mercoledì, aprile 27
Raggi
Il candidato 5stelle alla municipalità di Roma, viene bersagliato da varie accuse sulla sua presunta collaborazione con ambienti di destra. Non è che non sia vero, essendo un avvocato, viene ingaggiato da chi paga, chiunque sia. La Raggi non è nata di sinistra, se avesse avuto l'opportunità di entrare in politica dal lato destro lo avrebbe fatto tranquillamente. Appartiene a quella generazione di senzaideali, di cui fa parte Renzi, che va nella più utilitaristica direzione per appagare l'ambizione ridondante che li possiedi. Con le sue caratteristiche, di linguaggio, non avrebbe stonato in Forza Italia. Se prima di inciampare su Grillo le avessero chiesto di assistere legalmente berlusconi o salvini o qualche altro "campione" della politica di oggi, non si sarebbe tirata indietro, è lavoro, e di lì il passo per tesserarsi al partito dell'assistito, promettente, una logica conseguenza . Bisogna farsene una ragione. La Raggi non è di sinistra, nenache di destra, è solo ambiziosa. Non è un peccato l'ambizione, è un peccato il "solo".
lunedì, aprile 25
Mondo che vai gente Salvini che trovi.
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/regeni_presentatrice_egiziana_insulti_al_arabiya-1692587.html
Purtroppo Salvini avrebbe detto la stessa cosa se fosse accaduto in Italia.
Purtroppo Salvini avrebbe detto la stessa cosa se fosse accaduto in Italia.
domenica, aprile 24
Compleanno di elisabetta II
In Italia i media danno molto risalto al compleanno della regina di Inghilterra, servizi televisivi, su rotocalchi, vip italiani che fanno gli auguri a questa donna, manco fossero conoscenti...
Ma io mi domando e dico, a noi Italiani... a noi... che ce frega?
Ma io mi domando e dico, a noi Italiani... a noi... che ce frega?
lunedì, aprile 18
referendum
Quello che mi dà fastidio non è tanto che il referendum non sia riuscito
ma la spavalderia di vittoria dei renziani. La motivazione centrale di
Renzi è: gli Italiani hanno recepito il mio messaggio e per questo hanno
fatto fallire il referendum.
Punto primo
Quegli Italiani che non sono andati a votare non gliene fotte niente di niente su niente, per qualsiasi referendum. Sanno che Renzi esiste solo perché lo hanno visto ad Amici o da Barbara D'Urso.
Punto secondo
In questa grande fetta di non votanti vanno messi tutti quelli legati alla criminalità organizzata, mafia, camorra, sacra corona unita, 'ndrangheta, famiglie alle quali quello che fa o dice il Governo fa parte di un altro Stato che a loro non compete.
Punto terzo
I referendum sono destinati a fallire sempre, qualunque sia il quesito, perché raggiungere il 50 per cento nel nostro paese è una chimera, siamo privi di senso civico, inoltre c'è anche una fetta di anziani inabile e malati in casa. Loro non dicono no, semplicemente non possono. Magari vorrebbero dire anche sì.
A mio avviso il quorum dovrebbe essere abolito. Perché la grande maggioranza di chi non va a votare lo fa per motivi diversi dalla volontaria astensione. Siccome i referendum costano, varrebbe la decisione di chi fa pesare il proprio voto, mentre quelli che non vanno a votare è sottinteso che delegano l'esito a chi va.
Fossi in Renzi mi preoccuperei per l'esito di questo referendum; dovrebbe capire che se fossero state le politiche, avrebbe sonoramente perso, perché quelli che hanno votato sono i numeri che contano, quelli che non hanno votato sono numeri che non contano niente, sono astensionisti di tutto.
Punto primo
Quegli Italiani che non sono andati a votare non gliene fotte niente di niente su niente, per qualsiasi referendum. Sanno che Renzi esiste solo perché lo hanno visto ad Amici o da Barbara D'Urso.
Punto secondo
In questa grande fetta di non votanti vanno messi tutti quelli legati alla criminalità organizzata, mafia, camorra, sacra corona unita, 'ndrangheta, famiglie alle quali quello che fa o dice il Governo fa parte di un altro Stato che a loro non compete.
Punto terzo
I referendum sono destinati a fallire sempre, qualunque sia il quesito, perché raggiungere il 50 per cento nel nostro paese è una chimera, siamo privi di senso civico, inoltre c'è anche una fetta di anziani inabile e malati in casa. Loro non dicono no, semplicemente non possono. Magari vorrebbero dire anche sì.
A mio avviso il quorum dovrebbe essere abolito. Perché la grande maggioranza di chi non va a votare lo fa per motivi diversi dalla volontaria astensione. Siccome i referendum costano, varrebbe la decisione di chi fa pesare il proprio voto, mentre quelli che non vanno a votare è sottinteso che delegano l'esito a chi va.
Fossi in Renzi mi preoccuperei per l'esito di questo referendum; dovrebbe capire che se fossero state le politiche, avrebbe sonoramente perso, perché quelli che hanno votato sono i numeri che contano, quelli che non hanno votato sono numeri che non contano niente, sono astensionisti di tutto.
mercoledì, aprile 6
martedì, aprile 5
GILLO DORFLES e Lino Banfi
Che cosa hanno in comuni questi due personaggi della cultura italiana?
Hanno avuto entrambi la Gran Croce al merito della Repubblica Italiana.
Solo che GILLO DORFLES l'ha avuta nel dicembre del 2015, alla modica età di 105 anni, Lino Banfi la ebbe nel dicembre del 1998 (su proposta della Presidenza del Consiglio); Banfi è un gradino più in alto di Dorfles perché nel 1994 ebbe anche il titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (sempre su proposta dello statista Silvio Berlusconi). Ciò significa che Banfi ha dato più lustro alla Repubblica Italiana di DORFLES (!)
Ora i meriti di Gillo Dorfles, grande decano della cultura italiana, li conosciamo; quali meriti ha avuto Lino Banfi, lo dovremmo chiedere ai suoi promotori.
Motivazioni
Cavaliere di Gran Croc e Gran Uff per aver dato un notevole contributo alla modernizzazione della Lingua Italiana, dai tempi di Manzoni, con frasi celebri quali "Porca puttena!" e "Ti spezzo l'osso del capicollo!", su proposta della contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare e del Gran Puttanier Cavalier Decadut. Papisilvio.
Hanno avuto entrambi la Gran Croce al merito della Repubblica Italiana.
Solo che GILLO DORFLES l'ha avuta nel dicembre del 2015, alla modica età di 105 anni, Lino Banfi la ebbe nel dicembre del 1998 (su proposta della Presidenza del Consiglio); Banfi è un gradino più in alto di Dorfles perché nel 1994 ebbe anche il titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (sempre su proposta dello statista Silvio Berlusconi). Ciò significa che Banfi ha dato più lustro alla Repubblica Italiana di DORFLES (!)
Ora i meriti di Gillo Dorfles, grande decano della cultura italiana, li conosciamo; quali meriti ha avuto Lino Banfi, lo dovremmo chiedere ai suoi promotori.
Motivazioni
lunedì, aprile 4
Presidenziali USA
Donald Trump è la conferma che chi accumula potere economico oltre ogni ragionevole necessità, non è tanto normale con la testa.
ps
l'immagine documenta lo sciopero dei netturbini della città di NY nel 1911.
ps
l'immagine documenta lo sciopero dei netturbini della città di NY nel 1911.
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