martedì, maggio 15
To Rome with pajata
Già dalle prime battute del film romano di Allen, si può notare un certo
pressapochismo di sceneggiatura . La
studiosa dell'arte americana di NY che non sa leggere la cartina della
città per trovare la fontana di Trevi, cambiare mestiere? Ha bisogno, l'analfabeta , di una persona locale, che le indichi la strada, a Roma,
sulla mappa, manco fosse la casba tunisina scritta in arabo antico. E
questo romano dice, per coincidenza, che va sempre a New York per
lavoro; domanda chiamata: che lavoro fai? risposta ovvia. Uno che si
muove tra Roma e NY per lavoro, che può fare naturalmente, il manager?
l' interprete, l'architetto, l' artista, lo stagista, chimico, fisico,
pubblicista, cuoco? No, fa l'avvocato, una delle professioni più
radicate nel territorio nazionale, dopo il politico e il papa. Altro
festival delle coincidenze, un famoso architetto americano gira per
Trastevere in una passeggiata della memoria, quando incrocia uno
studente di architettura che lo riconosce, e che senza una ragione gli
spiattela in che via abita, guarda caso la stessa in cui il famoso
architetto aveva vissuto da giovane; per precisione, però, c'è da dire che una ragione c'è e si svelerà storia facendo. Luoghi comuni su Roma fermi agli anni 50 e un Woody
Allen che recita in fase di digestione pajata.
lunedì, maggio 14
Parole a caso, senza fine...
Il titolo dei giornali segnala subito il ritrovamento di una scatola con altri resti. Giallo mistero in una nuvola di cronaca, non è che le spoglie di De Pedis, avessero inaugurato una cripta secolare, per qualcuno bisognava pur far posto... La scelta della Chiesa, di inumare il corpo, come tradizione per i nobili cattolici vicini alla Chiesa, era stata agevolata dal "De"? Pedis però, non è un casato. Con i soldini il clero fa diventare santi i diavoli e diavoli gli angeli. Amen.
La Repubblica, continua il compito sociale che si è proposta, divulgando tutte le intercettazioni dell' Olgettinagate. Ciò che stupisce è l'assoluta assuefazione dell'opinione pubblica, favorita solo in parte dall'inesistenza dell'informazione nelle testate giornalistiche televisive generaliste. Vent'anni di berlusputtanesimo hanno ben inciso nella società italiana...
Mi piace immaginare coloro che ancora occupano le Camere, come degli zombi; sono morti e non lo sanno. Nel frattempo pensano come se il posto, debbano tenerselo vita natural durante, quasi fosse un'eredità di diritto, acquisita dalla Prima Repubblica.
Una casa automobilistica europea, senza fare nomi, forse francofila, ha messo in vendita una macchinetta elettrica per la città, ad un prezzo invitante. Peccato che ci sia un ma. Ma... ma... ma... la batteria è in affitto, una cosa come 50 euro al mese? non so precisamente ma mettiamo pure 50, sarebbero 600 euro all'anno!?! Anche se la macchinetta non ha, come sembra, l'obbligo di bollo, è come se ci fosse. Si può fare di meglio.
La Repubblica, continua il compito sociale che si è proposta, divulgando tutte le intercettazioni dell' Olgettinagate. Ciò che stupisce è l'assoluta assuefazione dell'opinione pubblica, favorita solo in parte dall'inesistenza dell'informazione nelle testate giornalistiche televisive generaliste. Vent'anni di berlusputtanesimo hanno ben inciso nella società italiana...
Mi piace immaginare coloro che ancora occupano le Camere, come degli zombi; sono morti e non lo sanno. Nel frattempo pensano come se il posto, debbano tenerselo vita natural durante, quasi fosse un'eredità di diritto, acquisita dalla Prima Repubblica.
Una casa automobilistica europea, senza fare nomi, forse francofila, ha messo in vendita una macchinetta elettrica per la città, ad un prezzo invitante. Peccato che ci sia un ma. Ma... ma... ma... la batteria è in affitto, una cosa come 50 euro al mese? non so precisamente ma mettiamo pure 50, sarebbero 600 euro all'anno!?! Anche se la macchinetta non ha, come sembra, l'obbligo di bollo, è come se ci fosse. Si può fare di meglio.
Iscriviti a:
Post (Atom)