mercoledì, novembre 16

J'adore la langue française

Moi je me suis cassé mes couilles

sabato, novembre 12

memorandum degli attori straordinari

Kirk Douglas 09/12/1916
Olivia de Havilland 01/07/1916
Doris Day 03/04/1924
Setsuko Hara 17/06/1920 05/09/2015
Natalie Woodeiner 09/02/1920
Thomas Gelber 25/11/1918
Pamela Lionel 15/06/2017
aggiornamneto
purtroppo Pamela Lionel è morta...

giovedì, novembre 10

Trump e la democrazia americana

Che è o che non è, sta di fatto che l'impossibile è diventato possibile.
Gli USA sono riconosciuti come la più grande democrazia nel mondo. È una democrazia zoppa, una democrazia ad uso e consumo della classe agiata. La povertà è tagliata fuori. Anche un miliardario come Trump può diventare presidente, ovvero ogni possidente può diventare presidente, questa è la democrazia. Nei duecento e rotti anni della storia della nazione americana nessun povero è mai giunto alla più alta carica dello Stato. Solo i ricchi comandano, solo i ricchi dettano le leggi. Il potere è una faccenda di classe.
In queste condizioni mai e poi mai i miseri avranno voce. C'è un film molto famoso, il cappello a cilindro, con Fred Astaire, in cui un poliziotto a New York difende a priori le ragioni del protagonista rispetto ad un poveraccio, solo perché è vestito da riccone, anche se è in torto, perché i ricchi vanno difesi comunque. Ed il poliziotto lo dice chiaramente, "Noi lavoriamo per voi, siamo qui per proteggervi". Ecco cosa è l' "America". Nella seconda metà dell'Ottocento la città di New York aveva una grande caserma di soldati in ogni quartiere, una sorta di occupazione del territorio in stato perenne, eppure non c'era nessun nemico alle porte. Il nemico erano i poveri; la funzione delle caserme era quella di contenere e soffocare qualsiasi rivolta sociale, scioperi, esasperazione da parte delle classi maltrattate e disagiate. I militari non erano a servizio dello Stato, ovvero lo erano, lo Stato dei ricchi. Oggi cambiano i metodi ma il potere è sempre in mano a loro, la povertà è una macchia indelebile nel cuore delle metropoli più evolute del mondo; la miseria è ancora quella ottocentesca, come lo è la netta distinzione tra le classi sociali. Da noi in Italia i portieri in livrea, nei palazzi di lusso,  sono spariti nel corso degli anni 50. Negli Usa, all'ingresso dei prestigiosi grattacieli residenziali di New Yor, di Chicago... c'è il portiere, di rigore nero,  in stirata e tirata livrea con tanto di berretto, pronto a riverire il condomino con inchino e apertura del portone. Svoltando l'angolo famiglia di disgraziati, marito moglie e tre  figlioletti giacciono per la notte in una rientranza di un palazzo sul marciapiede, con, sopra i loro corpi avvinghiati, un cartone scritto in cui chiedono elemosina. Cosa abbiamo da invidiare a questa america?

martedì, novembre 1

una carriera di starletta val bene una bestemmia

 video
http://www.iltempo.it/cultura-spettacoli/2016/10/24/news/bestemmia-al-casa-del-grande-fratello-vip-concorrente-a-rischio-squalifica-video-1022970/

 La vicenda è semplice. Una giovane venezuelana da poco lanciata nel mondo dello spettacolo, spara un bestemmione urlato all'interno della casa del GF vip. Invece di essere squalificata, la produzione insabbia il fattaccio spiegando il tutto come una improbabile sovrapposizione di parole.
Cacciarla avrebbe significato troncarle la carriera; purtroppo il vil denaro vale molto più del rispetto della religione. Il potente agente di spettacolo che la gestisce ha puntato sul suo cavallo di razza, investendo tempo e denaro, per far uscire una nuova Belen, una che prende 25.000 € a uscita, di cui una congrua percentuale va all'agente che la gestisce.