domenica, ottobre 3
Silvio vs Garko, i più contestualizzati d'Italia
Preso atto che la bestemmia del cattolico premier non è grave come quella di un comune cattolico, che insomma egli ha l'immunità alla bestemmia, e monsignor Fisichella lo ha detto chiaramente, "bisogna contestualizzare le cose"; ovvero contestualizzare questo governo nella dimensione economica a favore del Vaticano, elargizioni finanziarie, agevolazioni e prebende alle strutture cattoliche sparse in territorio italiano, in conclusione Silvio, in virtù di questa contestualizzazione, PUO' bestemmiare. Ottime ragioni del monsignore, ma i bambini sapranno contestualizzarlo? Preso atto di ciò ci si domanda chi potrebbe superare l'invincibile premier nei sondaggi per un'eventuale tornata elettorale. Cosiderando che neanche un portavoce del Padreterno si sente in diritto di contestargli una bestemmia, dobbiamo prendere atto che la contesa deve avvenire con qualcuno che competa con le sue stesse armi di fascinazione, non un politico normale come un Bersani, un Vendola o anche un Di Pietro, ma uno che sia "contestualizzato" come Silvio. Qualcuno che abbia consenso acclamato tra i televotanti, per esempio uno come Gabriel Garko che fa ascolto non perché sappia recitare ma perché nel contesto è bello. Il premier sarebbe terrorizzato da un eventuale scontro con questo stereotipo del perfetto politico, secondo la visione berlusconiana inversa. Garko è al maschile quello che per Silvio deve essere la deputata ideale, giovane e figa. Silvio affascina, nonostante sia un signore di 75 anni, le fans del pdl sanno contestualizzarlo e tutte sono innamorate di lui, qualunque cosa faccia o dica, esse lo giustificano sempre e comunque. Un fenomeno. Anche Garko ha fascino quasi quanto il premier. Anche Garko, qualunque fiction faccia, nonostante reciti da dilettante di oratorio, fa sempre e comunque il boom di ascolti, un fenomeno. Silvio e Garko sono gli assi pigliatutto dei televotatori. Oggi solo Gabriel Garko può battere Silvio nelle elezioni. Peccato che si ostini a credere di essere un attore, come Silvio si ostina a credere di essere un politico. E se facessero a cambio? Silvio sa recitare moolto meglio di Garko, si immedesima talmente nella parte che ci crede lui stesso, metodo Stanislavskij, anche se la parte che sta girando attualmente, il grande statista, è veramnete penosa, sullo stesso livello recitativo de "Il peccato e la vergogna", ma perché lui è portato più per le parti comiche; Garko invece saprebbe rendere in politica fotogenicamente moolto meglio di Silvio. Le donne ormonate lo voterebbero a prescindere, è un' ottima calmita elettorale. Se qualcuna ha visto in Garko il nuovo Mastroianni... potrà con la stessa convinzione crederlo un grande statista. Se poi qualcuno ha paragonato Silvio a De Gasperi, potrà rivederlo come la versione italiana di Danny De Vito; non avrebbe più bisogno di fingere e nascondere il trucco... in teatro il cerone è prassi.
ps
Notare la bravura recitativa di Troisi.
ps:
"Non nominare il nome di Dio invano"
Invano... Forse per monsignor Fisichella è rispettato il secondo comandamneto perché Silvio B. avrebbe nominato il nome di D. non invano.
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