venerdì, maggio 3

Banda Kock Letteratura dall'inferno



Dalla sede della polizia delle SS in via Tasso, la scritta incisa sul muro di un'angusta cella,  di Arrigo Paladini, una lettera di commiato  ai suoi cari e "a tutti gli Italiani l'esempio", prima di andare a morte per non venir meno agli ideali di libertà, in difesa della Patria.

La poesiola che segue invece è frutto della mente di una segretaria, Marcella,  della rinomata macelleria fascista della banda Kock ("qualcosa di buono il fascismo l'ha fatto", silvioberlusconi  dixit) che aveva luogo nella famigerata pensione Jaccarino, in via Romagna n° 38. Elenca tutti i componenti della squadra di aguzzini, con esaltato entusiasmo. Il fascismo portò l'oblio in molte anime e fece uscire la bestialità nuda e cruda dei volenterosi carnefici di MUSSOLINI.

Tutti quei che a Roma stanno,
per la Patria con gran danno,
a tramare contro il Duce
che il fascismo ognor conduce,
han da far con una banda
PIETRO KOCK la comanda.
Ei prepara astuto un piano,
e gli dà TELA una mano.
Della cosa è interessato
pure TRINCA l'avvocato.-Quando alfin lor cade in mano,-comunista o partigiano,-mentre vien interrogato-l'infelice disgraziato,-gli fa far la piroletta-di CECCHINO la doppietta.-Contro un pugno di MASE'-più rimedio alcun non v'è.-Ma non scherza perbaccone,-pure GIORGIO il gagarone!-Mentre il prode ZACCAGNINI-segna sopra i quadernini-tutta quanta la benzina-consumata la mattina,-e di FRANCO per amore-sente struggere il suo cuore.-Dalla stanza accanto s'ode-l'infelice quanto gode;-se s'ostina a non parlare-ed a nulla rivelare-farà uscire fuor dai gangheri-cosa strana, anche ZANGHERI.-Ma che sono questi strilli?-Qui ci sta di mezzo BRILLI?-O son state le manone-che han picchiato di PALLONE?-Corri, dai una mano NUCCI!-Oppur penso sia CABRUCCI,-che abbia steso in terra uno-per secondi quarant'uno?-Chi non sta certo a guardare-è poi MARSAN, a quanto pare:-Pur essendo piccolino-sa tirare per benino.-Ed intanto il comunista,-mentre in viso si rattrista,-ed intanto il partigiano-mentre mordesi la mano,-dice quel che deve dire;-dovea pur così finire.-Dalla gioia il buon SANTINI-che è il re dei ballerini,-salta e grida a tutto spiano-'ce li abbiamo infine in mano!'-Mentre MARTIRE alto e grosso,-dalla gioia si fa rosso,-e poi subito si mette-a contar le sigarette.-Per finire la frittata-s'ode una telefonata:-è CORRADO che ha pescato-un omino incriminato.-Corre allor GIORGETTI in quarta-pria che l'altro se ne parta.-Ma fra tanta confusione-s'ode un colpo di cannone.-È NEBBIAI, il provveditore-tanto caro al nostro cuore,-che, credete, non è favola,-va gridando 'si va a tavola',-il FERRUZZI con il cuoco-preparato hanno sul fuoco-una serie di cibarie-le più buone, le più varie.-Lascia perdere i verbali Cara ANITA di quei tali;-il pio BUBI, ben felice-la razione benedice.-È di Kock questa la squadra-dove tutti han testa quadra,-che lavora per la gloria-dell'Italia e la vittoria,-ed io capito tra voi, grido forte 'DUCE A NOI ! ! '              MARCELLA

Nessun commento: