sabato, agosto 27
mercoledì, agosto 17
Taxi Driver e Signor Rossi
giovedì, agosto 11
le stagioni
Non è che ci vuole tanto a capirlo che le stagioni sono scarrellate di almeno 20 giorni all'indietro, e tali resteranno, dato che nulla è fisso. Luglio ha preso il posto di agosto e la fine di agosto è settembre inoltrato.
martedì, agosto 2
Silke 5
continua... dopo chissà forse quando... più avanti a breve più o meno
lunedì, agosto 1
Silke 4
"Vai tu ad aprire. Silke, vai?"
La guardava con la coda degli occhi per assicurarsi che andasse alla porta.
Era una visita inaspettata, almeno per Silke.
Alcuni secondi di silenzio che servirono a Silke per inquadrarlo nell'attesa di una parola, che non arrivò.
"Adalbert..."
"Ciao, Silke"
Era ben vestito, con un sorriso quasi eccitato e con un sospetto mazzetto di viole.
"Beh...?"
"Ecco... ehm..."
"Uh, guarda chi c'è? Che bella sorpresa, Adalbert... ma entra ... "
"Buongiorno signora Rose, sì grazie"
"E questi fiori, non saranno mica per me?"
"Ah, sì, cioè, no, ecco. Silke, sono per te"
"Per me? Ma... non è il mio compleanno"
"No, no, così, un pensierino..."
"E dài Silke, ringrazia. Adalbert è così gentile."
"Grazie, comunque non era necessario"
"Accomodati. Vieni, qui, in poltrona, mentre io vado a preparare del tè. O vuoi qualcos'altro?
-No, il tè va bene, grazie signora Rose.
Silke si sedette sul bracciolo del divano.
Lo fissava con un pensiero per la testa.
"Allora, Albert, a che dobbiamo questa visita?"
"Oh, allora... vedi... io... noi. Io sono disposto... ecco volevo fartelo sapere"
"Cosa?"
"Cioè, cosa?! Tu... come mi ha detto tua..."
"Adalbert, Adalbert, vuoi dei biscotti?"
"Come no, signora Rose!"
Con l'ingresso repentino della madre, Silke non ebbe più dubbi.
"Adalbert, come sei elegante!"
"Grazie, signora Rose"
"Lavori sempre alle poste?
"Sì, mi occupo della spedizione dei pacchi"
"Ah, un lavoro fisso, bravo! Sei un bel giovanotto, chissà quante ragazze ti verranno appresso.
-Insomma.. eh eh"
"Fai il modesto? È vero! Vero Silke?
"Che, mamma?
-Vero che Adalbert è un buon partito?
-Se lo dici tu... Adalbert perché sei qui?
-Silke! Un po' di garbo..."
"No, signora Rose. Silke deve avere la mia risposta. la mia risposta è sì!
"Sì cosa?
-Sì, sono disposto a fidanzarmi con te, mi fa piacere..."
"Ah... vedi Adalbert, anch'io sarei stata disposta a fidanzarmi con te. Il fatto è che non si può essere fidanzati con due persone. "
-Vorresti dire che tu...
-...che io sono già fidanzata!
-Oh... non sapevo. tua madre mi aveva detto..."
-Ehm, bene Adalbert... bene bene. Non vogliamo trattenerti. Il tè sarà per un'altra volta, vieni ti accompagno alla porta"
Accomiatato Adalbert: "Che fantasia ti sei inventata? Io ti cerco un potenziale marito, Silke! resterai zitella, il tempo non ti aspetta"
"Mamma, alla mia vita, ormai, ci penso da me. Sto bene così, per ora... E non mi fare più tranelli, che tanto finiscono male"
La guardava con la coda degli occhi per assicurarsi che andasse alla porta.
Era una visita inaspettata, almeno per Silke.
Alcuni secondi di silenzio che servirono a Silke per inquadrarlo nell'attesa di una parola, che non arrivò.
"Adalbert..."
"Ciao, Silke"
Era ben vestito, con un sorriso quasi eccitato e con un sospetto mazzetto di viole.
"Beh...?"
"Ecco... ehm..."
"Uh, guarda chi c'è? Che bella sorpresa, Adalbert... ma entra ... "
"Buongiorno signora Rose, sì grazie"
"E questi fiori, non saranno mica per me?"
"Ah, sì, cioè, no, ecco. Silke, sono per te"
"Per me? Ma... non è il mio compleanno"
"No, no, così, un pensierino..."
"E dài Silke, ringrazia. Adalbert è così gentile."
"Grazie, comunque non era necessario"
"Accomodati. Vieni, qui, in poltrona, mentre io vado a preparare del tè. O vuoi qualcos'altro?
-No, il tè va bene, grazie signora Rose.
Silke si sedette sul bracciolo del divano.
Lo fissava con un pensiero per la testa.
"Allora, Albert, a che dobbiamo questa visita?"
"Oh, allora... vedi... io... noi. Io sono disposto... ecco volevo fartelo sapere"
"Cosa?"
"Cioè, cosa?! Tu... come mi ha detto tua..."
"Adalbert, Adalbert, vuoi dei biscotti?"
"Come no, signora Rose!"
Con l'ingresso repentino della madre, Silke non ebbe più dubbi.
"Adalbert, come sei elegante!"
"Grazie, signora Rose"
"Lavori sempre alle poste?
"Sì, mi occupo della spedizione dei pacchi"
"Ah, un lavoro fisso, bravo! Sei un bel giovanotto, chissà quante ragazze ti verranno appresso.
-Insomma.. eh eh"
"Fai il modesto? È vero! Vero Silke?
"Che, mamma?
-Vero che Adalbert è un buon partito?
-Se lo dici tu... Adalbert perché sei qui?
-Silke! Un po' di garbo..."
"No, signora Rose. Silke deve avere la mia risposta. la mia risposta è sì!
"Sì cosa?
-Sì, sono disposto a fidanzarmi con te, mi fa piacere..."
"Ah... vedi Adalbert, anch'io sarei stata disposta a fidanzarmi con te. Il fatto è che non si può essere fidanzati con due persone. "
-Vorresti dire che tu...
-...che io sono già fidanzata!
-Oh... non sapevo. tua madre mi aveva detto..."
-Ehm, bene Adalbert... bene bene. Non vogliamo trattenerti. Il tè sarà per un'altra volta, vieni ti accompagno alla porta"
Accomiatato Adalbert: "Che fantasia ti sei inventata? Io ti cerco un potenziale marito, Silke! resterai zitella, il tempo non ti aspetta"
"Mamma, alla mia vita, ormai, ci penso da me. Sto bene così, per ora... E non mi fare più tranelli, che tanto finiscono male"
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