
Ministro della Giustizia Angelino Alfano:
"Le intercettazioni fanno parte del nostro programma. Noi crediamo, però, che siano state poco efficienti, poco riservate e troppo costose visto che si spendono 300 milioni di euro all'anno. Noi le vogliamo rendere più efficienti, più riservate e meno costose. Il presidente Berlusconi è al lavoro anche su questo".
Il contenuto non costituisce in alcun modo notizia di reato, né può essere utilizzato a fini processuali o investigativi.Telefono sotto controllo soltanto per i reati gravi.
Nell'arte retorica la terna ritmica consiste nel porre vicino tre parole, tre espressioni o tre frasi che, proprio per questo "ritmo a tre", acquistano una grande forza espressiva che va oltre lo stesso contenuto delle singole parole.
Con un certo linguaggio, che oserei definire subdolo, si vuol far apparire positivo ciò che potrebbe essere considerato negativo. Oltre ad usare molte figure retoriche, il politichese di Berlusconi, da lui utilizzato in modo 'naturale', ha come principale caratteristica quella di distorcere una certa realtà facendola apparire 'esteticamente' accettabile.
I tre aggettivi usati dal ministro della Giustizia, che tra l'altro nessuno crederà mai, essere stati 'frutto' della sua mente, sono una prova molto evidente di questa pratica di linguaggio. I politici e in modo maniacale gli uomini di berlusconi, si fanno preparare i discorsi e le letture da professionisti di retorica e psicologi, centellinano le parole con il misurino di un orafo, studiano le frasi e i passi dei discorsi con matematica precisione. E veniamo ai tre aggettivi:
-più efficienti, più riservate e meno costose - a primo impatto lasciano un'ottima impressione, perché si tratta di aggettivi in sé positivi, rafforzatii dai "più... più... e meno" , l'uomo del popolo si ferma alla prima impressione, berlusconi punta all'uomo del popolo perché rappresenta la percentuale maggiore di votanti.
Più efficienti... nel controllare l'operato dei magistrati ed evitare che possano prendersi delle libertà che ledano il rispetto di persone politicamente intoccabili.
Più riservate... nell' evitare di rendere noti gli intrallazzi politici e le corruzioni di potere che possano ledere l'immagine dei politici.
Meno costose; con questo aggettivo raggiungiamo l'apice del raggiro. Non è che diventano meno costose perché si utilizzano nuovi sistemi tecnologici più efficaci, ma perché diminuiscono, ovviamente diminuiscono anche le spese.
La forzatura di certe proposte di legge è tale che si arriva alla contraddizione logica , infatti viene precisato che il contenuto delle intercettazioni non costituisce in alcun modo notizia di reato né può essere utilizzato a fini processuali o investigativi. Quindi vengono effettuate intercettazioni inutili, in antitesi con il "meno costose". A questo punto ci si chiede: se non servono per essere usate come prove, a cosa devono servire? La risposta è semplice ma non viene esplicata, perché non rientra nell'economia della comunicazione politica. La variazione sull'utilizzo delle intercettazioni fa in modo che a priori queste non possano essere impugnate dai magistrati che seguono le indagini. Soltanto dopo una 'verifica' della 'correttezza' dell'intervento si deciderà come permetterne l'utilizzo.