...mi ha lasciato la persona che più
di ogni altra mi ha voluto bene al mondo, ed io altrettanto, anche se non sempre sono stato capace di esternargli il mio amore, ma so che lui lo sapeva.
Ciao p.à
martedì, giugno 25
giovedì, giugno 20
egtrer
Non termi mai nul. Un perenne incompl. Amicizie, sentimenti, lavo, ricerche, vite, conoscenze, probl, vita, malat e morte. Tutto sospes in un limb prigioni del tempo.
mercoledì, giugno 19
Un cartellino rosso
I componenti del pdl usano la terminologia calcistica in politica, per facilitare l' immedesimazione dei tifosi del Milan di Berlusconi in elettori di Berlusconi.
In caso di interdizione di Silvio Berlusconi dai pubblici uffici i parlamentari del Pdl potrebbero dimettersi in blocco.
Gasparri: "... è impensabile che il Pdl possa assistere inerte al tentativo di una sua espulsione dalla vita democratica del Paese. Qualora ci fosse un epilogo negativo e, per noi di inaccettabile valore politico, avremmo tutto il diritto di assumere iniziative come, in ipotesi, le dimissioni di tutti i parlamentari Pdl. Se non c'è praticabilità e la squadra esce dal campo, gli arbitri e i giudici devono considerare se la partita può andare avanti o meno."
Gasparri parla di praticabilità del campo, che non ha relazione equiparabile. Piuttosto, l'espulsione di Berlusconi avviene tramite cartellino rosso e i giocatori devono accettare le decisioni dell'arbitro. L'abbandono del campo da parte dei 10 giocatori comporta la squalifica del campo di casa e molti punti di penalizzazione, oltre che la vittoria a tavolino della squadra avversaria.
Che poi i deputati del pdl si dimettano in toto è una ipotesi che appartiene alla fantasia del mondo delle fate.
È anche vero che come i deputati del pdl hanno il diritto di difendere la loro fonte di sostentamento privata, ogni elettore e cittadino italiano ha il diritto, se non il dovere, di manifestare, secondo i limiti dettati dalla Costituzione il proprio assoluto dissenso nei confronti di questa variabile impazzita nella vita democratica del paese.
In caso di interdizione di Silvio Berlusconi dai pubblici uffici i parlamentari del Pdl potrebbero dimettersi in blocco.
Gasparri: "... è impensabile che il Pdl possa assistere inerte al tentativo di una sua espulsione dalla vita democratica del Paese. Qualora ci fosse un epilogo negativo e, per noi di inaccettabile valore politico, avremmo tutto il diritto di assumere iniziative come, in ipotesi, le dimissioni di tutti i parlamentari Pdl. Se non c'è praticabilità e la squadra esce dal campo, gli arbitri e i giudici devono considerare se la partita può andare avanti o meno."
Gasparri parla di praticabilità del campo, che non ha relazione equiparabile. Piuttosto, l'espulsione di Berlusconi avviene tramite cartellino rosso e i giocatori devono accettare le decisioni dell'arbitro. L'abbandono del campo da parte dei 10 giocatori comporta la squalifica del campo di casa e molti punti di penalizzazione, oltre che la vittoria a tavolino della squadra avversaria.
Che poi i deputati del pdl si dimettano in toto è una ipotesi che appartiene alla fantasia del mondo delle fate.
È anche vero che come i deputati del pdl hanno il diritto di difendere la loro fonte di sostentamento privata, ogni elettore e cittadino italiano ha il diritto, se non il dovere, di manifestare, secondo i limiti dettati dalla Costituzione il proprio assoluto dissenso nei confronti di questa variabile impazzita nella vita democratica del paese.
domenica, giugno 9
Il presente storico dell' Italia
Il presente storico dell' Italia
Sapete come si legge la storia? I contorni quando si guardano da lontano diventano più chiari. Per leggere la storia presente, che è ancora presente, si deve fare un po' di metastoria, perchè la storia, stranamente, ha un disegno preciso, l'ordine delle cose, un puzzle che si comprende al termine. Ed è facile, in fondo verificare questo termine, prima ancora che sia giunto al suo termine relativo. La storia dell'uomo è come la Natura, all'inizio sembra il caos, poi tutto giunge ad un equilibrio, quello naturale, e siccome l'uomo è, nonostante tutto, figlio della Natura, segue lo stesso percorso.
Si parte da Craxi, con la prima sfiducia del popolo italiano nei confronti della politica, ma soprattutto dei partiti. Avvento di Berlusconi, il cosiddetto uomo forte. In altri tempi costui, cavalcando l'onda del malcontento, con la dovuta educazione del popolo italiano avrebbe restaurato una dittatura. Ma questa Italia, o meglio sarebbe dire questa Costituzione ha la memoria storica, perché gli Italiani da Mussolini non sono cambiati neanche di una virgola, e se non ci fosse stata la Costituzione a farci da garante della democrazia, Berlusconi avrebbe già da tempo usurpato tutti i poteri dello Stato.
Ciò non è successo, ma la sua presenza ha deviato il corso degli eventi, in parte. Dopo la seconda grande sfiducia degli Italiani, alle elezioni del 2013, senza alcuna coalizione di maggioranza sufficiente a garantire una governabilità, i 2 partiti in opposizione tra loro, che si erano scambiati il potere nell'arco del vent'anni, per non crollare e scomparire dalla scena parlamentare, si allearono e diedero inizio ad una sorta di dittatura partitica, mai accaduto nella storia d'Italia. Nascosti dietro una apparente democrazia, senza alcuna volontà degli elettori, il PD e il PDL, il partito personale di Berlusconi, che pura aveva perso le elezioni, si spartirono i posti di potere e segnarono una tregua pacifica, camuffata come necessaria per la crisi economica che aveva colpito l'Occidente ed alcuni paesi in particolare, come l'Italia. Questa dittatura partitica durò diversi anni; continuarono a comandare indisturbati, senza mutare per altro alcuna legge, che li avrebbe resi più deboli, ma anzi, rinforzarono al meglio alcuni punti istituzionali, per dominare il più a lungo la scena politica. A Berlusconi fu assicurata ogni immunità per salvarsi dai numerosi processi nei quali era incappato per la sua naturale propensione a muoversi sul filo dell'illegalità. In cambio egli appoggiò questo governo, che era anche il suo, permettendosi così di allungare ulteriormente la sua vita politica, senza il consenso della maggioranza degli Italiani. Quando la società civile si rese conto che questi due partiti non avevano alcuna intenzione di tornare al voto, allora si ebbero delle sommosse popolari nelle principali città. Berlusconi cambiò di nuovo atteggiamento, illudendosi di rappresentare questo malcontento. Mentre il suo elettorato imbonito giornalmente e continuativamente dalle reti private, senza controparte autorevolmente critica, continuava ad essergli fedele, la gran massa della popolazione la pensava in maniera diversa; erano quelli che scendevano in piazza per un ideale di democrazia ed uguaglianza. La terza sfiducia del popolo italiano fu cruenta, senza alcuna spalla rappresentabile di una opposizione parlamentare, che di fatto non esisteva più, perché i partiti più rappresentativi del parlamento si erano spartiti il potere. C'era un solo modo per superare la grave crisi civile, cancellare definitivamente la nomenclatura di questi partiti di potere, PD e PDL; quest'ultimo poteva concludersi con la fine politica del suo proprietario, ma il PD doveva rinnovarsi dall'interno e, in modo rivoluzionario, eliminare quelli che avevano permesso questa infausta alleanza, i Lettiani, non per caso guidati dal nipote del più influente consigliere di Berlusconi.
Sapete come si legge la storia? I contorni quando si guardano da lontano diventano più chiari. Per leggere la storia presente, che è ancora presente, si deve fare un po' di metastoria, perchè la storia, stranamente, ha un disegno preciso, l'ordine delle cose, un puzzle che si comprende al termine. Ed è facile, in fondo verificare questo termine, prima ancora che sia giunto al suo termine relativo. La storia dell'uomo è come la Natura, all'inizio sembra il caos, poi tutto giunge ad un equilibrio, quello naturale, e siccome l'uomo è, nonostante tutto, figlio della Natura, segue lo stesso percorso.
Si parte da Craxi, con la prima sfiducia del popolo italiano nei confronti della politica, ma soprattutto dei partiti. Avvento di Berlusconi, il cosiddetto uomo forte. In altri tempi costui, cavalcando l'onda del malcontento, con la dovuta educazione del popolo italiano avrebbe restaurato una dittatura. Ma questa Italia, o meglio sarebbe dire questa Costituzione ha la memoria storica, perché gli Italiani da Mussolini non sono cambiati neanche di una virgola, e se non ci fosse stata la Costituzione a farci da garante della democrazia, Berlusconi avrebbe già da tempo usurpato tutti i poteri dello Stato.
Ciò non è successo, ma la sua presenza ha deviato il corso degli eventi, in parte. Dopo la seconda grande sfiducia degli Italiani, alle elezioni del 2013, senza alcuna coalizione di maggioranza sufficiente a garantire una governabilità, i 2 partiti in opposizione tra loro, che si erano scambiati il potere nell'arco del vent'anni, per non crollare e scomparire dalla scena parlamentare, si allearono e diedero inizio ad una sorta di dittatura partitica, mai accaduto nella storia d'Italia. Nascosti dietro una apparente democrazia, senza alcuna volontà degli elettori, il PD e il PDL, il partito personale di Berlusconi, che pura aveva perso le elezioni, si spartirono i posti di potere e segnarono una tregua pacifica, camuffata come necessaria per la crisi economica che aveva colpito l'Occidente ed alcuni paesi in particolare, come l'Italia. Questa dittatura partitica durò diversi anni; continuarono a comandare indisturbati, senza mutare per altro alcuna legge, che li avrebbe resi più deboli, ma anzi, rinforzarono al meglio alcuni punti istituzionali, per dominare il più a lungo la scena politica. A Berlusconi fu assicurata ogni immunità per salvarsi dai numerosi processi nei quali era incappato per la sua naturale propensione a muoversi sul filo dell'illegalità. In cambio egli appoggiò questo governo, che era anche il suo, permettendosi così di allungare ulteriormente la sua vita politica, senza il consenso della maggioranza degli Italiani. Quando la società civile si rese conto che questi due partiti non avevano alcuna intenzione di tornare al voto, allora si ebbero delle sommosse popolari nelle principali città. Berlusconi cambiò di nuovo atteggiamento, illudendosi di rappresentare questo malcontento. Mentre il suo elettorato imbonito giornalmente e continuativamente dalle reti private, senza controparte autorevolmente critica, continuava ad essergli fedele, la gran massa della popolazione la pensava in maniera diversa; erano quelli che scendevano in piazza per un ideale di democrazia ed uguaglianza. La terza sfiducia del popolo italiano fu cruenta, senza alcuna spalla rappresentabile di una opposizione parlamentare, che di fatto non esisteva più, perché i partiti più rappresentativi del parlamento si erano spartiti il potere. C'era un solo modo per superare la grave crisi civile, cancellare definitivamente la nomenclatura di questi partiti di potere, PD e PDL; quest'ultimo poteva concludersi con la fine politica del suo proprietario, ma il PD doveva rinnovarsi dall'interno e, in modo rivoluzionario, eliminare quelli che avevano permesso questa infausta alleanza, i Lettiani, non per caso guidati dal nipote del più influente consigliere di Berlusconi.
sabato, giugno 8
Berlusconi l'ineleggibile
Quello che è palese a tutti ma nessuno dice, solo perché il potere del denaro è più forte della verità.
L'ex ex premier, venne definito dalla moglie, "una persona malata" che va curata, non assecondata come invece continua a fare la sua corte. Nel cosiddetto processo Ruby, le dichiarazioni "spontanee" sono spudoratamente preparate dagli avvocati di Berlusconi, non lo si può verificare con testimonianze ma è ovvio, come è ovvia quella convocazione nella quale gli avvocati dettarono le linee della difesa a tutti i testimoni, inclusa la parte offesa. Ruby legge davanti il tribunale di Milano, un temino scritto da Ghedini e company, la Minetti, forse se lo scrive da sè e poi lo fa vagliare al team berlusca, è vero ma non ci credo. Così come l'intervista farsa all'impiegato Mediaset, Signorini, la costruzione della realtà. La programmazione delle tv private del signor Berlusconi sono sempre più spudoratamente politiche. È una propaganda politica 24 ore su 24, uno scandalo per il quale nessuno trova da ridire. la mattina una striscia con Brachini, a mezzogiorno una striscia di finta informazione, alle 20,30 una striscia di Del Debbio, con la "Quinta colonna infame", il pomeriggio Barbara D'Urso e la sua oretta quotidiana di sberleffo al Movimento 5 stelle. senza contare, naturalmente tutti i tg di tutte e tre le tv mediaset infarcite dal tccom, che è una specie di cortometraggio dentro la pubblicità. Il risultato è che un bombardamento di impudica propaganda politica continua, diretta o subdola, da parte di un solo soggetto politico, utilizzando i media di proprietà, è una violazione totale alla concorrenza leale e democratica. Il signor Silvio Berluconi usurpa da vent'anni il parlamento italiano senza averne diritto. I voti acquisiti, che i componenti di questo gruppo privatistico, sbandierano ogni volta che si richiama l'ineleggibilità del proprietario, sono una falsa ragione. Silvio Berlusconi non è un soggetto politico, non lo può essere. Anche Hitler e Mussolini entrarono in parlamento attraverso l'istituto del voto, una campagna elettorale violenta e invasiva rintontì la popolazione. Berlusconi ottiene lo stesso con altri mezzi, per certi aspetti anche più efficaci e falsificabili; non può essere un soggetto politico perché ha un interesse economico che contrasta con la uguaglianza politica di tutto il popolo italiano.
In altre nazioni democratiche un soggetto come Berlusconi sarebbe già dovuto scomparire politicamente, invece lui resiste ed è ritornato sulla cresta, anche dopo vent'anni di inefficaci governi, non considerando le leggi personali, perché conquista grazie alle sue tv ed ai suoi stipendiati giornalisti e dipendenti della sfera Fininvest. I 10 milioni di voti sono la prova che basta avere un dominio dei media per conquistare il potere anche vendendo aria. Come ha detto la Biancofiore, "il nostro partito è così forte che anche se si candidasse una capra sarebbe eletta".
L'ex ex premier, venne definito dalla moglie, "una persona malata" che va curata, non assecondata come invece continua a fare la sua corte. Nel cosiddetto processo Ruby, le dichiarazioni "spontanee" sono spudoratamente preparate dagli avvocati di Berlusconi, non lo si può verificare con testimonianze ma è ovvio, come è ovvia quella convocazione nella quale gli avvocati dettarono le linee della difesa a tutti i testimoni, inclusa la parte offesa. Ruby legge davanti il tribunale di Milano, un temino scritto da Ghedini e company, la Minetti, forse se lo scrive da sè e poi lo fa vagliare al team berlusca, è vero ma non ci credo. Così come l'intervista farsa all'impiegato Mediaset, Signorini, la costruzione della realtà. La programmazione delle tv private del signor Berlusconi sono sempre più spudoratamente politiche. È una propaganda politica 24 ore su 24, uno scandalo per il quale nessuno trova da ridire. la mattina una striscia con Brachini, a mezzogiorno una striscia di finta informazione, alle 20,30 una striscia di Del Debbio, con la "Quinta colonna infame", il pomeriggio Barbara D'Urso e la sua oretta quotidiana di sberleffo al Movimento 5 stelle. senza contare, naturalmente tutti i tg di tutte e tre le tv mediaset infarcite dal tccom, che è una specie di cortometraggio dentro la pubblicità. Il risultato è che un bombardamento di impudica propaganda politica continua, diretta o subdola, da parte di un solo soggetto politico, utilizzando i media di proprietà, è una violazione totale alla concorrenza leale e democratica. Il signor Silvio Berluconi usurpa da vent'anni il parlamento italiano senza averne diritto. I voti acquisiti, che i componenti di questo gruppo privatistico, sbandierano ogni volta che si richiama l'ineleggibilità del proprietario, sono una falsa ragione. Silvio Berlusconi non è un soggetto politico, non lo può essere. Anche Hitler e Mussolini entrarono in parlamento attraverso l'istituto del voto, una campagna elettorale violenta e invasiva rintontì la popolazione. Berlusconi ottiene lo stesso con altri mezzi, per certi aspetti anche più efficaci e falsificabili; non può essere un soggetto politico perché ha un interesse economico che contrasta con la uguaglianza politica di tutto il popolo italiano.
In altre nazioni democratiche un soggetto come Berlusconi sarebbe già dovuto scomparire politicamente, invece lui resiste ed è ritornato sulla cresta, anche dopo vent'anni di inefficaci governi, non considerando le leggi personali, perché conquista grazie alle sue tv ed ai suoi stipendiati giornalisti e dipendenti della sfera Fininvest. I 10 milioni di voti sono la prova che basta avere un dominio dei media per conquistare il potere anche vendendo aria. Come ha detto la Biancofiore, "il nostro partito è così forte che anche se si candidasse una capra sarebbe eletta".
domenica, giugno 2
L' esercito di Superciuk
Ti si apre il cuore nel constatare che in Italia c'è gente che ha un cuore grande. Una iniziativa lodevole per proteggere e salvare un povero uomo indifeso, un tale signore Silvio Berlusconi, persona morigerata, un brav'uomo perseguitato da giudici politicizzati solo perché ha osato opporsi al Comunismo ateo, che voleva impossessarsi del potere in Italia e mettere a repentaglio il lavoro di questo pover'uomo, sudato in tanti anni, per raggranellare qualche misero miliardo d'euro, anche grazie all' amicizia di un altro grande uomo della politica italiana; l'unico degno di avere una donazione dallo Stato, l'etere per le frequenze televisive nazionali esentasse. C'è gente in Italia che sottoscrive questa petizione per difendere quest'uomo, il più potente, il più ricco, il più protetto italiano d'Italia... ne ha proprio bisogno. È veramente un paese fantastico, perché ci vuole più coraggio a formare un esercito per la salvezza di un satollo ottuagenario miliardario d'occidente che formarne uno per la salvezza dei bambini che vengono falcidiati nel Terzo Mondo dalla la fame, l'aids e le guerre.
Graziesilvio di esistere e averci fatto scoprire che c'è una Italia anche così....
però per poter far parte di questa starordinaria élite dell'esercito della libertà si deve superare un arduo scoglio, si deve motivare alla domanda: "Perché ami Silvio? "
Per facilitare il compito offro dei suggerimenti.
Amo Silvio perché
sostiene 40 prostitute che senza di lui finirebbero su un marciapiede.
perché sono in un cura dallo psichiatra.
perché ha lo stesso carisma di Totò Riina.
perché sono un evasore totale e attendo il condono.
perché non voglio pagare l'imu, per il resto me ne fotto.
perché è mio padre.
perché è bello.
perché sono masochista.
perché sono un azionista del Milan.
perché l'amore vince sempre sull'odio...
perché... cazzo ma non è il primo di aprile?
perché sono stato vent'anni sequestrato dagli ufo.
perché sono del PD.
perché lo ritengo più bravo di Lino Banfi.
perché è una persona educata.
perchè non getta le cartacce per strada come fanno i poveri (ndr Suprerciuk).
perché possoandiler nas
perché sono un estimatore delle sue barzellette.
perché è un cattolico.
perché è il più grande attore comico dopo Lino Banfi.
perchè deve ancora finire il processo Ruby.
perché mi ha regalato una casa sulla Cassia per qualche scopata.
perché ho nostalgia della rivista d'avanspettacolo.
perché amo il burlesque.
perché sono un cultore del cinema trash.
perché mi fa ridere (ndr Chi ha incastrato...)
perché sono un siciliano che soffre il mal di mare
perchè credo nel suo shock economico e nel mio elettroshock.
perchè mi piace il circo.
perché sento le voci.
perchè sono masochista.
perché è un puttaniere " prestato alla politica" .
perché stimavo Gheddaf.
perché prima ho scritto una supercazzola.
perché mi passa 2000 euro al mese.
perché mi ha dato 4.5 milioni solo per dire che racconto balle.
perchè una risata ci sotterrerà tutti.
perché desidero vedere gli italiani dove vogliono arrivare.
perché mi ha fatto onorevole senza che sappia fare una sega (quelle sì, a lui).
perché sono un fiancheggiatore della mafia e attendo la legge Nitto Palma.
perché è un mio cliente.
perché me lo ha detto la madre badessa per non pagare l'imu.
perché ce lo "temono" (ndr s. b.) in tutto il mondo.
perché è malato e deve essere curato (ndr Veronica Lario)
perché un rappresentante
perché è un amo che non ho ancora provato con il verme.
perché i comunisti si mangiano i bambini.
perché è onesto quanto è vero che esistono i folletti del bosco.
perché credo nelle fatine.
perché è un grande statista come Mussolini ed Hitler.
perchè sono un coglione...
Graziesilvio di esistere e averci fatto scoprire che c'è una Italia anche così....
però per poter far parte di questa starordinaria élite dell'esercito della libertà si deve superare un arduo scoglio, si deve motivare alla domanda: "Perché ami Silvio? "
Per facilitare il compito offro dei suggerimenti.
Amo Silvio perché
sostiene 40 prostitute che senza di lui finirebbero su un marciapiede.
perché sono in un cura dallo psichiatra.
perché ha lo stesso carisma di Totò Riina.
perché sono un evasore totale e attendo il condono.
perché non voglio pagare l'imu, per il resto me ne fotto.
perché è mio padre.
perché è bello.
perché sono masochista.
perché sono un azionista del Milan.
perché l'amore vince sempre sull'odio...
perché... cazzo ma non è il primo di aprile?
perché sono stato vent'anni sequestrato dagli ufo.
perché sono del PD.
perché lo ritengo più bravo di Lino Banfi.
perché è una persona educata.
perchè non getta le cartacce per strada come fanno i poveri (ndr Suprerciuk).
perché possoandiler nas
perché sono un estimatore delle sue barzellette.
perché è un cattolico.
perché è il più grande attore comico dopo Lino Banfi.
perchè deve ancora finire il processo Ruby.
perché mi ha regalato una casa sulla Cassia per qualche scopata.
perché ho nostalgia della rivista d'avanspettacolo.
perché amo il burlesque.
perché sono un cultore del cinema trash.
perché mi fa ridere (ndr Chi ha incastrato...)
perché sono un siciliano che soffre il mal di mare
perchè credo nel suo shock economico e nel mio elettroshock.
perchè mi piace il circo.
perché sento le voci.
perchè sono masochista.
perché è un puttaniere " prestato alla politica" .
perché stimavo Gheddaf.
perché prima ho scritto una supercazzola.
perché mi passa 2000 euro al mese.
perché mi ha dato 4.5 milioni solo per dire che racconto balle.
perchè una risata ci sotterrerà tutti.
perché desidero vedere gli italiani dove vogliono arrivare.
perché mi ha fatto onorevole senza che sappia fare una sega (quelle sì, a lui).
perché sono un fiancheggiatore della mafia e attendo la legge Nitto Palma.
perché è un mio cliente.
perché me lo ha detto la madre badessa per non pagare l'imu.
perché ce lo "temono" (ndr s. b.) in tutto il mondo.
perché è malato e deve essere curato (ndr Veronica Lario)
perché un rappresentante
perché è un amo che non ho ancora provato con il verme.
perché i comunisti si mangiano i bambini.
perché è onesto quanto è vero che esistono i folletti del bosco.
perché credo nelle fatine.
perché è un grande statista come Mussolini ed Hitler.
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