mercoledì, giugno 17

Troppo tardi, è il terzo post

Dopo la perdita del primato politico e le condanne, le reti Mediaset hanno assunto una linea editoriale di informazione molto aggressiva.
Sono aumentate le edizioni delle testate giornalistiche in modo da coprire tutto l'arco della giornata
e i programmi di informazione sono diventati addirittura giornalieri, anche sottoforma di striscia.
Un martellamento continuo, su tutto quello che potrebbe indignare gli elettori di riferimento.
Il sindaco Marino, i migranti, i rom, Renzi e Grillo, Alfano ... Quotidianamente i tg mediase informano sul pensiero unico del "presidente" Berlusconi sull'attuale situazione politica e i suoi rimedi, nonostante abbia decaduti tutti i ruoli parlamentari.
Viene raschiato il fondo del barile delle agenzie d'informazione per trovar ogni possibile notizia,
anche la più banale, che poi viene montata a dovere, per denigrare i nemici politici del partito e
puntare il dito contro i poveri derelitti migranti e rom. Viene dato ampio spazio a personaggi
il cui nazionalismo finisce dove finiscono le loro tasche, che menzionano i poveri cristi italiani solo per contrapporli a rom e zingari. Infatti per questi pseudo soggetti politici, solo in queste occasioni esce fuori il problema degli indigenti della Patria... e a Natale . Fuori da questi temi, per i vari Salvini i poveracci italiani senza casa senza lavoro e senza pensione, possono anche fottersi.
L'abnorme distorsione dell'informazione, viene camuffata con una veste di apparente normalità giornalistica. Ma i giornalisti a servizio di Berlusconi, di fatto non sono giornalisti, nel senso etico del termini, sono soggetti politici. Passano disinvoltamente dall'informazione alla politica attiva, Minzolini, Toti, Del Debbio (costui come si sa scrisse il programma di Forza Italia), Ferrara, Giordano.
Tutte le notizie che escono dalle testate giornalistiche tv e stampa di mediaset sono dopate, drogate, deviate, corrette, pompate, cancellate, per una mortificazione del vero giornalismo, non politico. Infatti se si classificassero come testate politiche sarebbe coerente. L'Unità, per esempio, lo è dichiaratamente, il Giornale per esempio, lo è anche ma non dichiarandolo tradisce la lealtà del giornalismo. Questa condotta ha un nome, non si chiama giornalismo, nè tantomeno politico, è propaganda. Una continua propaganda politica attraverso carta stampata e tv generaliste private, contrabbandati per informazione. Quando si vede il tg4 si ascolta la line politica di Toti (ovvero del suo datore di lavoro), questa è una constatazione che nessuno può controbbattere. Su il Giornale non c'è scritto "testata di informazione di Forza Italia", ma chi direbbe che non lo sia?

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