Mi sono chiesto se è stata la politica ad entrare nello spettacolo o viceversa. Di certo c’è un uomo che si occupa di spettacolo che entrò con Forza nella politica italiana. Poi, di seguito tutto un fluire di uomini, ma soprattutto di donne che si occupano e fanno spettacolo, in politica.
Lo spettacolo televisivo entra prepotentemente nella discussione politica, si contamina a sua volta di politici. Mastella diventa inviato di “Quelli che il calcio”, la Santanché diventa opinionista di Domenica in e poi, dopo la cambiata di faccia, di Canal 5. Parlare di personaggi dello spettacolo diventa potenzialmente come parlare di politici, perché non sappiamo più quali sono i confini tra i due ruoli. Ormai sono vasi comunicanti. Se Carfagne e Carlucci un tempo le guardavi in televisione sgambettare insulsi balletti e dissertare di stupidaggini, oggi le trovi con lo stesso tacco 12 e lo stesso cervello ad occupare ruoli in Parlamento. Ma chi la seguiva la Carfagna in tv quando faceva la valletta di Magalli? Forse dobbiamo tener conto e temere anche certi insignificanti personaggi dello spettacolo, perché un domani ce li potremmo ritrovare lì, a decidere sui nostri interessi. Non ci sono più limiti al buon senso, quello che conta è trovarsi nelle grazie del capo, poi basta seguire le stesse regole dello spettacolo, l’audience, la notorietà, la presenza di immagine, lo spettacolo della politica; il resto non serve: la preparazione, la cultura e l’intelligenza sono condizioni insufficienti e non necessarie.
La seconda donna più potente dello spettacolo televisivo, la Perego, cosa c’entra con la politica? Tantissimo. Pensiamo solo che la De Filippi, la più potente in assoluto, fa politica attiva per Berlusconi, semplicemente … facendo quello che fa. Per Berlusconi, la De Filippi ha quasi, se non di più, la stessa importanza di un Gianni Letta. La De Filippi, produttrice e presentatrice, una macchina per far soldi e per ‘educare’ i telespettatori.
Dunque la Perego, è la seconda perché dipende da un uomo, e senza di lui sarebbe già scomparsa da tempo. Moglie del boss dello spettacolo, Presta, il più potente agente dello spettacolo, dopo la caduta di Mora; colui che anche Piersilvio B. deve chiedergli un appuntamento, colui che si frega mezzo stipendio di Bonolis e di tanti altri “illustri” inutili personaggi dello spettacolo. Per piazzare la sua compagna, con i suoi poteri, non ha disdegnato di fare le scarpe ad altri. La Perego, prima che trovasse una collocazione definitiva in Mediaste, ha passato questi anni a fregare il posto alle colleghe. A Forum, prese il posto di una Dalla Chiesa in quarantena; a Primissima, prese il posto dei giornalisti di Mediaset, che protestarono vivamente in quanto la Perego non era tale, salvo poi rientrare nei ranghi dopo la lavata del capo, che fece capire che veri giornalisti da quelle parti non esistono. Poi la Perego passò in Rai e rubò il posto ad una D’Eusanio cacciata per essere diventata la regina delle sole televisive, colmo dei colmi. Perego, sola assoluta, monoscopica, voce monocorde piatta, fa diventare seri argomenti del tipo: Varone lo ha mai portato un reggiseno in vita sua? Imbocca il pubblico di talpiche sole; elementare degna discepola del Mike Bongiorno di echiana visione. Priva di emozioni, recita dall’inizio alla fine, come un automa, da brivido. Intoccabile moglie del boss, neanche per scherzo viene presa in giro, pena la perdita del lavoro. Ha la capacità, spudorata, di dire che la Gregoraci era stata scelta da lei a Buona Domenica per le sue qualità artistiche, invece è a contratto di Presta, come tutti quelli che le stanno intorno, pacchetto-convenienza con un Laricchia in omaggio; e la Varone al seguito perché sarebbe un’amica di famiglia, forse era stata la balia dei suoi figli? Dire che ha la faccia come il c. è poco. Soldatino Mediaset e di FI per diritto acquisito, non offre mai un pensiero personale, priva di decisionismi, fa solo quello che le scrive e detta la produzione e gli autori, come una valletta qualunque, priva di autoritarismo; se deve far credere che gli elefanti volano, lei si impegna affinché sia credibile e senza ridere. Se deve fare un’intervista slinguante ad una Gelmini o ad una Carfagna, lei la fa senza critica, e quasi si prostra ai piedi e regala i fiori come un maschio in calore, che sono sempre gli autori. Ma non perché ha un’idea politica, lei lo fa perché così le dicono. Dell’opinione personale, della serietà della realtà, del giusto equilibrio tra realtà e finzione a lei poco interessa. È una carta bianca da scriverci su e cancellare il giorno dopo. Con queste qualità intrinseche, potrebbe essere un’ottima parlamentare, le metterebbe in bocca quello che vuole, come ha fatto con la Carfagna. Ma… il ruolo che occupa è… già un ruolo politico importante per il suo Capo, lei sta bene dove sta, la politica la si fa ovunque, in parlamento ed in televisione è la stessa cosa ormai; lei in tv fa politica attiva, una pedina e strumento fondamentale del grande Signore della tv; il continuo ed incessante rincoglionimento delle masse, condizione necessaria e sufficiente per mantenere il consenso del grande pubblico-elettore.
In questo mondo di politica-spettacolo italiano anche le Perego contano…
10 commenti:
Purtroppo tutto vero.
Solo io avrei usato la parola "PAdrone" al posto di "capo"... questo è ciò che è!
Ciao caro Fabio... ma passa un po' più spesso, no?
A me mancano i tuoi post e i tuoi commenti!
Un abbraccio nevoso!
P.S.: hai ritinteggiato le pareti... a cosa prelude questo cambiamento?
La politica e la televisione sono le due grandi mistificazioni della nostra epoca.
E' terrificante, ma è così.
Un bacio al volo, qui va tutto a rotoli.
No, non mi devi dire che va tutto a rotoli, sin quando non è scaduto il termine.
baci
dalla foto (dagos?) poi si rivelano ben altri tragici "rotoli"... puah!
No, è gossipnews, invece la foto dell'attuale Pr. Cons, è quella ufficiale della investitura, presa da un sito statunitense, dove hanno 'alti' pensieri sul soggetto impettito in posa.
Questo restyling dà senso all'opera... che continua a non dirmi niente ma così è un po' meglio...
Dove sei, Fabio???
Stai facendo il Presepe?
Ma....ma.....ma.....FABIO !!! E il tuo blog rosso sangue ??
Ecco, adesso credo che il concetto sia rimasto identico, se non più esplicito.
LUCIO FONTANA
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