lunedì, agosto 4

Qualcuno volò sul nido del vespone


E così il vespone ce l'ha fatta. Erano anni che ronzava liberamente nell'unico, sino ad ora, salotto 'ufficiale' della politica italiana, quello di lady Angiolillo. La signora Maria Saura lo aveva accolto in casa con la fiducia che si può offrire ad un cagnetto che non smette di leccarti la mano, una scodella di minestrina calda ci sarebbe sempre stata per lui. Non c'era cena in cui il vespone non fosse presente con gentile consorte; gli onorevoli cambiavano e lui fisso, ormai era il cane di casa, servizievole, con la lingua bavosa di affetto e scodinzolante a dare il benvenuto all'ingresso ad ogni potente. Già da lì si organizzava le puntate di Portaaporta, era questo che pensava la signora quando lui cacciava il block-notes. Invece la signora, allevava una serpe in seno. Il vespone si annotava i menù dei bouffet, delle cene, nomi di cuochi e ristoranti, si informava sulle preferenze a tavola di tal ministro, sulla scelta dei vini di tal industriale; la signora pensava che gli fosse venuto il pallino del gran gourmet, ma il vespone aveva tutt'altro in mente, sebbene per lei soltanto stesse preparando un bel piattino. Ci si domandava il perché avesse trovato casetta in un attico prospiciente la scalinata di Trinità dei monti, a dieci passi dieci da casa Angiolillo, con mega terrazza da ricevimento e vista mozzafiato su Roma ai piedi. Affitto consono al luogo, megalomania di prima categoria. Ma il calcolatore aveva un disegno in mente, doveva mettere a frutto quella terrazza; sostituirsi poco a poco alla Angiolillo. La terrazza è il punto debole di quest'ultima. In estate è uno spazio 'attrattivo'. Ronza oggi e ronza domani, ecco che il sogno del vespone si realizza. La prima cena a casa Vespa, scalzata la Angiolillo, con ben tre ministri e 'bella gente', la crema del potere d'Italia. Quanto doveva essere euforico il vespone a ronzare sopra quella crema, direttamente nel suo nido; e perché le vespe ronzano dove c'è puzza e la crema del potere fiete da fare schifo. Complimenti all'ambizione, complimenti alla oggettività del giornalista. Ci chiediamo coma possa un giornalista fare una domanda critica ad un politico e nello stesso tempo fargli gli onori di casa?? Nessun dubbio: nessuna critica, domande soporifere del cerchiobottista per eccellenza. Tanto più che la moglie è una dei consiglieri responsabili, al Ministero della Giustizia ed amica intima di Gianni Letta, cosa vuoi di più?
Alla Rai non esistono giornalisti ma datori di notizie. I datori sono i politici al governo e le notizie sono dettate dai politici al governo, quelli che le leggono sono solo SPEAKERS. Vale anche per la carta stampata. Vespa incarna alla perfezione il ruolo. O forse sarebbe più corretto dire che Vespa è un giornalista di centro-destra?
O forse sarebbe più corretto dire che Vespa non è un giornalista?