lunedì, novembre 23

DDL processo breve, dall'originale scritto con i piedi.

Certe volte un cittadino comune si domanda: “Cosa dicono? c'è illogicità nei loro comunicati ed incongruenza nei loro disegni di legge". Poi magari pensi, ti sarà sfuggito qualcosa, perché quelle sono leggi preparate e scritte da fior fiore di professionisti della politica, da consulenti esperti in materia di giustizia, di istruzione ecc. ecc.
Ma quando un giudice, un procuratore aggiunto di Milano fa delle osservazioni che coincidono con le tue, cittadino comune, allora il dubbio ti assale, tanto per dire dubbio perché è da parecchio che è certezza, più che altro ti assale il panico, e ti chiedi: “In che mani ci siamo messi?”

Quando il ministro Alfano, per quietare l’opinione pubblica sul pericolo della prescrizione dei processi, ha fatto presente che soltanto l’un percento sarà influenzato da questa riforma, ho pensato, pensato veramente: “Allora perché farla?” Forse il nostro ministro si è confuso e voleva dire “un uomo solo beneficerà di questo ddl.
Il procuratore aggiunto Armando Spataro, discorrendo nella trasmissione di Annunziata, ha espresso, come molti hanno già letto, le medesime osservazioni. Apriti cielo, Gasparri lo ha attaccato: “Siamo di fronte a un'azione eversiva contro la legalità democratica”. ‘Aspita, allora anch’io posso essere considerato un terrorista in nuce, e meno male che non sono un giudice. Ma di quale azione eversiva farnetica Gasparri? Spataro ha espresso un’opinione, una libera opinione in un paese democratico, da libero cittadino, neanche nell’atto delle proprie funzioni. Gasparri, forse non sa che cosa è un’ azione eversiva, o dà voce alla bocca solo perché è fornita di lingua? Azione eversiva è quando un potere dello Stato scavalca quello che lo precede con atti concreti, come se il nostro amato presidente del Consiglio, non attendesse il parere del Presidente della Repubblica e agisse sul Parlamento direttamente, ecco questo sarebbe un atto eversivo. Secondo le parole di Gasparri, anche Schifani avrebbe commesso un atto eversivo, dicendo, persino ufficialmente ed in carica istituzionale, che se dovesse esserci una crisi di Governo SilvioNostro ritornerà alle urne. E questo mica lo decide lui o il nostro amato presidente del consiglio! È compito del presidente della Repubblica.
Spataro si è soffermato sulla motivazione del ddl per giustificare la separazione tra i magistrati e la polizia giudiziaria:
"A volte mi chiedo chi abbia scritto questa frase, magari e' anche un magistrato, ma spero di no:
'Per creare i presupposti di una maggiore concorrenza e controllo reciproci' “. Secondo Spataro, chi l'ha scritta ha trasferito "la logica aziendale" "nei rapporti tra pm e polizia.
Una maggiore concorrenza tra magistrati e polizia giudiziaria? Io non sapevo che magistrati e polizia stessero e debbano essere in concorrenza tra loro, non si finisce mai di imparare... Questa è una logica aziendale. Invece di agevolare la collaborazione, di renderli solidali per migliorare indagini e far muovere senza intoppi la macchina giudiziaria, snellire la burocrazia, i giuristi estensori del ddl che forse sono magistrati o forse manager aziendali di mediaset premium, li hanno considerati alla stregua di due aziende che si fanno concorrenza tra loro… e si devono controllare reciprocamente. Cioè, invece di controllare insieme che si rispetti la legge, questi si devono guardare in cagnesco, cercare cavilli ed intoppi che inficino il lavoro dell'altro e quindi il lavoro reciproco. E chi beneficerebbe di tutto ciò? Noi cittadini, Noi?
Ma non diciamo eresie, non diciamo stronzate, la vera ragione è diminuire il potere dei magistrati per controllare la Magistratura in modo subdolo attraverso un’azione di polizia gestita dal ministero dell’interno. E da questa sporca faccenda i cittadini non avranno nulla di buono, perché una magistratura sotto controllo è un chiaro sintomo di deficienza democratica in uno Stato che, fino a quando non ci cambiano anche la Costituzione, è ancora una Repubblica Democratica..

venerdì, novembre 20

Trastevere aggiornamento



Si er monno va come va, che ce vòi fa’,
si er monno va come va, lassalo anna’,
si er monno va come va, tira a campa’.

Questo film è del 1971, regista Fausto Tozzi. È un canovaccio dei vizi, molti, e virtù, poche, degli abitanti di Trastevere, acquisiti e di nascita. Si descrive una Trastevere al tramonto, un popolo di terra impastata col vino che viene spinta fuori dai nuovi ingressi, un rione che sta cambiando pelle.
Quella Trastevere è del tutto estinta, non si sa se è un bene o un male, certo che non c’è più.

Tra burinate e trasgressioni, vari personaggi colorano l’ambiente; tra questi spicca, anche per mole, Regina, strozzina e commerciante di sigarette, madonnara di professione, organizzatrice annuale del pellegrinaggio al Divino Amore con le adepte e il sempre presente parroco. Mi soffermo solo su una vicenda, tra le tante che puntellano questo film-testimonianza di una Roma che non è più. Il ragazzo della macelleria, di rimpetto all’angoletto dove posiziona Regina, è solito fare qualche battuta con la donna, per passare il tempo in attesa dei clienti. Le chiede se può unirsi alla comitiva per l'imminente andata al Divino Amore. Regina risponde che non può perché è riservato solo alle socie, con quote a pagamento e con malizia gli chiede se si sente l'anima sporca. Lui, per non palesare timore in Dio, che può essere preso come una debolezza, si giustifica asserendo che è solo per farsi qualche risata nel vederle all’opera. Comunque si mette d’accordo nel seguire il pullman con la moto. Poco prima di arrivare alla meta il pullman ha un guasto, il giovane si offre di dare un passaggio all’autista per chiamare un meccanico. Nel frattempo si fa un giro, quando giunge al santuario pensa che le donne siano già arrivate. Entra, la chiesa è deserta. Chiede al sacrestano se abbia visto una trentina di vecchie. Il sacrestano fa cenno di no, e aggiunge che è da parecchio che al Divino Amore non si vede più nessuno. Il ragazzo pensieroso, si accosta alla cappella della Madonna si fa il segno della Croce e si mette in assorta devozione. Dove erano finite le vecchie? Lo si saprà . Capiremo così che il ragazzo, apparentemente sprezzante della religione, si manifesta più desideroso di spiritualità, di tutte quelle devotissime madonnare.

lunedì, novembre 16

Topo Gigio e le vere avvertenze sul vaccino contro l'influenza

Questa è la reale pubblicità progresso di Topo Gigio:

lunedì, novembre 9

Ma


CHI È CHE VUOLE CRISTO IN CROCE?






venerdì, novembre 6

10 risposte plausibili aggiornamento +10+10-1


Devo ammetterlo, non avevo mai letto per intero le dieci domande di Repubblica all’attuale presidente del consiglio. Mi sono sempre fermato alle prime due, inutile continuare se non c'erano le risposte, inutile se le risposte le conosciamo. Oggi l’ho fatto. Pare che, dopo lunga attesa, il nostro premier abbia risposto. Solo comprando il libro del narratore di corte Vespa, il cantore delle gesta epiche ed eroiche del suo Signore, ne verremo a conoscenza. Così almeno la tiratura della Mondadori potrà aumentare, in previsione del pagamento del risarcimento a Cir, unire l’utile al dilettevole. Fece lo stesso anche con “Chi”. Insomma, se deve “confessare” qualcosa o essere fotografato lo effettua all’interno delle proprie aziende, così ci guadagna anche qualche soldino. Il suo motto è “trasformare il male in bene”, in cui il bene è una interpretazione del tutto personale. Ovviamente a me le sue risposte non interessano, perché saranno dello stesso tenore della giustificazione che ha dato, sempre nel libro di Vespa, di come in casa sua si trovassero un lenone, abituale fornitore di cocaina, e alcune prostitute: si erano imbucati in una riunione politica organizzata dal comitato “Meno male che Silvio c’è”. Fenomeno, Ghedini non riesce più a stargli dietro, ha ancora una dignità da difendere, una professionalità che si è già ampiamente giocato, per la difesa non è obbligatoria la verità, ma almeno la credibilità...
In verità non è importante che abbia risposto o che dica più o meno la verità, non ce n’è bisogno, non è che gli italiani sono rincoglioniti, uno più uno lo sanno fare.
Costui nega l’evidenza. Facciamo finta che avesse avuto un minimo di lealtà come ha fatto il povero Marrazzo. Certo, uno può dire che Marrazzo è stato scoperto con le mani nel sacco e non poteva negare. Ma Marrazzo è debole rispetto ad un uomo che con il proprio potere annichilisce la verità. Chi gli sta intorno sa chi è, ma non parla perché perderebbe i vantaggi che ha ottenuto grazie a lui. Marrazzo è un disperso nell'Oceano dopo essere caduto da una nave da crociera, a confronto Berlusconi è naufragato in un’isola protetta res(c)ort a cinque stelle, lo proteggono un esercito di Venerdì, quelli ai quali ha conferito titoli e mostrine di legno, che hanno valore solo nell'isola e solo con lui regnante.
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Come avrebbe risposto Berl. se si fosse ammarrazzato, in minima parte?


1 Signor presidente, come e quando ha conosciuto il padre di Noemi Letizia?
Me lo ha presentato Noemi, non ricordo quando, mi sembra che erano andati a Roma e nell’occasione… si sentivano onorati che la figliola frequentasse una personcina da bene come me. Come possiamo dargli torto, io sono sempre ben vestito e profumato.

2 Nel corso di questa amicizia, quante volte vi siete incontrati e dove?
Ma praticamente poche volte, una forse due, non ricordo. Lui era soltanto un conoscente. A me interessa solo la fig(li)a. Interessava ormai.

3 Come descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Elio Letizia?
Ho già risposto dicendo che non c’è amicizia, solo conoscenza.

4 Perché ha discusso della candidatura con Letizia che non è neanche iscritto al pdl?
E infatti non ho mai discusso di politica. Come vi viene di dire certe incongruenze?

-veramente è stato lei…
-sì, ma ora sono ammarrazzato …

5 Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?
Merito di Emilio Fede, un book fotografico, mi è subito piaciuta; l’ho telefonata e così…

6 Quante volte ha avuto modo di incontrare Noemi Letizia e dove?
Svariate volte, a Roma, a Milano, in Sardegna…

7 Lei si occupa di Noemi e del suo futuro e sostiene economicamente la sua famiglia?
Ribadisco che a me della famiglia di Noemi non interessa proprio niente, e dopo quello che è successo, sinceramente con Noemi ho chiuso.

8 È vero che lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo e nella politica?
Sì, anche se sono promesse da marinaio, un posto glielo avrei trovato, è mia prassi farlo con tutte le amichette, così stanno buonine, del resto avete visto che mi ha combinato quella quando non ho mantenuto la promessa di sistemare la faccenda del suo terreno.

9 Veronica Lario ha detto che lei frequenta minorenni. Ce ne sono altre che incontra o alleva?
Sono un signore, su questo non mi esprimo, ma voglio ricordare che un certo Boncompagni si portò in casa a convivere una quattordicenne, col consenso dei genitori, e nessuno disse niente, perché me ne fate una colpo? che neanche convivo, e poi adesso… meno male che Putin c'è.

-prego?
-ammarrazzato in Italia, non in Russia.

10 Sua moglie dice che non sta bene e che andrebbe aiutato. Quali sono le sue condizioni di salute?
Questa domanda è illogica. Se fossi insano di mente non le risponderei di stare male, no di certo. Uno insano di mente non riconosce di essere insano di mente. Se fossi sano di mente non potrei risponderle di stare male, se fossi sano di mente non starei male di mente. Facciamo così, lei come mi vede?

-Sinceramente?

-Sì, con la stessa sincerità che uso nei confronti del prossimo.

-Ah, sta bene, la vedo proprio bene!-

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E invece il tenore delle risposte che avrà dato all'esimio giornalista Bruno Vespa sarà più o meno di questo tipo:

1 Signor presidente, come e quando ha conosciuto il padre di Noemi Letizia?
Sbaglio o fuori pioviggina?

2 Nel corso di questa amicizia, quante volte vi siete incontrati e dove?
Voglio essere preciso con lei, ora metto la mano fuori la finestra.

3 Come descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Elio Letizia?
Sì, qualche gocciolina; ma lei sta con la macchina, che gli frega?

4 Perché ha discusso della candidatura con Letizia che non è neanche iscritto al pdl?
Eh sì, è proprio vero, non esistono più le mezze stagioni.

5 Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?
Ma lo sa, Vespa, che a guardarla, non è niente male, se lo lasci dire, lei è proprio un bell’uomo, sa!

6 Quante volte ha avuto modo di incontrare Noemi Letizia e dove?
La posso chiamare Bruno, Brunetto?

7 Lei si occupa di Noemi e del suo futuro e sostiene economicamente la sua famiglia?
Brunetto, accuccia qui, vicino a me, mica ti vergogni?!

8 È vero che lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo e nella politica?
Dài, che da quando si è scoperto che tutti vanno a trans io sto andando fuori moda…

9 Veronica Lario ha detto che lei frequenta minorenni. Ce ne sono altre che incontra o alleva?
E non mi guardi così, con quegli occhioni, mi fa un senso mi fa, un senso… con quegli occhi mi spoglia,
spogliatoioo! Che gli fa alle donne? E che gli fa alle donne? (qui dovrebbero partire alcuni ceffoni).

10 Sua moglie dice che non sta bene e che andrebbe aiutato. Quali sono le sue condizioni di salute?
Ho tutto il partito sulle mie spalle, tutto, tocchi le mie spalle… la mia carne ulula uuhh uuuhhh.

Vespa si accomiata, ringraziando il presidente per avere risposto alle dieci domande.
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Lui vorrebbe rispondere con un pirotecnico gioco di palle, ognuna delle quali se ne va per fatti suoi, con l’obbligo di non essere ribattuto:

1 Signor presidente, come e quando ha conosciuto il padre di Noemi Letizia?
Eravamo io Confalonieri e Letizia, abbiamo fatto la resistenza insieme.

2 Nel corso di questa amicizia, quante volte vi siete incontrati e dove?
Da sempre, ovunque fosse capitato, abbiamo passato tutte le Pasque e Pasquette.

3 Come descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Elio Letizia?
Amicizia intima, profonda, ci siamo divisi la prima fidanzatina, gli orecchioni e il morbillo, ed ora anche la scarlattina.

4 Perché ha discusso della candidatura con Letizia che non è neanche iscritto al pdl?
Perché con lui mi sono sempre consigliato su tutto. Poi con Benedetto, che io chiamo affettuosamente Letizia, negli anni Ottanta decidevamo anche i palinsesti tv.

5 Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?
Praticamente l’ho vista nascere, io stavo in sala parto con Elio e c’era anche la madre di Noemi, mi sembra, non vorrei sbagliare… in mio onore la volevano chiamare Piersilvia.

6 Quante volte ha avuto modo di incontrare Noemi Letizia e dove?
Le dico solo che lei mi considera un secondo padre e sua madre un secondo marito, ma per non essere frainteso aggiungo che Elio mi considera una seconda moglie.

7 Lei si occupa di Noemi e del suo futuro e sostiene economicamente la sua famiglia?
Noemi è una mia figlioccia e da grande farà il ministro, nel frattempo, come le sue colleghe, si farà un curriculum ferreo e rigido, la scelta sta a lei o scosciata a Mezzogiorno in famiglia come la Carfy o girando per locali notturni vestita sadomaso come la Brambilla, oppure come la preparatissima ministra dell’Istruzione che ha saltato tutte le tappe, con un corso accelerato nel palazzo di corte, niente Brunetta tra le palle però… da me direttamente ha appreso i primi rudimenti di come si fa, modestamente, come ci si deve muovere, porgere, tutte le tecniche della raffinata ars... politica… Oh, io sono il più grande Presidente del Consiglio dei 150 anni di Italia unita, mica cazzi.

8 È vero che lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo e nella politica?
Certo, non ci vedo nulla di male, è per il bene del paese, ha le physique du rôle, altro che RosyBindi, se non la favorissi l’Italia perderebbe una grandissima politica, io me ne intendo di donne in politica, so come si giudicano le donne in politica, come si giudicano? dall'altezza dei tacchi, più sono alti e più sono all'altezza del loro ruolo. Guardi i miei per esempio.

9 Veronica Lario ha detto che lei frequenta minorenni. Ce ne sono altre che incontra o alleva?
Mia moglie ha detto che frequento minorenni, e questo è assolutamente vero, per primo i miei nipoti. Non ha detto che intrattengo relazioni sessuali con minorenni. Io credo a quello che dice mia moglie, è la madre dei miei figli... Ma anche se fosse, gli Italiani lo vogliono, perché mi hanno votato, ed il mio volere è il volere del popolo. Tra l’altro è aggiunto nel contratto con gli Italiani, abbassare l’età per i minori a 15 anni. Scritto piccolo ma scritto. Già stiamo preparando la modifica, non si sa mai, si chiamerà lodo Noemi.

10 Sua moglie dice che non sta bene e che andrebbe aiutato. Quali sono le sue condizioni di salute?
Io sto benissimo, scoppio di salute, ho fatto tutti gli accertamenti, analisi del sangue, radiografie, scintigrafie, ecografie in ogni dove, urine, feci, tiroide, moc, elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, tomografia generale, milza fegato coratella tutto tutto tutto; il virus A mi fa una sega, che ci provasse a venirmi addosso, lo debello; sto attendendo solo l'esito del referto psichiatrico, lo specialista primario mi ha assicurato che sarà pronto tra tre/quattro anni, nel frattempo gli sto facendo avere qualche contrattino sovvenzionato statale; ma per tagliare la testa al toro, quello di Baaria, ho chiesto un sondaggio: Berlusconi è sano di mente o è fuori come una lumaca? Ebbene il 99,99 % del campione significativo ha risposto che sto bene, il rimanente 0.01 % non è risultato affidabile perché costituito da persone con problemi psichici; i sondaggi non mentono mai. Il medico di famiglia ha detto che ho il fisico di un cinquantenne col cervello di un bambino di tre anni, per cui, se tanto mi dà tanto, ho da campare altri 73 anni.
Ora quelli di Repubblica la smetteranno una buona volta di accusarmi che non rispondo alle domande; voglio proprio stracciarli, rispondo anche ad una undecima domanda. Uso il viagra? No! Mi sta in piedi da solo, l’ho fatto imbalsamare, con la tecnica in uso sui papi, mi è concesso, ovvio, anche io ho il titolo di papi.
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Alla resa queste dieci domande sono inutili, non si possono riscontrare comportamenti fuori legge. Le bugie e le reticenze di un uomo politico in Italia non sono una colpa come negli Stati Uniti; dieci domande tirate per i capelli, ripetitive e fumose, per fare il verso al giornale americano. Bastava un'unica domanda penalmente sensibile, che non è stata fatta:
presidente, lei ha avuto rapporti sessuali con la minorenne Noemi Letizia?
A questa domanda ha gia risposto negativamente, dal solito Vespa, perché doveva dire di sì? Ma le sue precedenti menzogne, sempre contraddette dalla realtà dei fatti, e reticenze sono già una prova. Le bugie si dicono per nascondere qualcosa.