Il senatore Valentino aveva presentato un ddl che rivede un po’ tutta la normativa in materia di pentiti. Per limitarne l’utilizzo da parte delle procure, in sintesi, i giudici possono accogliere le deposizioni dei pentiti solo se sono avvalorate da fatti accertati. Sulla falsariga delle intercettazioni telefoniche, questo ddl sembrava essere nella logica cerebrale di questo Governo. Invece Alfano, che è pur una persona in fondo abbastanza onesta e per giunta siciliano, considerando l’abnormità di tale disegno di legge, dopo le proteste di coloro ai quali la mafia fa schifo, si è affrettato a smentire qualsiasi relazione da parte del Governo con quella che a suo dire era solo un’iniziativa personale del senatore Valentino, un'operazione freelance; per cui non stando nel programma di Governo quel ddl era morto in partenza.
Ora, che un senatore o un qualsiasi altro onorevole del pdl possa presentare motu proprio, un qualsiasi ddl senza che ci sia il volere da parte di colui che attualmente copre il posto di presidente del consiglio, sembrava una faccenda strana. Infatti… in un’intervista con il familiare Vespa, Berlusconi a sua volta ha smentito Alfano. Il ddl del senatore Valentino è un’ottima proposta di legge, sarà messa nell’insieme delle riforme sulla Giustizia, anche prima. E se non ha avuto riscontri favorevoli è perché il senatore Valentino non lo ha presentato pbene … non lo ha saputo presentare, come se una legge fosse un prodotto da vendere, la filosofia del piazzista. Una legge è una legge … se fa cagare come la presenti presenti se non è merda è cacca di cane. La schizofrenia di tale ddl è che un pentito si rende credibile solo se in teoria già si sa quello che dice, qualsiasi novità non comprovata precedentemente non è da tener in conto. Poiché le intercettazioni telefoniche sono ammesse nelle indagini di mafia, i procuratori potrebbero raggirare questa possibile legge, in un modo molto semplice. Intercettare i pentiti per telefono o tramite microspie, così da poter mettere agli atti le loro dichiarazioni facendole passare come intercettazioni ambientali, concesse senza paletti in indagini di mafia, sempre che Valentino non proponga un rimando anche su questa materia.
Ma c’è un piccolo buco in questa legge, sorto da poco, che sicuramente il nostro amato presidente già starà provvedendo a chiudere. Se un cittadino qualsiasi, non pentito fa dichiarazioni spontanee? Metti caso uno che si chiama Ciancimino? Il ddl Valentino, scritto prima della deposizione di Ciancimino, norma(va?) solo i pentiti. Suppongo che il nostro amato presidente del consiglio avesse commissionato a Valentino questo ddl sui pentiti all’indomani della deposizione di Spatuzza, all'insaputo anche del povero Alfano ... che si capisce ora quanto il Nostro lo tenga di conto. Ma la cronaca è in tempo reale, e come se fosse un giornalista che deve stare sulla notizia, il già freelance Valentino deve aggiornare il ddl, introducendo una norma allargata sulla restrizione anche ad un qualsiasi soggetto testimone dichiarante volontario, non in figura giuridica di pentito. Questo è il regale di san Valentino all’amato presidente del consiglio, che più amato non si può.
2 commenti:
Guarda che ti deve essere sfuggito qualcosa sul 'buon' Alfano...in odor di mafia molto più del nostro.
per quanto riguarda l'essere perenne, ci avrei giurati che eri di quelli...al 100%
Perciò ho scritto "in fondo". Ma lo compatisco, sai che cazziatoni si è preso dal suo datore di lavoro, ora per Valentino, l'altra volta per il lodo Alfano, bocciato dalla consulta. Si barcamena tra il salvare la faccia e salvare il culo. E per questo gli è venuta la faccia da culo.
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