Se qualcuno volesse trovare una coerenza nelle parole dell’attuale premier, ebbene non la troverà certo nell’ultima esternazione pubblica.
Ormai gli elettori sono assuefatti, neanche questo parlare sconnesso e contraddittorio li stupisce, sono pronti a rivotarlo. La questione morale è secondaria, gli italiani che eleggono questo uomo, lo fanno principalmente per il desiderio di migliorare la pienezza delle saccocce. Per alcuni è reale, per altri, i più, è una illusione della stessa consistenza dell’etere di cui lo stesso uomo li foraggia nel cervello. Conta poco se è sotto processo, se è accusato di condotta poco chiara e altamente immorale, come si evince dalle intercettazioni, che vuole fare scomparire. Non sono questi gli argomenti sensibili. Agli Italiani elettori suoi, non frega niente che possa essere un ladro, che utilizza lke istituzioni a scopo personale, che abbia amici corrotti e anche mafiosi. Non è una calunnia, è la verità; ma la verità non è richiesta.
Dunque, come si fa a vincere le elezioni? Come si può battere il venditore di sogni (se ancora sarà presente nell’agone politico, entro tre anni al massimo)? Semplicissimo. Ha ragione la Gelmini, che il berlusconismo è una conquista per l’Italia e noi dobbiamo trarne profitto. C’è solo un modo per batterlo … e non è sulla questione morale, per gli italiani elettori di Berlusconi a caval donato non si guarda in bocca, anche se il cavallo è solo stato promesso e mai donato. Chiunque può battere Berlusconi, chiunque, i suoi elettori sono persone di bocca buona, esclusi quelli del suo giro che non hanno alternative per arricchirsi che tenerlo in vita politica. La gran massa che fa vincere le elezioni a Berlusconi è quella che lo vota perché realmente si aspetta qualcosa dalle sue promesse, su quella bisogna puntare. I pensionati berlusconiani. Coloro che non saltano una elezione, il vero ago della bilancia. I pensionati sono la maggioranza degli Italiani, all'interno di questi i berlusconiani sono quelli che non si astengono mai dal voto, lo scambiano quasi come un voto alla Madonna, un dovere. Sempre perché non c'è altri che raccontano balle più grandiose. Perché dietro un amore che si regge sull'utilità, facilmente c'è il rovescio della medaglia. I pensionati berlusconiani, se le cose non andassero più bene per lui, sarebbero i primi ad appenderlo simbolicamnete in Piazzale Loreto. Quelli della Confindustra, in confronto, non contano una emerita mazza, a lui servono per la gestione dei poteri, ma alle elezioni, chi conta sono loro e lui lo sa.
Se io prendessi un tizio qualsiasi per strada, e avessi il potere di presentarlo come portavoce dell’opposizione, e gli dicessi di fare così… lui vincerebbe le elezioni a mani basse. È strafacilissimo basterebbe fare così … È banalmente facile, che quasi quasi offrirei un handicap, per equipararmi alla parte avversa. Magari mi sobbarcherei di qualche peso in più, un po’ di vecchio e sano comunismo italiano, tanto tutti possono entrare con questa vittoria. Silvio ci insegna che anche i vecchi socialisti hanno tranquillamente ripreso i posti alti di Governo, nonostante le monetine. Alé, escludiamo la questione morale, almeno durante le elezioni e giochiamo come loro, peggio di loro, molto peggio, solo così riusciremo a convincere gli elettori berlusconiani, che sono una maggioranza elettrice notevole. Quelli quando vanno alle urne, fanno un peso e pensano: questo che mi dà? E questo? Chi mi dà di più?” Noi noi noi ti diamo di più noooooooiiiiii. La povertà in Italia è la maggioranza. È sufficiente fare una promessa:
” Il nostro impegno, sarà, subito, quello di raddoppiare le pensioni minime, da un 480 euro al mese a 1000 euro al mese, per tutti quelli che usufruiscono della minima. La nuova minima sarà, quindi mille euro!”
Carte, denari, primiera, settebello e scopa in quantità. Vittoria elettorale ad occhi chiusi.
2 commenti:
Ma quello dei mille euro per tutti non era già un loro slogan di qualche anno fa?????
Ahhhhhhh, se l'opposizione smentisse ogni giorno come un mantra tutte le cazzate che hanno detto senza farne neanche una : tutti i giorni , come un bollettino di guerra, senza tregua..
Pensa tu, lo promisero e su quella promessa ancora ci campano.
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