Da diverso tempo mi chiedevo per quale motivo non si leggessero direttamente i diari dell'abate Benedetti. Silvagni aveva riportato, quasi previdente, ogni passo significativo, nella sua opera più famosa. Semplice risposta, per quanto avessero cercato, gli studiosi, gli storici non sono riusciti a trovare la copia originale. Per cui uno si chiede... ma Silvagni dove l'aveva ricopiati? In quale istituto, convento, biblioteca, da quale privato se li era fatti prestare o aveva avuto il permesso di consultarli? E come sono scomparsi? Il tempo li ha svaporati.
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