Non c'è niente da contestualizzare. Quello che è scritto nei testi sacri è esattamente quello che vuole dire.
Siamo noi contemporanei a decontestualizzare, decontestualizziamo il tempo e la cultura di coloro che li hanno scritti.
La religione è sempre stata riempitiva dei millenni bui della storia, riempitiva delle sottoculture e delle culture
arretrate che persistono in diverse nazioni. Ma la religione dettava esattamente quello che era lo spirito del tempo,
la guerra, il sangue, rendeva sacrale la difesa del popolo eletto, il martirio e lo sterminio del nemico.
La Bibbia e il Corano non furono compilati per offrire il trionfo della pace, ma per costruire mura ideali contro il diverso,
venerando un dio che era la rappresentazione di quel popolo.
Forse, invece di ragionare se legalizzare le armi, è venuto il tempo di mettere in vendita, al dettaglio per tutti, giubbotti antiproiettili.
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