giovedì, ottobre 23

Onirica, il Segreto dei Segreti

ONIRICA IL SEGRETO
uno potrebbe scrivere tutte le stupidaggini che vuole, ma non lo fa,
fa, af Q
Questi due film, Onirica field of dog di Lech Majewski e The zero theorem di Terry Gilliam.
Hanno in comune che prima di accingersi a vederli bisogna farsi un'endovenosa di arabica pura.
Il primo è un viaggio onirico in una Divina Commedia vestita sul protagonista, il secondo si potrebbe definire un Brazil 2.0, questo però non toglie che ci siano degli aspetti e delle sensazioni, delle frasi che fanno riflettere, se si riescono a tenere gli occhi aperti.

Poi ho dovuto riequilibrare i valori cerebrali con un Ghost Movie 2, il peggio del meglio del peggio della comicità parodia, , anche  questo serve, certo un Gigi il bullo ha uno spessore maggiore, un Attila flagello diddio è a confronto addirittura un'opera filosofica... ma tant'è...

Non c'è televedente che non sia incappato almeno due volte nel corso degli ultimi 5 anni col suo zapping in una telenovella spagnola. Anche il più Cacciari tra i Cacciari, il più Benedetto XVI che  ci sia  non ha potuto evitare di beccarsi qualche secondo di El secreto de Puente Viejo.
Normale, se viene trasmesso in qualsiasi ora del giorno e della sera, in più canali delle reti private  dell'ex cav, ex on, ex pres, ex putanier, ex opposizione.
Senza entrare nella trama sconosciuta, perché come il titolo è tutta un segreto (non si sa chi ammazza chi, chi è figli di chi, chi ruba a chi, chi sputa in sacrestia, chi spernacchia il sindaco, chi piscia nel fontanile, chi si scaccola in Comune, chi scrive sui muri, chi sbaglia i congiuntivi, chi ingravida le pecore...), ciò che stupisce è che le vicende si svolgono in un fantastico villaggio di contadini, lontano dalla civiltà e dalle metropoli, dove si vive in una magica realtà. Le persone non invecchiano mai, le madri sembrano le figlie delle figli, gli zii i cugini dei nipoti, le ragazze delle strafighe eccezionali senza un filo di cellulite ed i giovanotti dai bicipiti e tricipiti pompati come se frequentassero palestre, sebbene in quegli anni di inizio 900, ancora non ci fosse l'uso di impiantare home fitness nelle campagne ad uso di zappatori e lavandaie. Chi vuole avere il privilegio di far parte della comunità di questo magico villaggio, deve necessariamente essere il conoscitore di  un segreto, qualsiasi segreto da non svelare mai, tipo chi è Jak lo squartatore, chi nasce prima tra l'uovo e la gallina; in più
essere figlio di madre certa e padre incerto o viceversa o tutte e due insieme. Allora si potrà partecipare alla vita attiva del paese, che consisterà nel fare domande a chicchesia ed attendere la risposta che non ci sarà mai,  immobili giorni e giorni. Un dialogo tipo:
"Tu sai chi ha ucciso Concita?"
pausa di 10 ore
"Sì, io so chi ha ucciso Concita"
10 ore dopo
"E allora?"
10 ore dopo
"Non te lo posso dire"
"Perché?"
"Perché è un segreto"
"Ah sì? Ed io so un segreto del segreto!"
"Quale?"
"Col cazzo che te lo dico, tie'!
"E dai, dimmelo!"
"Dimmi prima il tuo"
"No, prima tu"
Prima tu
Tu
Tu
"Allora dimmi perché è un segreto che non mi puoi dire"
"Perché se te lo dico, finisce il mio segreto e mi licenziano dalla telenovela"
"Anche me!"
"E allora, che facciamo?"
"Uhm... scopiamo?"
"Ok, ci sto!"
"Eh, a un patto però, che il figlio che nasce..."
"Sarà figlio di nn, lo so lo so"
"Ecco, così possiamo andare avanti per altre 8978 puntate, pagate"
"Bene, proviamo a fare due gemelli, così raddoppiamo"
"E perché no tre? Non c'è limite alla provvidenza...."
"E vaaai!"

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