sabato, marzo 28

Parole sconnesse in "libertà"



"La nostra è una rivoluzione liberale,
borghese, moderata e interclassista che colma un vuoto del nostro paese
che non ha mai avuto una rivoluzione liberale vera e propria come in
Francia e in Germania".
"Noi siamo quelli secondo i quali, lo Stato deve aiutare e sostenere
il cittadino nella realizzazione della sua felicità".
"La Costituzione dà il potere al Popolo. Noi siamo il Popolo".
Berlusconi Silvio

Sa lontanamente di cosa sta parlando, cosa sia la "RIVOLUZIONE LIBERALE"?
Ha mai letto un numero della storica rivista? e se sì, lo ha capito su cosa si fonda e
quale sia il senso della parola 'libertà'?
Non può sparare parole così impegnative, per le quali molti diedero la vita,
solo perchè si è fatto fare l'elenco di ciò che è stato contro il fascismo,
e buttato in un grande calderone, senza distinzione alcuna.
Perché il partito che costui ha forgiato in 15 anni di culto della persona
e bombardamento mediatico sottoculturale,
è proprio l'opposto degli ideali che i nostri Gobetti, i Rosselli, Salvemini...
teorizzarono, e per i quali furono perseguitati.
È un'offesa che dalla sua bocca escano questi nomi,
espressi quando elencò le radici storiche
del suo partito.
Io dico, va bene essere ignoranti, ci sta pure, non è un reato,
ma approfittare dell'ignoranza della buona fede e dell'ingenuità di una
parte del popolo è disonesto, anche se i suoi elettori non lo hanno votato
per quegli ideali, ma per le promesse urlate che toccano la sensibilità
della saccoccia dei simpatizzanti di questo partito,
i quali non rappresentano un popolo ma solo
chi lo vota e di questi solo una parte a ragione,
quelli che stavano alla Fiera di Roma. Se la sono suonata e
cantata da soli, faccende interne ad un partito. Il resto è fantasia
degli autori di Berlusconi S. , presidente di tale
partito da lui stesso prodotto, che attualmente copre l'incarico
di Presidente del Consiglio sino alla scadenza del mandato,
dopo di che si volterà pagina. Costui sbaglia nell'identificare un
popolo con un partito perché tale parallelismo è valido
solo per partiti e regimi totalitari e il PdL non è ancora
arrivato a tanto, a meno che questo non sia il suo reale intento.
Usa parole e frasi non concatenate alla realtà dei
suoi effettivi comportamenti, metodi,
allo stato dei fatti. Come italiano non mi identifico in lui,
eppure secondo lui io come parte del popolo starei dalla sua parte.
Non mi pare che ci sia stata una svolta storica,
nulla di nuovo sotto il cielo, solo parole sconnesse con l'oratore.
Bisogna avere solo la pazienza
che si esaurisca questa ubriacatura tipicamente italiota,
non è la prima volta che accade, gli Italiani ci mettono
un po' a reagire, ma poi reagiscono, il mondo gira.


3 commenti:

Kaishe ha detto...

Buongiorno Fabio.
Io ho troppo rispetto per l'intelligenza (dei pochi che la usano) per commentare ancora le parole di cotanto statista!!!
Come siamo caduti in basso. E quanto sprofonderemo ancora... (?)

scriptamanent ha detto...

Mah, io dico no: ma Franceschini è uno statista? Qualcuno nella sinistra italiana è classificabile come tale?
Non difendo B.,è nelle mie grazie quanto un herpes inguinale. Ma siccome si parla da anni della necessità di una maggioranza costituente per modificare uno status quo istituzionale che non ci invidia manco il Burkina Faso e solo lui c'è riuscito: ce la vogliamo fare qualche domanda?
No, dico, CE LA VOGLIAMO FARE?
la storia insegna che i poveri figli di Dio e da Egli stesso dimenticati, fatalmente ignoranti ma strenuamente alla difesa dei veri valori sono stati per decenni il "bacino di utenza" della sinistra. Oggi sono "accusati" di essere l'elettorato di B. Quelli che votano a sinistra oggi sono gli intellettuali. AAH, che ridere. Queste nefandezze pseudostoriche e pseudointellettuali mi mandano in bestia.
Ma senza andare tanto oltre basterebbe pensare a come funzionano oggi le segreterie di partito e come vengono reclutati i "politici", è fatto noto ai più; e ciò accade nel PdL come (di più vorrei aggiungere) nei partiti della sinistra italiana che fingono di combattere "il sistema".
Vorrei scrivere due righe su come storicamente andavano e a tutt'oggi vanno a cercare voti nelle campagne gli odierni comunisti, ma mi fermo. Perchè poverini dovrei dire che è arrivato uno che siccome c'ha tre televisioni non si deve consumare le scarpe, MA CHE HA SEMPLICEMENTE POTUTO FARE MOLTO PIù EFFICACEMENTE QUELLO CHE LORO HANNO SEMPRE FATTO.

E infatti, se B. avesse dovuto contare sul voto degli imprenditori e della piccola e media borghesia, a quest'ora sarebbe a godersi una dorata pensione.

Come molti si augurano, ma pensando all'alternativa...ANCHE NO.

fabio ha detto...

Sriptamanent, tu lo sai che pendo dalle tue labbra.
Non è in conto la mancanza di alternativa, per me potrebbe continuare a vincere la destra a tempo indeterminato se la sinistra non è all'altezza.
Ma senza questa anomalia.
Qui in Italia una destra europea moderna non esiste.
Da un lato c'è una sinistra allo sfascio, che paga le conseguenze
di giochi di potere staliniani, e ripeto la scelta di Veltroni di lasciare è stata la più saggia del suo mandato, dall'altro
c'è un uomo con intorno una corte di sudditi, senza contraddittorio. Con un Bossi e un Fini che sanno
molto bene chi è realmente l'uomo, come lo sa Casini che, per ambizione, si è staccato, con lui non faceva carriera.
Fini, ancora doveva provare l'ebbrezza della Presidenza della Camera, la prossima volta
non si accontenterà.
Come vedi, la sinistra può attendere, a me
non me ne frega nulla.
Chi sbaglia paga. Ma per fortuna l'egemonia di un uomo solo non è eterna.
C'è un limite alle coscienze umane e lui lo sta varcando. Ovvio che le creature che ha forgiato
con le sue mani, come i baby-ministri, eccetto
la Meloni, ed i componenti di FI lo seguiranno sino alle estreme conseguenze antidemocratiche.
Ma chi ambisce per sè, o deve dar conto ad un elettorato ancora indipendente, non si sottometterà
senza una valida controparte, e alle estreme conseguenze le controparti non ci saranno più
(il gesto di Casini illumina).
Concludendo, la contrapposizione all'interno dei singoli partiti,inclusi gli scontri tra correnti, è linfa vitale per la democrazia di una Nazione,
attualmente ciò manca a questa destra.
Risolto ciò potrà anche essere destra per sempre,
con spirito democratico e costruttivo, di dialogo
e decisioni di concerto. Magari sino a quando la sinistra rinnovi il proprio parco-uomini,
senza rottamazioni mastellianiformi.