C'è una emittente regionale che trasmette film d'antan poco conosciuti o dimenticati. All'inizio pensavo fose una casualità, poi ho capito che è proprio una politica della rete. Si va dal genere trashissimo italiano alla filmografia americana anni trenta quaranta.
Ultimamente ho visto: La mafia mi fa un baffo, uno dei due unici film che Riccardo Garrone ebbe il coraggio di girare come regista. Il film attrae proprio per essere una grande ciofeca e, a distanza di 40 anni, ci fa capire come il pubblico nostrano fosse di bocca buona e ridesse per poco.
Altro film dimenticato, americano, Vertigine (titolo italiano) del 1946, ha sorprendentemente lasciato il segno nella storia del cinema molto più di quanto si possa credere. Il titolo inglese, Laura, ha dato il nome a Laura Palmer della serie televsiva Twin Peaks. La trama ha ispirato Vertigo, la donna che visse due volte, il cui titolo viene preso dalla trasposizione italiana e non dall'originale.
La storia è semplice, una donna bellissima viene iniziata al lavoro di pubblicista dal suo maturo pigmalione. Questo mostra una certa insofferenza nei giovani amanti di cui la ragazza di volta in volta si infatua. Un giorno viene trovata morta in casa, col volto sfigurato da una fucilata. L'ispettore di polizia che indaga, leggendo le lettere, il diario, contemplando il quadro che la rappresenta, incomincia a maturare un sentimento che va al di là della convenzione naturale. Inaspettatamente lei rientra a casa mentre lui dorme nella sua poltrona. Non sa nulla di quello che è accaduto. La donna uccisa era un'amica del fidanzato alla quale era stata affidata la casa. Nel buio l'assassino non si era accorto dell'errore. Infine si scopre che l'omicida è proprio il pigmalione, pazzo di gelosia: "Non ti avrò io e non ti avrà nessun altro". Qui in Italia ora lo chiamiamo femminicidio.
L'attrice protagonista, fu tanto bella quanto sfortunata nella vita.
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