sabato, dicembre 8

Tuttetette


Farfy mi aveva regalato un biglietto circolare per i night club. Con mio grande disappunto mi sono accorto che non esistono più, sono scomparsi all’inizio degli anni 60. Dunque ho ripiegato nei soliti pub, che ormai mi hanno alquanto sfrantumato i cocomeros, per la noiosa presenza delle solite facce di catzo del venerdì notte, fricchettoni montati e baldracche tirate in cerca di polli da spennare.

I night club erano localini alquanto chic dove si andava per lo più per assistere a qualche spettacolino di spogliarello, l’aspetto elegante dava una sensazione di perbenismo che agevolava l’ingresso ai finti moralisti, magari in compagnia delle mogli, finte moraliste anche loro.
Per non venir meno all’omaggio di Farfy, appigliandomi al fatto che lei ha detto che su questo blog faccio troppa cultura e non avendo capito a quale cul… tura si riferisca, questa volta allora tralascio la cul… tura e scriverò di tette.
Potrei iniziare con: dimmi che tette hai e ti dirò chi sei. Ma non voglio fare un test, sarebbe troppo semplice dire che una donna con le tette flosce è triste, non è vero, al limite si potrebbe scrutare il carattere dalle forme.
La moda delle tette grosse è stata trasferita in Italia dai soliti Americani, negli anni Cinquanta. Si sa, quello è un popolo di bambinoni, legati al latte materno. In precedenza agli Italiani il volume delle tette non diceva molto, o quasi. Nella cultura Occidentale antica il seno era collegato alla procreazione. Non si considerava la grandezza ma il numero, più tette c’erano (Artemide efesina) più figli si potevano allattare. La lupa capitolina è simbolo di fertilità, perché riesce ad allattare i due bimbi grazie alle sue molteplici mammelle. Poca importanza era riservata alla grossezza, difatti nella figurativa antica (Afrodite al bagno greca, Dea dei Serpenti minoica, Isthar dea dell'amore e fecondità assiro-babilonese) non esistono immagini femminili con seni prosperosi, Diana la dea della caccia era addirittura senza una tetta. Invece nella penisola indiana in genere i grandi templi hanno le pareti decorate con bassorilievi di donne tettute, ma anche scene erotiche perché le religioni orientali sono pervase di quella sensualità che in Occidente si perse con l’avvento del Cristianesimo. In Giappone, per gli stilemi della la bellezza classica giapponese, ancora non inquinata dal modernismo occidentale, si consideravano volgari le labbra grosse e si preferivano le tette piccole virginali.
Tornando in Italia, all’epoca delle maggiorate, l’ unica vera tettona tra le nostre attrici fu Sofia Loren, per questo è ancora amata nei USA. Le sue tette competevano con quelle dell’americana Jayne Mansfield, la sfortunata vamp dal tragico destino. La Mansfield non aveva un seno eccezionale, riusciva con artifizi, a farlo sembrare più grosso, lo stesso faceva la Monroe.
Poi vennero gli anni 60 e 70, il femminismo e le taglia grissino. Solo Fellini manteneva la barra dritta verso i suoi sogni. In ‘Casanova’ andò a ripescare un’anziana pin up americana, dalle tette mostruose, solo lui se lo poteva permettere, in nome della cultura, la cultura di Farfy.
Negli anni Ottanta le cose cambiano, tornano prepotentemente i gusti americani. Una cantante country, Dolly Parton, già coniglietta di Play Boy, è bionda cotonata, occhi azzurri e soprattutto tettona, tutte le caratteristiche per diventare un’icona americana, tanto da essere immortalata da Andy Warhol. In Italia ce ne saremmo anche stati tranquilli se un certo individuo, con la fissa delle tettone, non si mette in testa che per lavorare nelle sue tv private le donne devono avere almeno una quarta. “Drive in” è l’apoteosi delle tettonate, salgono sugli altari Carmen Russo e Sabrina Salerno, persino Lory Del Santo si tira su quel poco che ha per lavorarci. Le donne dello spettacolo, per non venir tagliate fuori, per colpa di ‘sto nano, corrono in massa dai chirurghi plastici, prassi ormai corrente che segue il motivetto: "Ma ando' vai se le tette nun ce l'hai!". Un’altra americana, Wendy Windham, sbarca in Italia col vento in poppa, non sa fare niente, solo ridere, ma ha una sesta misura e può bastare, con lei la tv italiana tocca il fondo del nulla assoluto (a parte la De Filippi). Il regista Tinto Brass, fa una parentesi dalla sua parte preferito, e lancia due attrici, a tuttatetta, Debora Caprioglio e Serena Grandi. All’arrivo della Grandi non ce n’è più per nessuna; Carmen Russo chiude il siparietto e punta alla danza turca. L’ultima stella tettonata naturale del cinema italiano è Sabrina Ferilli, ma decisamente non le stanno in piedi.
Ritornando in USA un’attrice latino-americana Salma Hayek, dichiara che la crescita delle sue tette è il risultato di una preghiera, forse anche il matrimonio con un multi-sfondato-miliardario è frutto di un rosario. Se Salma dice il vero, allora Norma Stitz: the world's largest breasts and the Guinness Book of World Records, avrà fatto dire messa in convento ogni giorno da un esercito di suore,
l’ immagine è eloquente.

11 commenti:

Kaishe ha detto...

Fabio... è un argomento che tratto malvolentieri...

ciononostante...

PRIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

(e non parlo della misura...)

PAOLA D ha detto...

SECONDAAAAAAAA

e quartaaaaaaaaaaaaaaa

ah ah ah ah haha ha ha ha

Kaishe ha detto...

Paolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa... Ommioddio... ce la siamo giocata... un'altra donna rovinata da Internet...

Vade retro!!!!!

A no!!! Quello era un altro post...

angie ha detto...

terza!

ma prima...

angie ha detto...

EVVIVA LE TETTE PICCOLE.

EVVIVA IL CULO.

Kaishe ha detto...

HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA

Sai cos'è, Angie?

NOI PRENDIAMO LA VITA DI PETTO... e dai oggi... dai domani... SI SCHIACCIANO...

HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA
HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA
HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA

fabio ha detto...

ah ah ah




W le tette piccole

W il culo

ah ah ah

fabio ha detto...

Meno male che ci sono i collegamenti, non mi sarebbe piaciuto invadere il blog di tettone. L'intervista a Fellini su lo spezzone censurato in Casanova è di una leggerezza pari alla voce sottile e suadente del regista.

LaStefy ha detto...

QUARTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA, ma quintaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR

LaStefy ha detto...

Oh mio Dio......, non avevo visto la foto di Norma.
Ammazza che due cocomeri che ha....
aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh, come sono magra. Ihihihihih

MERCURY ha detto...

oh...quale onore..per me onestissima terza!!

Fabio tenendo presente la stima di fondo e che io un Fabio lo vorrei vicino ogni giorno per togliermi le mille curiosità che mi vengono in un gorno....MA CHE TE LA SEI PRESA?

comunque mi fa piacere averti dato l'opportunità di approfondire anche questo argomento da un punto di vista cul-turale!

ma se i night club non esistono +, cosa sono tutti quei locali che tempestano il lungomare???