martedì, maggio 20

Il male atavico della specie umana



L'assassinio di Lorena cos'ha di diverso dall'usanza in alcuni paesi islamici (e asiatici) di lapidare le donne, ree di ledere l'onore degli uomini? Nulla. La mente tribale di questi tre giovani derelitti, e certamente non solo loro (Lorena è stata uccisa dal suo stesso branco) appartiene ad una cultura fossile, sacche di degrado nella civilizzata Italia. In molti Stati di questo nostro povero mondo la pratica è consentita col mutuo assenso delle amministrazioni locali, cosa c'è da meravigliarsi? Noa, uccisa il 7 Aprile 2007 è una delle migliaia di vittime che ogni hanno subiscono la ignobile pratica della lapidazione. All'atto criminale partecipano, capita spesso, anche parenti prossimi. Il video ci dà un lungo elenco delle donne massacrate, e noi restiamo allibiti di quanto comune e continua sia questa pratica.
Perché Noa, rispetto a tutte le altre? Perché uno dei suoi assassini ha fatto qualcosa di "nuovo", ha filmato con un video-fonino la scena della "Passione" di Noa. Un mezzo tecnologico moderno per riprendere un orrore che si perde nella notte dei tempi. Nell'epoca della globalizzazione, in cui anche le bestie possono godere dei moderni mezzi della società civilizzata, un essere atavico filma compiaciuto la prova dell'assassinio al quale partecipa con i simili del suo branco. La Comunità internazionale ha aperto gli occhi, ma la strada è lunga e difficile. Questo filmato (non quello di apertura del Post) è stato messo su youtube da soli tre giorni, è più crudo di quello della CNN di qualche mese fa, e forse non starà a lungo, perché è sconvolgente. Non so se è il caso divulgarlo ai due o tre amici passanti di qua, posso solo avvertire che se basta la parola, allora è meglio non guardarlo. Io guardandolo non ho pensato alla fortuna che abbiamo noi di vivere in un paese con i valori cristiani (quanti li praticano realmente?), la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: così hanno massacrato Lorena.

p.s. il filmato è stato tolto poco dopo la pubbl. del Post

23 commenti:

LaStefy ha detto...

...ero ancora in attesa del miracolo....

Anonimo ha detto...

No, Fabio, no.
Perdio non ci siamo.
Che all'origine l'infamia ci sia comune siamo d'accordo, ma per favore non mi fare lo sbaglio di accomunare quelle bestie con le nostre bestie.
Quelli sono pezzi di merda legalizzati e riconosciuti, questi sono pezzi di merda e basta.
Il germe è lo stesso, ma qui qualcosa è stato fatto: i vermi qui sono colpevoli di fronte alla legge (credici o no), lì, gli dicono pure "bravi".

E non c'entrano i valori cristiani (se dovessimo affidarci a quelli staremmo freschi), c'entra quel minimo di civiltà che prende il nome di "decenza".

Non siamo tutti uguali, questa ne è solo un'altra prova.

fabio ha detto...

Albert, la specie umana è una sola.

fabio ha detto...

Ricordati la ragazza musulmana italiana uccisa dal padre e dallo zio, qui in Italia.

fabio ha detto...

Il concetto è: la donna è sottoposta all'uomo, fini a tutto l'800 in Italia non era raro, nelle zone sottosviluppate uccidere le femmine della propria famiglia colpevoli di disonore, per lavare l'onore. Ed ancora oggi c'è una certa mentalità triviale di considerare le donne al di sotto del comando del maschio. Nei paesi mediorientali è legalizzato. Ma l'origine antropologica è identica.

fabio ha detto...

La lapidazione non è solo una condanna a morte, è la pubblica umiliazione della donna, una pratica antica. I tre esseri disumani che hanno ucciso Lorena non si sono limitati ad ucciderla ma hanno infierito su di lei umiliandola nell'animo e nel corpo, rea di essere donna; il gesto ha assunto simbolicamente i connotati di una lapidazione.

fabio ha detto...

Non è che quelle tre bestie l'hanno uccisa perché sono usciti pazzi. È evidente che la loro sottocultura lo consentiva. Si chiama sacca, in cui un gruppo sociale ragiona allo stesso modo. Ora se non è una sacca ma è una Nazione intera, che cambia?

Anonimo ha detto...

fabio,io ti A-D-O-R-O!!!!inutile dire che condivido ogni parola,sillaba e virgola!in molti paesi islamici la legge vieta certi atti barbarici(per dirne una,l'infibulazione ad esempio)ma la società in virtù della tradizione non solo li giustifica,ma li porta avanti!noi non giustifichiamo un omicidio certo,ma c'è molta differenza nella nostra mentalità retrograda che ci porta a chiederci come prima cosa se lorena fosse incinta o no?xchè cazzarola,solo 14 anni e già sessualmente attiva(x non dire altro)!
il nostro è un maschilismo strisciante;noi italiani non siamo cristiani o cattolici,siamo bigotti che è tutta un'altra cosa.

considerazione a parte:se fossimo veramente credenti rispetteremmo il prossimo invece di fare il popolo di furbetti x anotonomasia!c'è da lavorare molto sulla cultura,sulla base,sull'educazione,insomma,sulla sensibilizzazione civile
alzare la cultura,non abbassare la lingua

Kaishe ha detto...

Ma poi cosa c'entra la cattolicità mica lo capisco...
Anzi...
Oggi possiamo dire che nei paesi Cristiani e cattolici, la donna è molto più rispettata che negli altri...
Su questo non credo ci sia da discutere...

Quello che invece accade è che mancano i valori essenziali (e per me la fede è uno di questi valori)...

So che non vi trovo d'accordo... ma se nelle famiglie si parlasse di fedeltà, verginità, onestà... forse...

Anonimo ha detto...

Di nuovo no. E no fino alla fine.
Non è così.
Qui da noi si chiama omicidio.
Volontario, premeditato, con tutte le aggravanti del caso.
E come tale viene punito.
Se poi alcune porzioni della nostra società deviano pericolosamente verso atteggiamenti giustificatorii o indulgenti vuol dire che c'è ancora da lavorare.
Ma quello, per il nostro Paese, rimane un omicidio. E non credo che molta gente (a parte qualche cavernicolo) si troverebbe concorde nell'appoggiare le azioni di quelle tre o quattro merde.

Quindi, mi dispiace, tra una pseudocultura (o una religione) che mi promuove la lapidazione della donna ed un'altra che la cataloga e la punisce come reato, scelgo la seconda, che poi è la mia.

E perdonami, ma dell'origine antropologica di certe porcate me ne sbatto. Non siamo arrivati nel 2008 per sentirci dire che siamo uguali a gente che uccide le proprie donne a sassate. Noi ci siamo d-i-v-e-r-s-i-f-i-c-a-t-i, vuoi perchè doveva andare così, vuoi per convenienza, vuoi perchè le "femministe" ce le hanno fatte a tagliatelle, vuoi quello che vuoi: io e Abdallah avremo pure le radici nello stesso vaso, ma lui è cresciuto da una parte e io dall'altra. Lui lapida la moglie, io no. E se pure lo faccio, vivo in un posto dove mi prendono e mi sbattono al gabbio. Per fortuna.

Quindi Fabio, se l'intento era creare il parallelo, mi dispiace non mi ci trovi.

Se poi vogliamo parlare del problema relativo alla condizione delle donne in Italia, parliamone (perchè ce n'è), ma non mi usare questa associazione come trucco per introdurre l'argomento perchè ti assicuro che per una volta stai prendendo una cantonata. Cosa che peraltro non è da te.

fabio ha detto...

No, non basta limitarsi a togliere tre mele fradice. Così non si estirpa la pianta che c'è. Le motivazioni devono essere trovate per eliminare tutta la radice, in modo integrale. Come dici tu, sono tre assassini, si levano di mezzo ed è fatta. Ma da dove sono usciti questi animali? Qualcuno avrà mancato nel seguirli, controllarli? Come dice Kai, sono mancate le guide; chi è responsabile? Kai, il Cattolicesimo non c'entra, il prete non c'entra... per questo non vantiamoci tanto della nostra Chiesa.
Il genitore di uno di questi individui, prima ancora che fosse trovato il corpo della ragazza, minacciò il padre agli uffici delle forze dell'ordine, dicendogli di badare a come parlava altrimenti lo avrebbe ucciso. Albert, questi sono tre minorenni (non adulti) cresciuti con istinti retrogradi. I colpevoli non sono solo loro, ma anche quelli che li hanno fatti crescere così. E così saranno altri amici, e i figli dei figli. Ed il motivo è quello che ti ho spiegato di sopra.

Se poi ancora non sei convinto generalizzo: la mentalità mafiosa non si elimina illudendoci che basta arrestare un boss, cosa sacrosanta, e neanche tutti i boss. Ne nascerà ancora uno e un altro, sin quando la mentalità mafiosa non verrà estirpata. Questa è una questione antropologica, che tu lo voglia o no.

Se tu hai un sentore che io li abbia voluti giustificare ti sbagli, ovvio, perché io dentro schiafferei anche i genitori dei ragazzi, e magari anche il prete del paese, così per par condicio.
Sul fatto che il nostro popolo è progredito socialmente rispetto a certe nazioni arabe, mi pare scontato.
Ma non era su ciò che ragionavo, in fondo noi siamo progrediti anche perché abbiamo la possibilità di cercare di comprendere le origini del male per estinguerlo. E non fermarci solo all'atto iniziale del "do ut des" dei paesi mediorientali.

Anonimo ha detto...

Mi hai rotto le palle, te lo posso dire? ho letto il post e ho aperto i commenti per commentare (si, si vocabolario limitato)e volevo addurre questioni antropologiche che non sono comunemente comprese.
Ho letto con disappunto che per l'ennesima volta l'hai fatto già tu!!!
Hai rotto le palle.
Mi sento inutile.

Notte cocco...

Kaishe ha detto...

Per dare il VIA alla giornata... posso dire?

Ci sarebbe proprio bisogno di trovare più spesso questi argomenti postati e questi commenti...
Almeno per ripensare alla presenza in rete che non è solo puro cazzeggio, ma anche un modo, nuovo, se vuoi, di informarsi, di confrontarsi, di trovarsi...

Bravo Fabio... ma è scontato che lo pensi, no?

Anonimo ha detto...

Ok. Freno a mano, testacoda, 15 metri indietro, altro testacoda, ricomincio.

Sul fatto che la radice sia la medesima (di qui la "quaestio" antropologica), concordo.

Sul fatto che talune zone del nostro Paese presentino mentalità "pericolose", pure.

Non si può però prescindere dall'azione sociologica, ed è lì la differenza. Non nego che (per dirla con quel filosofo vivente, tale Celentano Adriano) la "bestia umanica" sia di natura, appunto, una bestia, e che i comportamenti violenti le siano insiti.
Però, la differenza tra le civiltà ritenute "arretrate" e quelle ritenute "moderne" è proprio nel contributo della società che stigmatizza i comportamenti estremi e ne impedisce in qualche modo il verificarsi.
Un esempio può essere il "non uccidere" spacciato per comandamento (tanto per dargli un potere più forte di quello che avrebbe avuto se l'avesse detto un Tizio qualunque).
Oppure (sul piano pratico) il "non mangiare maiale" islamico, che non comprendi finchè non pensi che nei paesi caldi e in quelle condizioni igieniche la carne di maiale è quella più a rischio di trasmissioni di malattie infettive.
O ancora la pratica della circoncisione (sempre legata al clima ed alle condizioni igieniche, e non entro nel dettaglio).
Questi sono esempi primitivi, poi l'evoluzione ha creato i codici, le leggi, i decaloghi, interi sistemi normativi (e punitivi quando serve) per standardizzare e rendere comprensibile a tutti il comportamento da tenere.
Il discorso de "la legge non ammette ignoranza" è chiaramente questo: è la prima cosa che ti insegnano. Vuoi vivere in questa società ? DEVI seguire queste regole, e non hai scuse.

Allora, quando io faccio i dovuti "distinguo", lo faccio in questo senso:

"Quella" società ammette la lapidazione e non ritiene opportuno emettere norme contrarie;

"Questa" società non la ammette, la condanna e la punisce. Ufficialmente.

Mi sembra un buon inizio per estirpare la "pianta" che dici tu, no ? Quegli altri nemmeno ci provano. Loro magari non avranno la mafia, ma è solo perchè ancora ci devono arrivare... noi in questo senso ci siamo evoluti.

Ed è per questo che mi incazzo quando vedo estremisti islamici (o bantù, o quello che ti pare) venire a delirare qua: abbiamo fatto tanto (e tanto ancora dobbiamo fare) per uscire dal brodo primordiale, non abbiamo bisogno della loro merda antica, posto che poi qualcuno qui li sta pure a sentire. Io non sono religioso, fosse per me il Papa lo manderei ad Avignone con tutto il cucuzzaro e in Vaticano ci farei un bel Resort, non credo in esseri superiori, in dogmi, miracoli e misteri, ma quando vedo e sento certe cose mi viene voglia di appendermi un crocefisso al collo, impugnare una daga e partire per una bella crociata: se la scelta è tra un Maometto lapidatore e un Cristo caritatevole, ben venga il Cristo con tutti gli apostoli.

E no, tranquillo, nemmeno per un minuto ho pensato che volessi giustificare qualcuno... Ho detto "cantonata", mica penso che ti sei rincoglionito tutto insieme ! :-D

La Cosa ha detto...

Mha non mi sembra di essere in un paese tanto evoluto come dici tu, una ragazza è stata lapidata e incendiata e buttata in un pozzo e questo fa scalpore, ma in questo civilissimo paese viene ammazzata una donna la settimana, dal suo compagno o dal suo ex e se lo fa con un coltello o una pistola non cambia la sostanza, ne viene violentata una tutti i giorni e sono solo quelle che si sanno, perchè questa gente pensa che fare cio sia del tutto normale è questa la domanda.
Chi li ha educati? e non diamo la colpa alla società per favore

Ciao Fabio

Kaishe ha detto...

La Cosa... l'excursus di Albert però è perfetto...
Siamo davanti a due civiltà diverse...
Altro piano è quello che presenti tu dove si parla di inciviltà o imbarbarimento...

Chi li ha educati, dici?
Certo la famiglia... ma non solo... bisogna aggiungere anche la civiltà e i tempi che corrono...

E chi ha figli sa quanto si senta sola e "diversa" se insegna certi valori ai figli...

Albert... ti ho trovato lucido e rispettoso... io sono un po' suscettibile sull'argomento "Credo" e appartenenza alla Chiesa... ma - come giustamente concludi tu - la differenza l'ha fatta e continua a farla "Cristo caritatevole"... e chi accoglie il suo insegnamento non può prescindere dal riconoscere uguale dignità a ciascun uomo... come faceva Lui.-

Anonimo ha detto...

Kai: il rispetto è il mio "credo", e la lucidità mi è indispensabile. Come credo di aver già scritto qua (o era là ? Boh), il Cristo ed il suo insegnamento sono una guida eccellente per chi sappia comprenderli e farli propri. Autorevoli non foss'altro che per anzianità. Non migliori di altri (vedi Maometto o Buddha), nè peggiori, solo diversi e a me congeniali in quanto parte della mia cultura. Come vedi parlo di profeti e non di divinità, la parte terrena è quella che concepisco.
Credo nell'uomo, nella sua intelligenza, nella sua stupidità, nella forza e nella debolezza, nella determinazione, nella responsabilità, sono un fottuto materialista - razionalista - individualista - ancheunponichilista.

La Cosa: perdonami se dissento, ma io reputo l'Italia come uno dei paesi più "civili" al mondo. Bisogna intendersi sul significato di "civiltà", ovvio, ma parlo di quello che comunemente si attribuisce a questo termine. E' vero che perlopiù viviamo di rendita, è vero che sembra che si facciano tutti gli sforzi possibili per perdere la dignità conquistata nei secoli, ma nonostante tutto rimaniamo un popolo "civile". Non so chi potresti portarmi ad esempio di maggior civiltà, ma provo a lanciare lì delle ipotesi:

1) Americani ? Uhmmm... Pragmatici, ammirevoli sotto certi aspetti, ma "civili" non direi. Perlomeno non più di noi.

2) Spagnoli ? Ariuhmmm... Strana gente, tolleranti quanto basta e finchè gli conviene, poi diventano peggio dei talebani. Per inciso (e senza generalizzare) un posto dove fanno ancora corride e corse di tori liberi per gioco tanto civile nun me pare.

3) Inglesi ? Diffida degli isolani.

Non so, i freddi svizzeri ? I Belgi ? Gli abitanti della penisola scandinava ?

Mi fermo prima che qualcuno mi strozzi, ma rimango dell'opinione iniziale: è vero che (r)esistono delle "sacche" di schifo anche qui, e quelle vanno sgonfiate, ma già il fatto che siano "sacche", delimitate, individuate e riconoscibili fa sperare bene. L'importante è non alimentarle: il tempo farà il resto.

Anonimo ha detto...

Non sono esattamente sacche di schifo, questo è in se' un giudizio di valore connesso a quella che chiamiamo (distorcendone il significato) civiltà. L'aggettivo atavico usato da Fabio racchiude in se' il senso del post, ovvero sacche di maggior resistenza culturale, dove resiste, tra mille altre istanze, una forma mentis che fa della donna un oggetto senza ruolo nè dimensione sociale. Un "medium" senza peso specifico.

Il che non toglie valore a cio' che dici. Cambia l'angolatura della percezione e dell'analisi. L'una è diacronia , l'altra sincronia, ma dello stesso fenomeno.

Senza annullarsi l'un l'altra.

La Cosa ha detto...

Chiamarla sacche mi sembra riduttivo, dopo 16 anni e nonostante sulla targa ci sia scritto .......Dr. Paola ancora oggi entrano in ambulatorio mi vedono col camice e dicono "il Veterinario?", a parte ciò e tutto quello che ho già detto io sono contenta di essere nata qui e in questa epoca, ma abbiamo moltissimo ancora da lavorare, e soprattutto sono le donne a doverlo fare perchè volente o nolente sono loro che educano i figli e quindi questi ultimi non sono che un loro riflersso

Anonimo ha detto...

Concordo sull'atavicità (atavismo? Atavicismo? Avatar? Vabbè, quella) del male e della violenza come lati residui della bestialità della razza umana, non ancora perfettamente livellati dal vivere civile. Un po' meno sulla stessa natura della discriminazione o scarsa considerazione del sesso femminile che NON E' innata, bensì di origine strettamente sociale. Quindi mentre per la violenza (verso tutti e tutto, non solo verso le donne) il rimedio è solo coercitivo (mazzate in testa finchè non ti calmi - ovviamente è una metafora), il problema discriminatorio può avere esclusivamente una soluzione sociale, cioè un antidoto che scaturisca dallo stesso sistema che l'ha creato. Vero è che ci sono voluti secoli per relegare la donna ad un livello "inferiore" (dio sa per quali oscuri motivi), ce ne vorranno altrettanti per riportarla allo status che merita, ma mi sembra che siamo sulla buona strada, e il progresso in genere accelera questi processi, quindi ho buone speranze.
Vero è che mentre noi ce ne stiamo qua a discorrere amabilmente con tutta probabilità un'altra signora ci sta lasciando la pelle in qualche paese islamico e questo mi riporta al discorso "crociate" di cui sopra.

Paola: (meglio che La Cosa, no?) ottima osservazione, ma c'è da dire che certe "brutte abitudini" i figli tendono ad ereditarle dai padri. Comunque hai ragione: c'è parecchio da fare. Ed ora una battuta maschilista e pecoreccia per rinfrancar lo spirito: probabilmente quelli che non capiscono che il dottore sei tu è perchè si aspettano una vecchia acida, mentre tu sei troppo giovane ed attraente: non puoi essere una veterinaria !!! ;-D

Unknown ha detto...

è interessante notare come Fabio parta sempre da uno spunto (un po' idealistico va detto) unico, esistenziale, umano e pian piano i commenti mostrano il nostro 'appartenere' alla bandiera del Palio.

Certo non possiamo fingere che non ci fossero belle differenze fra Greci e Persiani, e di conseguenza oggi parlare di comune origine con piccola differenza nell'ultimo secolo appare un po' pretenzioso.

Capisco la provocazione, ma albert spartanamente non ha tutti i torti.

Dobbiamo guardare ai contratti sociali, non agli stati di natura più o meno simili.

La Cosa ha detto...

Albert1 dopo una giornata come quella di oggi, sentirmi dire giovane e attraente anche se non mi hai mai visto mi tira su il morale.

Le abitudini le prenderanno dai padri, ma tutte 'ste madri zerbino se prendessero a calci in culo 'sti figli ogni tanto................................

Anonimo ha detto...

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