Il desiderio di potere è già un segno di perversione.
Quasi tutti i dittatori, nei quali è sintomatico il desiderio di potere, hanno un marcato istinto all'uso della violenza, del sadismo spesso accompagnati da una sessualità malata. La volontà di potere è volontà di dominio ed il dominio porta alla violenza nel suo aspetto perverso. È sufficiente scorrere gli ultimi dittatori apparsi nel panorama geopolitico per comprenderne la realtà. Gheddafi era un sadico perverso, il dittatore di Corea fa uso di stato della violenza omicida; Putin ha bloccato la democrazia continuando ad annientare i suoi avversari con sistematici assassini messi in atto con una subdola messinscena, trama per la conquista di pezzi dell'Ucraina con una strategia di attesa, costruita con un piano che si può ben definire perverso, i perversi fanno sempre tutto col nascondimento. Prima aiza proteste filorusse tramite le quali fa occupare avamposti con la bandiera russa. Poi blatera democrazia in nome della libertà di scelta di un popolo di decidere con chi vuole stare. Infine fa organizzare un referendum di consenso (i dittatori salgono col consenso della massa) e occupazione "pacifica" , sempre con grande altruismo. Non si era fermato alla Crimea.
Tutti i dittatori africani della seconda metà del XX secolo erano perversi, a volte cannibali, megalomani, fondamentalmente pazzi. Nelle battaglie ancestrali si faceva scempio dei corpi dei nemici uccisi, il dominio dei soldati sui prigionieri torturati.
In Italia il nostro ex ex ex premier, per il quale nessuno può negare avere un forte propensione al potere, ha una concezione libertina della sessualità, che sfiora la sessuomania.
Hitler era un perverso sadico omicida, sessualmente deviato. Mussolini aveva una sessualità "dannunziana", libertina. Pinochet... ecc ecc
De Sade nelle sue opere porta sempre il binomio di potere- perversione: quanto più si è potenti tanto più si è perversi, per cui i più potenti della Terra sono i più sadici, violenti e perversi uomini.
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