L’articolo di Costanzo apparso su “Il Messaggero” del 22 maggio 2007, sulla difesa degli autori italiani mi sbalordisce. Ma se sua moglie ha mangiato da anni con un marchio straniero! E solo ora, che Forza Italia si è comprata la Endemol, lui se ne esce con la difesa degli autori italiani? Perché non lo ha fatto prima? Forse perché ora aspira a qualche incarico dirigenziale nel neoacquisto italico?
Poi parla della mancanza di idee, della perdita di qualità. Cosa è per lui la qualità televisiva? Quei programmi che difende a spada tratta, gestiti dalla sua gentile consorte? Se è quella la qualità, mi auguro che non si arrivi mai ad un mono-marchio qualitativo firmato C&dF. E che significa che gli autori italiani non hanno i loro spazi, ancora contraddizioni, li hanno…purtroppo; il loro livello qualitativo è sceso tantissimo. Chi scrive le fiction italiane (con attori cane)? Io più che difenderli li spazzerei via. Dirigenti, presentatori, attori e autori cane, la crisi della tv è generale. Ci sono quelli bravi che non lavorano? Ma perché non lavorano? Politica, mantenuti… sicuramente; ma colpa anche di quelli come sua moglie che ha guardato all’estero, e non perché gli stranieri autori avessero grandi idee, ma perché avevano immondizia già confezionata, meno spreco intellettivo e guadagno più rapido, un po’ come una bella balla di compost già trattata. Ed ora ne avremo tantissima e tutta italiana. L’immondizia se tu non la trasmetti io non me la vedo, ma se tu me la metti ed io non sono molto ferrato, alla fine mi ci drogo.
Quindi, Costanzo sarebbe meglio che taccia, perché il livello qualitativo per coloro che oggi guardano la televisione, il sabato sera in particolare, è bassissimo, per colpa di persone come sua moglie. Oggi la qualità se la mettono sotto le scarpe, perché se un programma non tira, non si fa; De Filippi sa come si fa, più del maritino che vive ormai sdoppiato, tra paladino della tv di qualità e la difesa degli interessi della ‘dolce’ metà. Il silenzio per lui sarebbe più dignitoso.
Io i blogger non li conosco bene, sono l’ultimo a poter parlare in materia, sino ad un mese fa neanche sapevo della loro ‘concreta’ esistenza. Ma secondo me…
il blogger è un autore naturale, superiore per qualità e creatività a qualsiasi autore Rai e Mediaste attuale, a qualsiasi autore Endemol. Eccezionale fantasista, ironico e crudele di fronte alla realtà volgare, con capacità risolutive per qualsiasi conflitto. Trae le sue ispirazioni mediante i meccanismi che hanno generato l’origine dell’arte, dalla tragedia greca, dalle commedie di Plauto, non lo sa ma è così. Perché la natura del blogger, anche se usa l’ultima frontiera della comunicazione tecnologica, è antica. Non ha bisogno di controllori perché è già controllore di se stesso.
Se fossi un presidente di qualsiasi mezzo di comunicazione terrei ben presente la possibilità di utilizzare qualche blogger come autore, alzerebbero il livello qualitativo della tv riuscendo a recuperare anche i più ‘beceri’ telespettatori che ancora guardano la trita Corrida di Scotti (che non è Corrado) con la valletta cretina e ansimano per le avventure amorose di Fefelemokò (oddio!)