Due date:
30 aprile 1990
12 aprile 2008
30 aprile 1990 - Pippo Baudo riesce a trovare una soluzione per superare un ostracismo della
dirigenza Rai. Aveva accolto la preghiera di Franco Franchi di essere invitato a Domenica in,
per risollevarsi un po' il morale da una brutta vicenda in cui era stato coinvolto. Proprio quella
per cui il dirigente di turno aveva posto il veto a Franchi: un fascicolo di indagine aperto per
associazione mafiosa, accusa rivelatasi poi infondata (la qual cosa non evitò il dispiacere
dell'attore che dopo due anni si ammalò e in breve morì). Non si trattava né di un processo in
corso né di una condanna, solo un'indagine, eppure a quel tempo in Rai si ragionava così.
Pippo Baudo chiese se Franchi potesse venire a titolo personale, il che equivaleva a dire
senza compenso. In tal caso l'Amministrazione non avrebbe avuto alcuna responsabilità,
perché non direttamente coinvolta in un invito scritto a busta paga. Baudo riferì a Franchi e
questo accettò con l'entusiasmo di chi rinasce dopo il buio.
Per chi non ricorda fu la famosa puntata della torta in faccia a Baudo, mentre cantava con
Renato Zero e Franco Franchi il famoso pezzo di Rinaldo in campo, tre briganti e tre somari.
Franco Franchi era più scoppiettante che mai, per lui si trattava di una necessità vitale, voleva
riconquistare la propria dignità di uomo, che gli era stata strappata da una falsa accusa. Baudò
ricorderà che Franchi gli era così grato, da dire: "Quella torta me la dovevo prendere io".
Altri uomini, altri tempi.
12 aprile 2008 - Trasmissione del sabato sera, condotta da Antonella Clerici, buffo soldatino
biondo le cui uniche libertà concessegli sono le battutine con allusioni sessuali. Ma questo è
un programma dedicato ai ragazzi, che si cimentano in una gara di canto. Quindi maggiore
rigore morale e più attenzione ai dialoghi, ai contenuti e agli ospiti. Gli ospiti. Tra i giudici di gara, seduti sul palco un buon 'esempio' di vita per i cantanti in erba: Gigi D'Alessio, fresco di condanna a 9 mesi di carcere per il reato di lesioni aggravate dall’esercizio arbitrario delle proprie ragioni. In platea, seduto in prima fila il direttore di Rai uno, Fabrizio del Noce, un altro campione di 'mitezza', si gode lo spettacolo, ben contento di aver ingaggiato uno dei suoi amichetti, dietro lauto gettone di presenza, all'altezza dell'ospite, pagato con i soldi pubblici. Altri tempi, altri uomini.
Osservazioni:
Ci sono stati tempi in cui gli uomini tenevano molto alla propria rispettabilità, alla integrità morale. Potevano ammalarsi se qualcuno faceva cadere su di loro false accuse infamanti, ammalarsi e morirne. Ai tempi di oggi sguazzano nella melma, ne fanno di ogni colore e non provano neanche un minimo di rimorso, ma continuano tranquilli e acclamati le loro attività, come se nulla fosse. La percezione della morale si è spinta molto in basso. Lasciamo stare i politici che, si sa, hanno la faccia come il culo. Gigi D'Alessio picchiò a sangue i fotografi, io mi metterei vergogna di far vedere la mia faccia in giro. E invece lui, piuttosto che umiliarsi e pentirsi, sorride e viene invitato ad apparire in ogni televisione dietro gli osanna del pubblico. D'Alessio per giustificarsi la mise sul generale, secondo lui apostrofandolo 'napoletano di merda', quelli avevano offeso tutti i Napoletani. Ma io da napoletano non mi sono sentito offeso. Esistono anche i napoletani di merda, come esistono i milanesi di merda ed i romani di merda, esistono in generale uomini di merda, non è una novità. D'Alessio si è accollato una rappresentanza che nessuno gli ha attribuito. Io più 'umilmente' mi sento rappresentato dai De Filippo, da De Curtis, da Troisi, da Daniele, da Gragnaniello, da Senese, da Di Giacomo, da Vivaldi, da Scarpetta, da Petito con tutta la maschera di Pulcinella, gente pacifica che usa e usava la parola, in modo sublime, per far valere le proprie ragioni, i propri stati d'animo, piuttosto che i cazzotti.
16 commenti:
PRIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Fabiooooo... ma passare a salutare ???
Cattivo...............................
io piuttosto,se fossi napoletana, mi offenderei a sentire che d'alessio si carica sulle spalle l'onere di rappresentarmi!
secondo me il concetto di morale non è caduto molto in basso...è che proprio non esiste più!
in virtù del relativismo etico ormai si giustifica tutto(e tutti)...e fu così che la parola vergogna rimase confinata al volgo!
FABIO questo post è bellissimo.
E non aggiungo altro..
hai completamente ragione,
la vita è cambiata
gli uomini sono cambiati,
la società è cambiata.
Come hai detto tu, oggi non ci si vergogna più di niente, si guarda avanti galoppando, senza fermarsi un minuto e pensare se uno sta agendo bene oppure no.
Oggi le parole chiave menefreghismo ed egoismo.
Non c'è più religione...
.....e non esistono piu' le mezze stagioni, si stava meglio quando si stava peggio, tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.....
Gentile e apprezzabilissimo Anonimo, puoi ben capire che si tratta della "banalità del male".
.....e certo! infatti...se l'acqua scarseggia la papera non galleggia!!!!
... e una noce nel sacco non fa rumore, ma due noci rompono los pelotas.
Stamattina alle 7 1/2 ero già incazzosamente spoetizzata...
Riporto il senso di una notizia al radiogiornale:
Miuccia Prada si accinge a salire su un aereo ma il primo gradino della scala è troppo alto... Allora fa sdraiare un dipendente per consentirle di salire...
Ora... possiamo pure andare di banalità in banalità... ma talvolta giova fermarsi a pensare che sono lo specchio della verità...
Sono profondamente rattristata... questa è la nostra tanto declamata civiltà dove regna sovrana l'uguaglianza???
...................................
gigi d'alessio fu l'unico atto di nonnismo che feci in caserma da milite ignoto.
da nonno esercitai il veto assoluto sul quella specie di musica fra i corridoi del Nizza I.
"Bloc!"
Bentornato fabio!!
Fabio, come al solito mi lasci senza fiato.
Ho pensato a Borsellino e Falcone, e di riflesso a Tortora e a Franchi qualche giorno fa, quando l'uomo di merda (ormai lo chiamo così) si è permesso di definire Mangano, per chi non lo sapesse il suo stalliere mafioso - CONDANNATO PER MAFIA - un eroe.
Non mi sono neanche incazzata più di tanto, mi sono solo sentita amareggiata, delusa, stupita e vergognata di appartenere ad una simile italietta.
e la cosa che più mi rattrista è il silenzio che è stato riservato alla faccenda.
Io la trovo di una gravità inaudita, anzi, sabato ne farò un post.
Posso rubare le tue parole?
Angie... questa settimana l'ho fatto anche io un post sulle "nuove frontiere dell'eroismo"...
E vai anche a dare un'occhiata da Airens...
Huffff...
...la fissità del vuoto
Fabietto????
che cazzo di fine hai fatto????
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