ludica dell'autoritarismo. Non ci sono lager nazisti e i gulag sovietici, ma tutto s'è trasformato in un'orgia del potere_ Siamo a livello di sultanato arabo. Credo che non esista nel mondo occidentale una satrapia simile. Questa identificazione di se stesso con il potere ha fatto perdere a Berlusconi il senso della realtà. Forse è davvero convinto che ciò che fa non è un male, ma è un bene. Il suo è ormai un caso che va affrontato con molta umanità..."
E sulla corte intorno al satrapo, poche e precise parole dell'avvocato Taormina: ''Inetti, incapaci, yes men che stanno soltanto tutelando se stessi. Persone immorali, nani e ballerine da lui portati in Parlamento, che capiscono che il crollo di Berlusconi e' anche la loro fine''.
Bettino a confronto di Silvio fu un gigante dellla politica, i tempi sono maturi per dirlo.
Il giudice naturale
Uno scolaro, dopo lo storico incontro con il Presidente più presidente degli ultimi 150 anni, rimuginando quelle parole: "Maestra, perché il presidente vuole morire?" "Ma cosa dici?" "Ha detto che vuole essere giudicato dal giudice naturale..." "E allora?" "Il giudice naturale è San Pietro!"
giovedì, gennaio 27
lunedì, gennaio 24
Armi di rincojonimento di massa
La stampa estera a proposito dell’Italia, si domanda come mai un presidente del consiglio travolto da accuse così gravi, come l'induzione alla prostituzione minorile, stia ancora al suo posto senza destare l’indignazione popolare.
Gli stranieri forse non hanno ben chiaro un fatto, che l’Italia da vent’anni a questa parte non è un paese normale. Prima degli anni 90, un soggetto simile non sarebbe rimasto un minuto di più al Governo , con fuga all’estero per non essere linciato. Ma prima degli anni 90 sarebbe stata impossibile l’esistenza di un soggetto simile. Cosa è successo? È successo che da vent’anni , in Italia c’è una guerra sporca che si attua con armi di rincojonimento di massa, un bombardamento continuo, giornaliero senza coprifuoco che ha danneggiato seriamente la materia grigia delle persone a rischio, quelle più esposte alle radiazioni dell'etere. Il risultato è stato letale. Tranquille casalinghe dai 60 anni in su, con istruzione medio-bassa, che come estrema trasgressione , invece del bunga bunga, sono andate a giocare al bingo bingo di nascosto dai familiari, hanno reso l’ingiustificabile giustificabile . Anni e anni di trasmissioni dementi come il GF, uomini e donne, le varie domeniche di canale 5, personaggi inedificabili rissosi volgari, pornografia televisiva, hanno minato la ragione del buon senso delle persone semplici e comuni. I programmi cosiddetti per casalinghe e pensionati, con lingue in bocca ogni 5 minuti, gli approfondimenti politici con le tele-risse di individui poco raccomandabili, hanno generato la convinzione che tutto ciò sia normale, plausibile, giusto.
Quando il “loro” presidente del consiglio si comporta allo stesso modo, essi vedono una trasposizione dalla tv al reale coerente, persino apprezzabile. Quando egli mente spudoratamente nei video-comunicati, è parimenti una interpretazione veritiera al pari delle sceneggiate di uomini e donne o degli inquilini radiocomandati del grande fratello, o anche delle cause di forum, perché ciò che è in tv è la loro realtà del mondo.
I maggiori elettori sono quelli che guardano programmi come uomini e donne; per accentuare la presa, gli autori hanno inserito personaggi della stessa fascia di età e condizioni sociali dei telespettatori, affinché la immedesimazione sia totale. È una guerra a senso unico, senza difese, senza immunità, che non è finita e chissà quando finirà, se finirà. Le radiazioni sono continue, non c’è ancora una cura, forse il tempo, ma le cellule cerebrali bruciate non sono più recuperabili.
La sovrapposizione tra spettacolo e politica, affinché la politica entri nello spettacolo, per raggiungere anche i tele-elettori più restii a programmi impegnativi, è una delle ultime forme di attacco, tra le più virulente; politici ballano in programmi leggeri di intrattenimento, signorini autorevoli gossippari diventano narratori ufficiali delle gesta del cavalier cortese, tra una canzone e un pettegolezzo, tessendo le lodi e le eroiche imprese.
C’è ancora che le ragazze centinaia di ragazze che hanno frequentato assiduamente le residenze del presidente, sono esse stesse il prodotto di questi venti anni di rincojonimento. Quando lui entrò in politica, molte non erano neanche nate o erano bambine. Sono cresciute con il mito della tv e del guadagno facile, lui le ha allevate all'ombra dei suoi programmi . Berlusconi è il loro creatore e poi il loro fruitore, il cerchio si chiude. Un nonnino potente e perverso creato dalla penna di De Sade, riverito ed ossequiato dal popolino, che al chiuso del suo palazzo ha comportamenti scandalosi e incredibili. La fantasia si è trasformata in realtà. E De Sade morì in manicomio per avere osato raccontaree la realtà (fatti prendere per pazza...).
venerdì, gennaio 21
giovedì, gennaio 20
Berlusconi 19 01 2011
Queste scandalose parole le ha pronunciate forte dei 20 irresponsabili che appoggiano il suo governo. Però non penso proprio che le "riforme necessarie" gli saranno consentite. Sarebbe una onta troppo indigeribile per gli Italiani onesti, che già hanno il voltastomaco per le palesi menzogne che racconta. Se la sua arroganza di potere non cala, e se lo appoggeranno nello scempio della democrazia, si permetterà di peggio. A quel punto la rivoluzione auspicata da Monicelli potrebbe prendere forma. Alcuni pensano che non arriveremo a tanto in quanto lo chiamerà il Creatore, ma i dittatori hanno una vita lunga perché non sono consumati dal peso delle colpe (Tito Castro Pinochet Franco...). E poi non è dignitoso risolvere i problemi con la morte di una persona, sebbene detestabile. È meglio una RIVOLUZIONE che lo lasci cristianamente in vita.
"Punire quei magistrati", anche Toto Reina espresse questo volere... e lo realizzò...
sabato, gennaio 15
Si può ragionare sulle parole di una persona mentalmente deviata?
le azioni di un folle come se fosse savio.
Due sono i casi, o crede che la maggioranza
degli elettori sia deficiente o lo è lui, in una china sempre più ripida e pericolosa
per tutti noi.
Mi sforzerò di farlo per un'ennesima volta, sapendo bene che non ci si può stupire o scandalizzare se un pazzo piscia sulla folla. Al limite ci si schifa, ed io mi sono stancato di schifarmi.
Inchiesta caso Ruby-
Silvio Berlusconi ai Promotori della libertà:
"Come al solito, anche questa vicenda finirà nel nulla perchè nel nulla si basa ma intanto
il Presidente del Consiglio e l'Italia saranno stati infangati senza che nessuno poi paghi alcunchè".
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1: Si esprime in terza persona. Ormai identifica la carica istituzionale con se stesso, come se fosse
proprietario del titolo e come se l'Italia fosse una sua azienda.
2: La presidenza del Consiglio non è stata infangata da terzi, se non da lui
e comunque la Presidenza del Consiglio non viene infangata ma offesa. Come cittadino
si è infangato da solo.
3: L'Italia non è Berlusconi, e nessuna nazione pensa che l'Italia si infanghi per l'azione di un singolo.
Semmai gli Italiani si possono infangare se, nonostante tutto, continueranno a dargli il consenso, in un futuro prossimo. Allora sì che gli stranieri ci guarderanno con commiserazione.
4: Ha ragione quando dice che nessuno pagherà alcunchè, cioé lui non pagherà alcunché
perché come al solito sfuggirà alle aule di tribunale.