martedì, gennaio 27
Villa Sara e la filantropia dei soci CAI
Alla fine del Cinquanta Ponti acquistò a Marino, una prestigiosa dimora seicentesca in rovina: villa Sara. Decise di farne un nido d'amore per lui e la sua compagna. I lavori di restauro gli costarono una fortuna: 50 stanze, foresteria, pinacoteca con la sua collezione di 150 opere di grandi artisti, un casino di caccia, un cinema adattato in quella che era la stalla, una cappella privata, un maneggio, una voliera, una piscina...
La ristrutturò e arredò, bisognò dargli merito di averla recuperata ma a onor del vero non fu un restauro propriamente detto, fu piuttosto un'interpretazione favolesca, certamente eccessiva, pomposa, che seguiva i gusti e i sogni del proprietario.Oggi sarebbe pacchiana ma a quei tempi era ancora sinonimo di finezza. Si guardava ai reali d'Inghilterra, gli industriali, gli imprenditori arricchiti miravano alla visione stereotipata della eleganza nobiliare, anchilosata agli arredi degli avi. Stucchi, dorature, decorazioni, rilievi, tappeti, tessuti damascati, baroccheggiamenti, statue antiche, vasi cinesi, porcellane antiche, un'orgia di argenti, pezzi di antiquariato sparsi ovunque, un'opulenza in ogni angolo, la grande vasca della fontana venne trasformata in piscina, un intervento filologicamente non corretto. Tutto doveva concorrere all'idea che ci si trovasse al cospetto di una piccola Versailles, abitata da un re ed una regina. E infatti fu proprio così. Attori di Holliwood andavano a trovare la principessa del castello e restavano affascinati da tanto sfarzo, che cosa era se non un'americanata? Come ricordava Loren furono gli anni più belli della sua vita. Fu abitata dal 1960 al 1977 anno in cui decisero di trasferirsi negli Stati Uniti, Ponti aveva capito che la finanza gli stava addosso. Nel 79 Ponti fu condannato a quattro anni più 22 miliardi di multa per esportazione di valuta, l'immobile fu sequestrato, molte opere della pinacoteca e gli arredi furono messe all'asta per pagare il fisco. La villa fu lasciata a se stessa, disabitata, senza una sorveglianza decente, perlustrata da numerose visite di ladri, anni di abbandono la riportarono ad una condizione di rovina. Dopo un lungo e penoso iter giudiziario, in cui bisogna contare nel 1983 anche un volontario ritorno in Italia della Loren per scontare due settimane di carcere a Caserta, la villa finalmente ritornò ai proprietari, la loro residenza era in America, una lussuosa villa in California che nel 2006, già trasferiti in Svizzera, fu venduta per 9 milioni di dollari. Nel 2003 La famiglia Ponti ed eredi trovò finalmente un compratore adeguato per villa Sara, l'ambasciatore di San Marino presso l'Egitto e Giordania, Giacomo Maria Ugolini, un intraprendente signore di 80 anni. Si pensò ad una rinascita della villa. L'intenzione dell'ambasciatore era quella di trasformarla nella sede 'prestigiosa' di un non meglio precisato "Libero ateneo internazionale per lo studio del mistero dell'uomo e lo sviluppo della potenzialità umana". Naturalmente non se ne fece niente, la villa passò di mano e andò a finire agli Angelucci, imprenditori nel campo sanitario del gruppo Tosinvest, editore di 'Libero' e de 'Il Riformista', e attualmente nel gruppo CAI. La villa ha il vincolo del Ministero dei Beni Culturali, la sua destinazione d'uso è di residenza privata. Gli Angelucci incominciano i lavori di restauro. Il 23 gennaio 2007 la procura di Velletri sequestra il cantiere, i proprietari avrebbero effettuato lavori abusivi in difformità alla destinazione d'uso. L'intenzione sarebbe stata quella di trasformarla in una clinica privata. Quanti danni e quante manomissioni abbiano provocato su questa sfortunata villa, ora non si sa. Si vociferò che gli Angelucci si erano offerti di comprare lo stabile del Forlanini, in dismissione, e trasferire le attività sanitarie proprio a villa Sara, attualmente la struttura medica del Forlanini ha trovato sede al San Camillo. La sanità nel Lazio è un'attività che segue una via anomala rispetto al resto d'Italia, considerando che il 50% delle strutture sanitarie è in mano ai privati. La villa Sara è ancora in attesa di trovare una sua collocazione, il suo destino era nelle mani degli Angelucci, che come imprenditori sanno attendere il momento propizio per far rendere la proprietà con la minima spesa, come CAI docet.
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14 commenti:
Preso! ... ancora in fase di decollo.
Ora però leggo questa "carta d'imbarco"...
Ciao Fabio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma come???
Non l'ha ancora acquistata lui? L'uomo che trova giusto avere 9 ville perchè ha più figli?
L'uomo che è unico detentore della possibilità di salvare l'Italia?
L'uomo chge, a proposito di salvataggi e senza scomodare nuovamente la CAI, salverebbe solo le donne belle affiancando loro un militare ciascuna?
L'uomo...
... uomo?
Kaiii, stavo ancora dimensionando le immagini... che lampo. Coluio di cui parli è un padre degenere, eh eh , lo so la mia battuta sarà veramente meschina ma si ripaga con la stessa moneta: così dicendo vuole risparmiare sulle spese delle guardie del corpo della figlia Marina!!!
Fabio... io pensavo volesse risparmiare solo su di me...
Ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha
Fabietto (tono implorante e ciglio abbassato....) mi perdoni per domenica???
Posso mandarti una vagonata di baci oggi?
Anzi... ti ringrazio per non essertene ricordata. I baci vanno bene oggi domani dopodomani, a tempo indeteminato.
Allora smuack... con affetto!
Fabio.. volevo farti gli auguri di buon compleanno anche se in ritardo.. perdonami ma ero impegnata con un'australiana sto week...
Ma proprio Australia dovevi andarti a vedere? un polpettone romantico che fa salire la febbre e aumentare la glicemia.
Io non li festeggio più gli anni, li conteggio.
L'ultimo volta che ho festeggiato gli anni stavo trascrivendo sotto dettatura il poema di uno scrittore cieco, mi parlava di giganti con un occhio solo, di sirene, di mostri marini. Ed io gli chiedevo se fosse sicuro di quello che raccontava e lui incavolato nero: sicurissimo, li ho visti con questi occhi... così come ora vedo te....Aaah, ho capito... dove eravamo rimasti? Circe che faceva?
Sei sempre la solita suocera! Non ci riesci proprio a farti c... tuoi eh!? smetti di farti gli AFFARI degli altri! Pettegolo!!
E gli affari degli altri finiscono sempre a ravanare nelle tasche nostre, come anche tu hai verificato su la famiglia Agnelli Elk. e l'aiutino statale. Ma io di pagare la dose quotidiana di cocacola a Lapo non ci sto!
Sembra che il pupo ci sia ricascato ma la faccenda sia stata fatta passare sotto silenzio con un rientro dagli USA in totale sordina. Si dice.
Si dice si dice... il lapo perde il pelo ma non il vizietto.
certo che con tanto restauro poteva evitare la moquette sotto arazzi ed affreschi(va bé che erano anni 70... ma nun se po' vedè...)
buon giorno anche a te, anonymous
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