venerdì, maggio 22

Legge Carlucci-Barbareschi



Pare che la bozza del disegno di legge sul divieto di download d'autore nel web e relative sanzioni, sia già pronta.
La sua compilazione è stata affidata a quelle due cime di informatici che rispondono ai nomi di Carlucci- Barbareschi.
Essendo stata fortemente voluta dalla società parastatale Medusa, si è proceduto ad infondere lo stato di necessità attraverso un primo messaggio mandato in onda da uno dei tg governativi di proprietà diretta dell'attuale Presidente del Consiglio, tg5, con interviste a persone sopra le parti come il figlio di Gianni Letta e Carlo Rossella, per pura coincidenza facenti parte della dirigenza di Medusa la cui testa sappiamo di chi è; i due hanno affermato che questa legge è urgente e necessaria per l'Italia come l'insulina per un diabetico.
Forti della recente approvazione in Francia di una legge contro il download, richiesta da Sarkozy perché i ragazzi intasavano i server per scaricare gli hit del momento di Carla Bruni (però lì c'era proprio lucro perché se li rivendevano come sonniferi surrogati naturali dei medicinali), gli eminenti legislatori, nonostante ciò, stanno ancora frenando sull'annuncio ufficiale.
Per presentarla attendono il dopo elezioni per evitare un grave calo di consensi da parte dei giovani elettori, i neo-diciottenni, che non capiscono che ciò viene fatto per il loro benessere, affinché possano socializzare nelle multisala Medusa o per familiarizzare con i libri comprando l'ultimo successo editoriale Mondadori con copertina rigida di Bruno Vespa, invece che un amorfo pdf. Puntano ancora più in alto, chiederanno al Parlamento europeo, di adottare questa legge fondamentale, per abbattere la crisi in Europa con la paghetta dei minorenni, che deve essere messa in circolo.
È veramente un sollievo sapere che questo attuale governo non lascia nulla al caso, agendo nell'esclusivo interesse della collettività, una collettività che si può chiamare con un nome e cognome: Marina Berlusconi.


Osservazioni.

Il download è compiuto per il 90% da minorenni, il 10% di maggiorenni non fa mercato, anche se non scarica.
Mentre le leggi per il lucro già esistono, questi mocciosetti (senza scopo di lucro) che
avrebbero causato (secondo alcuni) la crisi del cinema italiano e la crisi del settore musicale (due mercati dello spettacolo che si reggerebbero sulle paghette settimanali dei ragazzini!), devono pagare il fio delle colpe. I ragazzi che scaricano film e musica dal web per utilizzo personale in realtà non sono consumatori del settore, semplicemente perché non hanno soldi per andare al cinema o per comprare i meravigliosi cd della innovativa Pausini o del giovanile Carta o dell'eccelso D'Alessio, che comunque vendono lo stesso una inspiegabile vagonata di dischi.
La crisi di questi settori è ben più antica del web, è crisi di qualità, nella musica dopo la fine dell'epoca dei grandi cantautori; nel cinema si parla di crisi dagli anni Ottanta. Gli attori italiani, dove sono, i veri attori? È la televisione ad avere inquinato il cinema, trasbordando la mediocrità, ma questo è un altro capitolo.
La reale intenzione è quella di monetizzare i ragazzini nel web, costringendoli a fare mercato con un obolo, io lo chiamerei sfruttamento o circonvenzione di minori.

11 commenti:

il monticiano ha detto...

Sai Fabio perchè persone come te ce ne vorrebbero a migliaia? Per essere informati. Non soltanto i giovani ma anche persone come me.
Io ad esempio, avevo già sentito parlare di questo progetto di legge
ma non nei dettagli così come li ho appresi leggendo il tuo post.
carlucci, barbareschi, letta figlio, rossella...al solo sentirli citati questi nomi mi sono sentito male.

Licia ha detto...

Caro Fabio... la circonvenzione di minori ci sta tutta... fa pure il paio con quell'agenzia di iduzione alla prostituzione che è l'impero televisivo dell'Unico.

Questi italianetti che hanno come scopo della vita adulare e onorare il PADRONE, mi fanno proprio pena!

Ma sì! Che lo votino tutti così magari si placa un po', si rilassa e si gode la sua immensa popolarità e il suo assoluto dominio.

Auguri, italiani!

fabio ha detto...

Ciao Aldo, non serve a niente, la verità non è materia di questa Terra. Si può manipolare la realtà come si vuole, e sempre realtà rimane, ognuno si sceglie la realtà che preferisce, il problema è quando uno solo la vuole unica.

Ecco Licia, è proprio così. Dobbiamo solo alzare le braccia e aspettare che questa onda passi, è questione di pochissimi anni ormai, da solo non se ne andrà mai. Solo la vecchiaia incombente ce lo leverà di torno, attualmente i suoi caporioni lo difendono a denti stretti, perché sanno che finito lui saranno finiti anche loro, finiranno i 30mila euro al mese al figlio e al fratello di Bossi all'Europa, e i 30mila euro in un botto solo al mese che aspetta la Matera, finirà il ministero della Carfagna, di Alfano della Gelmini, preparatissimi al niente, finiranno quelle intelligenze artificiali di Gasparri, Calderoli Rotondi. Tutto crollerà, è questione di pochissimo, perchè lui è una persona il cui aspetto esteriore è solo un effetto speciale. Pazienza, lasciamolo giocare, il tempo farà il suo corso.

fabio ha detto...

Volevo aggiungere che costui se apparentemente dimostra un'età di 60 anni, dovuta al trucco parrucco stiramenti, tagliando mensile dal chirurgia plastico, dentro ha un'età reale di almeno 95 anni, perché ha vissuto accelerato, i suoi organi interni che non possono essere trattati dal chirurgo plastico, sono quello che sono, usurati. Gli Italiani che lo votano devono incominciare a cercare un'alternativa perché questo povero uomo, in senso benevole, non potrà reggere a lungo.

scriptamanent ha detto...

Ammore, quanto mi manchi.

fabio ha detto...

Script... io pensavo che fossi sparita... per la verità anch'io mi sono sentito un po' sparito...

scriptamanent ha detto...

Mi corazon es tu corazon....

airens ha detto...

Fabione,sei ottimista :)

Sperando che madre natura,o chi per lei,arrivi a sopperire alle mencanze italiche che continuano a privare il re Sòle di un sonoro calcio nel pluripregiudicato deretano,il problema è che l'individuo in questione attraverso i suoi media ha inciso profondamente sulla forma mentis degli italiani,ha sovvertito il senso comune dell'etica,della giustizia e della politica sacrificandoli alla spudoratezza del suo tornaconto personale.
I media non cambiano la realtà,ma la percezione che abbiamo di essa ed è questo che mi preoccupa:Berlusca ha creato un nuovo modo di concepire le cose, ha reso giustificabile e legittimo ciò che prima si riteneva in-giustificabile,per cui il mio timore è che dopo di lui i politici e la società continueranno a proseguire sulla scia di questa sua eredità.

Ciao Fabio!!!!!

Gianluca e Kanako ha detto...

Questa ci mancava...ma veramente??

conosciamo quest'altra
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Dalla democrazia alla dittatura: "Gli 11 principi di Joseph Goebbels"

Joseph Paul Goebbels (Rheydt, 29 ottobre 1897 – Berlino, 1º maggio 1945) fu uno dei più importanti gerarchi nazisti, Gauleiter di Berlino dal 1926 al 1945, Ministro della Propaganda nel Terzo Reich dal 1933 al 1945.

1. Principio della semplificazione e del nemico unico.
E’ necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E, soprattutto, identificare l’avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali.

2. Principio del metodo del contagio.
Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo.

3. Principio della trasposizione.
Caricare sull’avversario i propri errori e difetti, rispondendo all’attacco con l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre.

4. Principio dell’esagerazione e del travisamento.
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.

5. Principio della volgarizzazione.
Tutta la propaganda deve essere popolare, adattando il suo livello al meno intelligente degli individui ai quali va diretta. Quanto più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione media scarsa, così come la loro memoria.

6. Principio di orchestrazione.
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da qui proviene anche la frase: “Una menzogna ripetuta all’infinito diventa la verità”.

7. Principio del continuo rinnovamento.
Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.

8. Principio della verosimiglianza.
Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie.

9. Principio del silenziamento.
Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario.

10. Principio della trasfusione.
Come regola generale, la propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali.
Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi.

11. Principio dell’unanimità.
Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.

fabio ha detto...

Airens, tutto passa, al fascismo non seguì un altro fascismo e le vergognose
leggi razziali furono cancellate.
La corruzione non è un'invenzione del nostro attuale p.d.C. Negli anni 50 le madri
donavano le proprie figlie ai registi per farle entrare nel mondo del cinema, non preoccuparti non la perderemo la bussola.
Berlusconi è diventato proprietario di mezza Italia ed è per questo che tutto gli è concesso, ma è solo lui.
Finito lui finisce tutto, morto un papi non se ne farà un altro, perché nessuno è così ricco da prenderne il posto, Berlusc-one è un fenomeno unico; solo lui ha il potere di trasbordare veline dal palco tv al palchetto del Parlamento,
perché sono tutte e due proprietà sua.
Il velinismo parlamentare finirà con l'ultima palpata di culo del nostro ad una fanciulla in fiore.

fabio ha detto...

Gianluca e Kanako, dobbiamo forse meravigliarci o preocuparci che queste 11 regole siano spiaccicate uguali al metodo comunicativo di B.? Ed è per questo che si chiama scienza della comunicazione, perché è una scienza esatta, e si applica come un calcolo matematico.
In politica non vince chi ha ragione ma chi segue i princìpi di questa scienza.
Lui l'ha applicata a menadito facendosi aiutare da fior di consigliori ed è infatti pazzescamente identica a quella di Goebbels, il quale la storia ci insegna che era nel torto marcio e neanche gli funzionava bene il cervello se poi uccise i suoi 5 figli prima di seguire il suo capo.