mercoledì, luglio 14

La triste vicenda di monsignor Mascambruno epilogo

Se una decapitazione non è già un epilogo, quale altro epilogo sarà? ogni essere umano ha pari dignità ed è doveroso chiedersi che fine avesse fatto lo spedizioniere genovese Brogliardelli. I Genovesi si erano rifiutati di consegnarlo al Regno Pontificio. Purtroppo il Brogliardelli aveva la brutta abitudine, per lui in quei tempi, di andare in chiesa, perché era un devoto. Quando si trovò all'interno di una chiesa a Genova, fu immediatamente catturato per ordine del Vescovo di Genova, perché le chiese erano extraterritoriali, e subito menato a Roma. Molti altri spedizionieri ebbero la stessa sorte. Il 27 luglio del 1652 vennero eseguite le condanne a morte di Brogliardelli e di un suo collega sostituto. Essi furono trasportati su due carri per le strade della città, sino al Ponte di Castel Sant'Angelo dove vennero giustiziati per impiccagione, la sorte dei plebei, poi bruciati e le ceneri gettate nel Tevere.

I due avevano confessato molti imbrogli, inerenti il loro mandante Mascambruno, il quale invece non aveva confessato nulla, e solo la prova materiale del matrimonio portoghese di tipo DICO, aveva permesso di condannarlo alla pena capitale.

Nessuno di loro aveva commesso omicidi, il Mascambruno si era limitato a fare quello che alcuni prelati dirigenti gentiluomini del Papa fanno oggi normalmente di prassi. Il Padreterno sarà pure eterno e immutabile, ma evolve con noi, per non dare al Papa una minima dritta per quei bricconcelli di Propaganda Fide che offrono a prezzo stracciato gli immobili della Santa Sede ai potentoni per avere favori. Sarebbe un rotolar di teste continuo...

Nessun commento: