Tra i testi canonici della storia dell'architettura moderna usciti nel Dopo Guerra quello di Arnold Whittick in Italia fu il meno conosciuto.
Un motivo iniziale ci sarebbe, anzi due. Whittick aveva definito un piano d'opera in tre volumi, con uscite cadenzate, che avrebbero coperto il periodo in esame sino al 1950 e preparò tre indici. il primo periodo arrivava sino al 1924, il secondo dal 1924 al 1933, il terzo dal 1933 al 1950.
Il primo volume uscì nel 1950 con indice del secondo anticipato in coda, il secondo nel 1953 con indice del terzo anticipato in coda, il terzo non uscì mai. Perché? Secondo i tempi editoriali sarebbe dovuto uscire nel 1956, probabilmente Whittick si rese conto che quei 6 anni di ritardo, non documentati, erano una mancanza troppo pesante per un saggio che voleva essere un resoconto completo dell'architettura in Europa del secolo in corso; sei anni in cui l'Europa aveva accelerato, per la riscostruzione, per la volontà di rimettere in moto il corso delle idee interrotto dalla guerra. Nel 1950 era anche uscita la Storia dell'architettura moderna di Zevi, già completa, risolta e canonizzata. Qualsiasi proposta di traduzione in Italia di un testo incompiuto sarebbe stata vana. Per conto suo Whittick, piuttosto che rimaneggiare l'intera opera, abbandonò l'impresa.
Solo nel 1974 diede un finale al suo lavoro, pubblicando in un unico volume, come unici volumi erano stati gli altri testi canonici, l' European Architecture in the 20th Century, che registrava l'esperienza architettonica europea sino al 1970. Anche questo libro non ha mai avuto una traduzione italiana.
Nessun commento:
Posta un commento