martedì, aprile 21

Il ministro Brunetta e l'AFFARONE dei netbook per la scuola



Il Ministro dell'Innovazione Renato Brunetta ha presentato il netbook destinato agli studenti
delle scuole pubbliche (a sinistra).
Si è sottolineato il grande sforzo dei produttori, a conto dello Stato,
per contenere il prezzo!!!
Il modello con HD da 2 Gbyte costa solo (?) 199 euro, quello con HD da 60 Gbyte 'solo' 299 euro.

Caratteristiche:
Processore Intel Celeron 900 MHz,
Memoria: RAM 512 Mbyte DDR2
Schermo: 7", 800x480 pixel
Hard Disk. 2 gb solida oppure disco da 60 gb
Lan Wireless, Lan 10/100, 2 Speakers Stereo + Mic,
2 USB 2.0, Card Reader, Webcam)
1.0 / 1.5Kg - dimensioni 242 x 256 x 42 mm.
prezzo commessa statale 199 euro (mod 2 gb), 299 euro (mod. 60 gb)

Il modello a destra è un netbook di una prestigiosa marca, nota per la sua affidabilità, in vendita in qualsiasi catena di distribuzione informatica.
Caratteristiche:
Processore: Intel Atom 1.60 ghz 533 MHz
Memoria: RAM 1GB DDR2
Schermo: 8,9" TriBrite widescreen 1024 x 600
Hard Disk: 120 GB 5400 rpm
Dimensioni: 225 x 190.5 x 29.5 mm
Peso: 1,075 Kg
bluetooth, wifi, webcam, usb ecc
prezzo attuale al dettaglio: 279 euro.

A parte i software scolastici elementari di cui è fornito il nb 'statale', i cui prezzi
sono abbattuti, come per l'hardware, dalla consistente commessa dello Stato, sebbene ciò sia vanificato dall'esoso contratto di licenza con la solita azienda americana del 'solito' sistema operativo, quando con una valida alternativa open source, si sarebbe risparmiato sul serio,
quali differenze possiamo notare?
Il primo ha un HD di capienza di 2 gb (quanto quella di un lettore mp3) solida,
e costa circa 200 euro, oppure da 60 gb e costa 300 euro. Il secondo ha un hd di 120 gb (il doppio)
a fronte di un costo di 279 euro!!
Il primo ha 512 mbyte di RAM, il secondo 1 Gb (il doppio).
Il processore del primo è un Celeron che come tutti sanno è il più scarso prodotto della Intel,
il secondo è un modernissimo processore Atom, sempre della Intel, perfomante per i netbook.
Il primo ha uno schermo di 7 pollici, scarsissimo, il secondo quasi 9 pollici.

Sulle dimensioni soprassiederei, notiamo solo che il pc dei bambini è spesso 4 cm mentre il secondo 3 cm.

Considerazioni, il modello presentato da Brunetta ha un prezzo,
sia per le componenenti che per il volume della commessa,
molto al di sopra dell'effettivo valore di mercato. Lo schermo da 7 pollici è insufficiente e
se viene giustificato per abbattere i costi, è schizzofrenica la scelta di mettere una memoria solida
che ha ancora prezzi non convenienti, e che con una pezzatura di appena due gb costringerà, per chi usufruirà della versione meno costosa, all'utilizzo di un hd esterno, a spesa dei genitori. Chi opta per il modello da 60 gb dovrà spendere ben 100 euro in più, assolutamnete fuori mercato, in quanto un hd esterno di 2.5 pollici da 250 gb si trova in negozio a 60 / 70 euro e sarebbe superfluo sottolineare che hd (dischi) interni da 60 gb stanno uscendo fuori produzione per l'abbattimento dei prezzi per singolo gb.
La memoria RAM da 512 mbyte è il minimo del mercato ed anche essa è a fine produzione perché allo stesso prezzo ed anche di meno ormai si compra quella da un Giga.

In complesso nel mercato normale un pc come questo non esiste perché è sorpassato,
e se esistesse a quel prezzo non se lo comprerebbe nessuno, giusto uno sprovveduto.
È probabile che la ditta produttrice abbia bloccato il contratto stipulato a suo tempo con prezzo e componenti di mercato di allora. Noi sappiamo però che nel campo informatico c'è una rapida evoluzione e un cambiamento continuo dei prezzi verso il basso.
In conclusione lo Stato (o i genitori degli alunni, ancora non si capisce con quale
criterio questi nb entreranno nelle scuole), sta acquistando dei piccoli rottami
datati a prezzo da salasso.


Quanto si sarebbe abbattuto il prezzo per una commessa simile per il netbook da 279 euro al dettaglio?
Mi domando... il Ministro Brunetta ha consulenti del mercato dell'informatica o decide da solo?

5 commenti:

il monticiano ha detto...

Io ne capisco pochissimo ma a me sembra che qualcosa non quadra in questa faccenda dei pc.
Attendiamo migliori dettagli, che ne pensi?
Il fatto che non ne abbia sentito parlare sarà pure colpa mia ma a me sembra che si sta facendo qualcosa troppo sottovoce.
Se fosse stata una iniziativa più solida ne avrebbero parlato giornali e TV.

fabio ha detto...

Vediamo come si sviluppa, mi sa che funziona come i treni ad alta velocità, mentre noi stiamo ancora lavorando sui 250 km/h, nel resto d'Europa già lavorano sui 400 km/h. Lo sviluppo tecnologico mondiale non aspetta la nostra lentezza burocratica.

Lindylinda ha detto...

... come darvi torto..

Oramai sappiamo che se le cose non vengono dette da tv e giornali, qualcosa di losco o quanto meno poco chiaro c'è..

Che ci sia una fondamentale differenza tra 200 e 280 euro è pur vero, ma credo che l'acquisto in stock da parte dello Stato di prodotti già sul mercato avrebbe ridotto non di poco il gap del prezzo, offrendo un computer di gran lunga migliore.

Senza considerare che forse la misera differenza di costo se la ripagano in risparmi di spese oculistiche: CHI CI VEDE IN UN MONITOR A 7 POLLICI???

.. Bellissima analisi, fabio!

Albert1 ha detto...

Non è per fare l'avvocato del diavolo, Fabio, ma credo di poter in parte giustificare il costo con una cosa che ho letto in giro (da verificare).

Essendo il "target" di questo aggeggio dei biNbini malefici e caciaroni, sembra che l'aggeggio stesso sia progettato per resistere a cadute, sputacchi, versamenti di cocacola e chinotti sulla tastiera e così via: di qui anche la scelta della memoria di massa allo stato solido. Si sa, il punto debole di un notebook è proprio l'HD, unica parte meccanica in movimento, minimo a 7000 giri al minuto: basta una botta mentre è in funzione e comincia a "bucarsi".

Il netbook che hai preso ad esempio per la comparazione, pur essendo infinitamente più carino, performante e cazzuto, non durerebbe due giorni in mano ad un ragazzino delle elementari.

Certo, potevano far meglio e di più, bastava dare un'occhiata a quel progetto (c'entrava Steve Jobs pure lì ? Non ricordo), di notebook a "manovella" che costava meno di 100 dollari al pubblico.

Io trovo piuttosto anacronistica l'idea di un prodotto "ufficiale" da distribuire in massa, dato che oggi uno straccio di PC lo trovi ovunque e a qualunque prezzo, ma tant'è, vediamo come va...

fabio ha detto...

Sì Albert, l'idea iniziale era quella di realizzare un robusto ed economico pc.
Ne è uscito un costoso pessimo frisbee, i bambini sapranno come utilizzarlo...
nell'ora di educazione fisica, a loro la fantasia non manca.
Per le cose serie utilizzeranno come al solito il computer di casa.
Ed a scuola ne faranno a meno come al solito... però almeno il mercato si è mosso...