sabato, maggio 15
AAAAAA Cercasi appartamenti per poveri ministri
Da questa classe politica... c'è da aspettarsi di tutto. Per contrastare tangentopoli, il parlamento intervenne introducendo la "tangente di Stato" più nota come finanziamento ai partiti legalizzato, ovvero gli onorevoli deputati non avrebbero più avuto la tentazione di "donazioni" da privati in cambio di favori, perché i soldi glieli avrebbero regalati direttamente tutti gli Italiani. Un fiume di denaro incredibile per risarcire, si dice, le campagne elettorali di tutti i partiti, molto più del necessario, anche per quelli che nel frattempo non stanno più in Parlamento e sono in via di estinzione.
Ora mi chiedo, se questa è la logica della Casta, quali modifiche si apporteranno al nuovo ddl cosiddetto "anticorruzione" per eitare che un povero ministro per necessità di vita accetti elargizioni da privati cittadini, mossi a compassione di cotal miseria? Oggi un "povero" ministro, per evitare di abitare sotto i ponti può anche essere costretto a ricevere un aiutino misericordioso da qualche filantropico imprenditore, ma si sentirà umanamente in debito con lui. Per non costringerli a questa umile pratica, come un ladro che ruba la mela perché ha fame... la mela gliela possono regalare direttamente gli elettori che lo hanno votato. Chi lo ha votato? Non si sa, perché questa è la legge elettorale non nominale, allora lo Stato stesso paga la casetta al povero onorevole deputato. Se la trova dove vuole, con una spesa non inferiore ai due milioni di euro, perché mica siamo dei pezzenti; 'che ad un ministro italiano che rappresenta gli Italiani gli diamo un due/tre stanze con tinello e magari un solo cesso? almeno un attico sull'attico dell'Altare della Patria, un pied-à-terre sulla sommità della Colonna Traiana con ascensore annesso; ora per esempio si sono liberati dei prestigiosi seminterrati sotto il Colosseo, perché limitarci? Si possono riattare tutte le domus imperiali... la domus aurea approfittando che già è in ristrutturazione, si può aggiungere qualche comfort, una piscinetta, ripristinare il salone di rappresentanza con un arredo e funzioni high tech. Oppure si possono sistemare delle splendide e tanto osannate C.A.S.E. abruzzesi con poderose fondazioni antisismiche in Villa Borghese, per salvguardare la preziosissima vita dei nostri onorevoli in caso di terremoto; anche se allo Stato, le C.A.S.E. sono costate più degli alloggi di lusso romani, ( se un giorno se le volesse rivendere nessun privato le comprerebbe al prezzo di vendita nè tantomeno al costo di costruzione, fuori mercato per le zone dove sorgono). La casetta di Scayola in via del Fagutale con quel criterio valutativo sarebbe costata 10 milioni di euro. Ma non facciamo i miserabili... regaliamo una casa ai nostri rappresentanti che tanto si sacrificano per il nostro bene, come abbassarsi a chiedere l'elemosina agli estranei per pagarsi un tetto dove ripararsi, poveretti!
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