I componenti del pdl usano la terminologia calcistica in politica, per facilitare l' immedesimazione dei tifosi del Milan di Berlusconi in elettori di Berlusconi.
In caso di interdizione di Silvio Berlusconi dai pubblici uffici i parlamentari del Pdl potrebbero dimettersi in blocco.
Gasparri: "... è impensabile che il Pdl possa assistere inerte al tentativo
di una sua espulsione dalla vita democratica del Paese. Qualora ci
fosse un epilogo negativo e, per noi di inaccettabile valore politico,
avremmo tutto il diritto di assumere iniziative come, in ipotesi, le
dimissioni di tutti i parlamentari Pdl. Se non c'è praticabilità e la
squadra esce dal campo, gli arbitri e i giudici devono considerare se
la partita può andare avanti o meno."
Gasparri parla di praticabilità del campo, che non ha relazione equiparabile. Piuttosto, l'espulsione di Berlusconi avviene tramite cartellino rosso e i giocatori devono accettare le decisioni dell'arbitro. L'abbandono del campo da parte dei 10 giocatori comporta la squalifica del campo di casa e molti punti di penalizzazione, oltre che la vittoria a tavolino della squadra avversaria.
Che poi i deputati del pdl si dimettano in toto è una ipotesi che appartiene alla fantasia del mondo delle fate.
È anche vero che come i deputati del pdl hanno il diritto di difendere la loro fonte di sostentamento privata, ogni elettore e cittadino italiano ha il diritto, se non il dovere, di manifestare, secondo i limiti dettati dalla Costituzione il proprio assoluto dissenso nei confronti di questa variabile impazzita nella vita democratica del paese.
Nessun commento:
Posta un commento