giovedì, maggio 29

Il linguaggio subdolo


Ministro della Giustizia Angelino Alfano:
"Le intercettazioni fanno parte del nostro programma. Noi crediamo, però, che siano state poco efficienti, poco riservate e troppo costose visto che si spendono 300 milioni di euro all'anno. Noi le vogliamo rendere più efficienti, più riservate e meno costose. Il presidente Berlusconi è al lavoro anche su questo".
Il contenuto non costituisce in alcun modo notizia di reato, né può essere utilizzato a fini processuali o investigativi.Telefono sotto controllo soltanto per i reati gravi.

Nell'arte retorica la terna ritmica consiste nel porre vicino tre parole, tre espressioni o tre frasi che, proprio per questo "ritmo a tre", acquistano una grande forza espressiva che va oltre lo stesso contenuto delle singole parole.

Con un certo linguaggio, che oserei definire subdolo, si vuol far apparire positivo ciò che potrebbe essere considerato negativo. Oltre ad usare molte figure retoriche, il politichese di Berlusconi, da lui utilizzato in modo 'naturale', ha come principale caratteristica quella di distorcere una certa realtà facendola apparire 'esteticamente' accettabile.
I tre aggettivi usati dal ministro della Giustizia, che tra l'altro nessuno crederà mai, essere stati 'frutto' della sua mente, sono una prova molto evidente di questa pratica di linguaggio. I politici e in modo maniacale gli uomini di berlusconi, si fanno preparare i discorsi e le letture da professionisti di retorica e psicologi, centellinano le parole con il misurino di un orafo, studiano le frasi e i passi dei discorsi con matematica precisione. E veniamo ai tre aggettivi:
-più efficienti, più riservate e meno costose - a primo impatto lasciano un'ottima impressione, perché si tratta di aggettivi in sé positivi, rafforzatii dai "più... più... e meno" , l'uomo del popolo si ferma alla prima impressione, berlusconi punta all'uomo del popolo perché rappresenta la percentuale maggiore di votanti.

Più efficienti... nel controllare l'operato dei magistrati ed evitare che possano prendersi delle libertà che ledano il rispetto di persone politicamente intoccabili.

Più riservate... nell' evitare di rendere noti gli intrallazzi politici e le corruzioni di potere che possano ledere l'immagine dei politici.

Meno costose; con questo aggettivo raggiungiamo l'apice del raggiro. Non è che diventano meno costose perché si utilizzano nuovi sistemi tecnologici più efficaci, ma perché diminuiscono, ovviamente diminuiscono anche le spese.

La forzatura di certe proposte di legge è tale che si arriva alla contraddizione logica , infatti viene precisato che il contenuto delle intercettazioni non costituisce in alcun modo notizia di reato né può essere utilizzato a fini processuali o investigativi. Quindi vengono effettuate intercettazioni inutili, in antitesi con il "meno costose". A questo punto ci si chiede: se non servono per essere usate come prove, a cosa devono servire? La risposta è semplice ma non viene esplicata, perché non rientra nell'economia della comunicazione politica. La variazione sull'utilizzo delle intercettazioni fa in modo che a priori queste non possano essere impugnate dai magistrati che seguono le indagini. Soltanto dopo una 'verifica' della 'correttezza' dell'intervento si deciderà come permetterne l'utilizzo.

26 commenti:

Kaishe ha detto...

Bene... allora aspettiamo che esplichino il vantaggio e l'utilizzo (eventuale) di cotante intercettazioni più efficienti, più riservate e meno costose...

Anonimo ha detto...

Le intercettazioni sono un po' come i servizi segreti, che sono efficienti finchè rimangono, appunto, segreti.

Non intendo con il mio commento sostenere il ministro (si sostenesse da solo, e si desse pure da fare), è solo la mia visione della storia, che tra l'altro mi pare di aver già espresso qui (o altrove ? Boh, mi confondo i Blog, ultimamente).

Qual'è il problema con le intercettazioni telefoniche ? A me, per esempio non frega niente se mi ascoltano o meno, e diciamo pure che chi è così cretino al giorno d'oggi da dire cose compromettenti al telefono quasi quasi si merita di essere "beccato".
Il problema, dicevamo, è quando il loro contenuto esce dalla sede che gli è propria (quella investigativa), e sconfina nel pubblico. Esempio: io sono controllato (non importa il motivo, sta il fatto che il mio telefono è ascoltato), un giorno durante una telefonata con un amico faccio riferimenti ad una "pupa", in frasi tipo "la pupa se ne deve stare chiusa per un po'", oppure "adesso non può uscire per strada".

In un mondo normale, queste frasi fanno suonare un campanello d'allarme, tempo 4 ore e mi ritrovo i Carabinieri alla porta.
In un mondo normale, mi portano con discrezione davanti ad un magistrato, al quale spiego che la "pupa" in questione è una macchina d'epoca cui sono molto affezionato ma che per mancanza di soldi non posso assicurare e quindi non posso utilizzare. Torniamo a casa, apro il box, mostro la vettura e abbiamo chiarito.

Nel nostro mondo invece succede così: siccome sono un personaggio in vista, il campanello d'allarme suona in due modi, uno è quello giusto (di cui sopra), l'altro è quello sbagliato. Quello sbagliato fa sì che il contenuto dell'intercettazione arrivi ad un giornalista che per fare lo "scoop" della vita, la mattina dopo mi titola in prima pagina: "ALBERT1 A CAPO DI UN GIRO DI PROSTITUZIONE MINORILE: una povera ragazza dell'est addirittura SEGREGATA, forse per non farla parlare ?"

E io sono F A T T O.

In più, una volta che l'opinione pubblica si convince di una cosa, c'è il rischio che questo "contagi" anche investigatori e giudici, quindi sono fatto il doppio. Ho ricordato giorni fa su RomaCogitans la storia di Enzo Tortora. Vi dice nulla ?

E allora, io ritengo l'intercettazione un indispensabile strumento investigativo, se gestito in maniera adatta: quello che va evitato con tutti i mezzi è che diventi un mezzo per mettere alla gogna la gente, cosa che ad oggi fin troppe volte è accaduta. Efficienza e riservatezza mi sembra ricadano in questo ragionamento, per l'economicità non so, ma tanto di soldi ne buttano talmente tanti...

fabio ha detto...

Andiamo direttamente al nocciolo della questione. Quello che tu dici , e che tutti credo possono condividere, incluso io, è esattamente il motivo paravento del Signore delle ferriere . In margine al suo vero scopo, sicuramente anche altri onorevoli personaggi ne trarranno benefici. Ma il vero unico assoluto essenziale motivo che ha spinto il Berluskaizer a rivedere le regole sulle intercettazioni è: DIVIETO ASSOLUTO DI INTERCETTARE LE MIE TELEFONATE (e di tutti i consimili).

Lui le intercettazioni le vuole proprio vietare. Si privano i giudici di uno strumento importantissimo di indagine.

Kaishe ha detto...

Ci ricordiamo tutti certamente la storia di Enzo Tortora... e possiamo citarne altri recenti (Gigi Sabani) o più lontani (Girolimoni)...

Quello che però ai nostri "rappresentanti" interessa è (scusa Fabio) pararsi il culo...

Per la gente comune, invece, non

Del resto, per la gente comune, basta una chiamata in correità per metterli nei guai... ma su questo non mi pare che ci siano polemiche in atto...

Rimango della mia idea: non vedo in movimento nessun decreto nè legge nè proposta che non abbia una convenienza per "qualcuno"... che non è il POPOLO SOVRANO...

Kaishe ha detto...

Ops... ho cominciato una frase e lasciata a metà riprendendola dopo un lavoretto domestico...

Capita così... scusate.

Anonimo ha detto...

Ah Fabione,pensa che io ho fatto proprio un esame di retorica e argomentazione della comunicazione all'università(studiandomi pure qualche discorso di rutelli e berlusconi nella campagna 2001)...
Il Cainano ha come target elettorale di riferimento la parte di pubblico disinformata delle sue televisioni(e spesso poco scolarizzata)ed è quella che punta a convincere:l'esperienza gli ha dimostrato che quella parte è sufficiente per vincere le elezioni.
Il compito non è difficile:linguaggio semplificato e diretto,spot elettorali come slogan pubblicitari,culto della persona e dell'imprenditore selfmade,carisma(fabio,non attribuire a questo termine il suo vero significato,ti prego!Non me ne viene in mente un altro al momento),attenzione al lato emotivo ed irrazionale dell'ascoltatore,anzi,del TELEspettatore(è mooooolto diverso!).Infine,last but not least,proporre la propria persona al pubblico solo in occasioni di consenso,quindi:si ai comizi e no sia al confronto in campagna elettorale che alla presenza in trasmissioni in cui ci possa essere un qualsiasi contraddittorio. Del resto,ce lo ricordiamo come è finita dalla Annunziata,no?O durante l'inaugurazione del semestre italiano al Parlamento Europeo.Anche,volendo,poraccio,non è roba per lui...non è portato a rispondere a chi lo contraddice.Anche volendo,questo talento gli manca.
Nel frattempo gli adolescenti(perchè,sinceramente,chi la guarda la RAI?Mia nonna)crescono a pane e Maria De Filippi,convinti che il reality-show sia una forma di vita intelligente;a 18 anni saranno semi-privi di senso critico e quindi papabili elettori.
Lui nel frattempo,per mostrarsi vicino a questi ultimi e dare il bon esempio,non solo imbavaglia le intercettazioni(dal costo insostenibile di 3 euro l'anno per ogni cittadino)ma continua impunemente a mostrarsi per quello che è:ignorante come una capra.

Anonimo ha detto...

Tra anche e volendo m'è scappata una virgola di troppo...e bon in origine era buon!

Kaishe ha detto...

Airens... e mo' come spiega ai suoi eruditi TELEvotanti che l'intolleranza non ha colpito solo i ROM ma anche il pupillo DeFilippiano Kledi?

Vedi?... Anche lui c'ha i suoi bei TELEproblemi... tra Fede e Balletti vari...

Anonimo ha detto...

Kai: Tortora ha un significato particolare, con lui si è inaugurata l'era della "(in)giustizia sommaria mediatica", senza nulla togliere alle altre vittime, passate presenti e future.

Restando sul tema, ragazzi, c'è qualcosa che non va: o uno è subdolo (scaltro, volpone) oppure è coglione. Una cosa esclude l'altra. E allora, senza giudizi di merito, seguitemi un attimo:
colpevoli o innocenti, Berlusconi e tanti (troppi) altri, alle intercettazioni (ed alla loro improvvida pubblicazione precoce) ci sono finiti abbondantemente sotto, nel senso che ci hanno passato i guai loro. Adesso, vi sembra logico che uno con brutte intenzioni e abbastanza paraculo si arrischi ancora a darne prova per telefono ? E allora, piuttosto che agire a livello politico per "bandire" le intercettazioni (dimostrando così la coglionaggine che striderebbe con l'asserita scaltrezza), non farà prima a tutelarsi in altro modo prima di scoprirsi così ? Parlo per esperienza e conoscenza personale, esistono moltissimi sistemi per comunicare a prova di intercettazione, dal parlare di persona in luogo aperto al "pizzino" (quelli più semplici), per finire a sofisticati apparecchi di crittazione che non apri nemmeno con l'aiuto di un mainframe della NASA.
E allora perchè uno così subdolo, malandrino, infame e organizzato dovrebbe dare tal prova di ingenuità agendo sulla regolamentazione delle intercettazioni ?
Credo in tutta onestà, che i "paletti" imposti servano esclusivamente ad evitare l'uso improprio delle stesse, limitando le possibilità di "fughe di notizie" endoprocedimentali e quelle di improprio coinvolgimento dell'opinione pubblica (la quale, si sa, è una brutta bestia. Soprattutto quando ce l'hai contro).
Qua è ora di decidersi, signori: Berlusconi o è un vero paraculo (il nuovo Andreotti, per capirci), oppure è un imbecille, ma non può essere tutte e due le cose nello stesso momento. Io non credo sia un imbecille.
Apprezzo anche la disamina di Airens, nell'ambito di un esame universitario funziona (e se becchi il professore giusto ci rimedi pure il 30, eheheh ), devo però aggiungere che in un ambito allargato quale il mondo reale è tranquillamente applicabile a chiunque: vi siete chiesti qual'è il "target" di Veltroni ? E quali i mezzi usati per raggiungerlo ? E ci trovate tanta differenza ?
Io, sinceramente, no.
Passata la botta elettorale, che aveva lasciato gli sconfitti basiti e muti, assistiamo ad una specie di "colpo di coda" da parte degli stessi: pur di non ammettere che ormai la sinistra italiana non ha più alcun credito (e nessuna speranza, rebus sic stantibus), cercano di infilarsi dove possono con teorie, chiacchiere e deliri vari che non fanno altro che aggravare la loro posizione. Ogni scusa è buona, ancora si sente parlare di "fascisti, neofascisti e naziskin", "dittatura", "collusioni camorristiche" e compagnia cantando. Ma dico io, se usciamo un attimo dal "rincoglionimento mediatico" e pensiamo con la testa (così come per la storia delle intercettazioni), vi pare logico ed accettabile che ORA CHE LA "DESTRA" E' AL GOVERNO escano fuori tutti questi presunti "neofascisti" con atteggiamento squadristico ? Non è un pochino fuori luogo ? Forse, sarebbe stato più ovvio che si facessero vedere prima, adesso che escono a fare ? La Sapienza di Roma, piazzale Aldo Moro, da che mondo è mondo ci volano gli schiaffi tra "camerati" e "zecche" (o "fasci" e "pelosi" come si diceva quando ci stavo io), tant'è che c'erano e forse ancora sono lì un paio di blindati della celere, fissi, tra lettere, giurisprudenza e il baretto.
Perchè dare tutta questa enfasi agli scazzi di gruppetti di imbecilli che magari si sono menati per un'occhiata sbagliata o un salto di fila in segreteria ?
Se gli argomenti dell'opposizione si riducono a questo, oppure ai "picchiatori del Pigneto" (quella poi, mi ha fatto scompisciare, voglio dare a quel tizio il titolo di "fascista onorario"), vuol dire che non c'è speranza: Berlusconi si conferma paraculo, e gli imbecilli sono loro. Pace.

Kaishe ha detto...

Mah... io credo che la "benedizione governativa" possa averne stanati di "nuovi"... e peggiori...

Poi, su "ogni scusa è buona"... perchè no?
Almeno per equilibrare il tanto parlare di "comunisti" e "comunismo" fatto da colui che tu trovi paraculo... io non ho definizioni "pulite" per dire il mio pensiero...

Anonimo ha detto...

E' insopportabile la foga con cui si cerca di negare che la comunicazione è il piu' bipartisan degli strumenti di manipolazione dell'opinione pubblica.
E sulla regolamentazione dell'uso delle intercettazioni vorrei ricordarvi che la proposta di legge è stata paventata dal governo Prodi subito dopo il caso Mastella.
Precisato questo, si puo' con onestà intellettuale discettare quanto si vuole.
Riflettere ed indignarsi.
Ma senza politicizzare, distorcendolo, un modus operandi CHE APPARTIENE A TUTTA LA CLASSE POLITICA.

Anonimo ha detto...

albert1,a parte che non volevo dimostrare di sapere la lezioncina(io a quelle'esame c'ho preso un misero 23!) e a parte che secondo me si,Berlusconi è un imbecille(che però ha un potere economico smisurato e quindi tutti lo seguono e lo riveriscono),che Veltroni non fosse molto diverso ce ne siamo accorti tutti:quanto c'è voluto prima che si parlasse di Veltrusconi?Chi l'ha ricercato qualche mese fa lo psiconano aprendosi al "dialogo"con lui?Veltroni.Chi l'ha fatta la campagna elettorale senza pronunciare una parola contro il suo avversario?Veltroni.Chi la fa opposizione al momento in Parlamento?Di Pietro. Non ci vuole molto a capire che Veltroni e Berlusconi siano culo e camicia.
Non si può negare però che i discorsi dello psiconano presentino una visione della realtà molto più distorta,e non perchè Veltroni non dica castronate,è solo che non riesce a raggiungere lo stesso livello,senza contare poi che non sa andare contro qualcuno.
A Roma non posso che pensare che questi episodi di violenza una matrice politica ce l'abbiano ma non perchè il mandante sia Alemanno,ci mancherebbe,ma perchè con la vittoria di un tizio con un passato come il suo i violenti potrebbero sentirsi legittimati nelle loro azioni. Dai,uno che dice di no al gay pride non è un esempio di tolleranza e uno o è tollerante o non lo è,non ci sono vie di mezzo.
La classe politica parla di fucili(vabbè Bossi,per carità,ma è pur sempre uno seduto in Parlamento),di sicurezza per difenderci dai clandestini e secondo te qualche bestia non può sentirsi le spalle protette in questo clima che si respira a reti unificate?Bestie di destra e di sinistra ovviamente. Gente che di politica ci capisce quanto io di ingegneria nucleare ma che non esita ad attaccare gli altri.
Secondo me è anche sintomatico che l'aggressione del Pigneto sia avvenuta proprio al Pigneto,tipico quartiere "alternativo",un po' San Lorenzo un po' Esquilino,espressione dell'integrazione.

Gli argomenti dell'opposizione si riducono a questo è perchè agli "oppositori" conviene così:le leggi di Berlusconi sono ad personam ma poi si applicano ad personas

Anonimo ha detto...

Del gay pride a Berlusconi non gliene puo' fregare di meno. Anzi,se potesse ci andrebbe e si divertirebbe pure. Se potesse. Ma purtroppo sa bene che il suo elettorato è in larga parte cattolico, papalino e restauratore. E gioca a fare il moralizzatore per non scontentarli.
Mi dispiace ancora una volta tornare li', a quello che considero un male maggiore di qualsiasi Berlusconi: l'apparato ecclesiastico e il SUO sistema di comunicazione. Il SUO linguaggio subdolo. La sua immonda materialità politica (e non solo chiaramente).

fabio ha detto...

C'è un'onta tra le più vergognose nella storia della Chiesa, le truppe pontificie, approfittando dell'uscita da Perugia dei giovani perugini, l entrarono nella città indifesa e fecero carne da macello di donne vecchi e bambini. Altro che chiedere scusa per Galileo... Anno domini 20 giugno 1859

Anonimo ha detto...

ma per tua sfortuna non ero ancora nata....

Anonimo ha detto...

Airens: nononono, non volevo dire quello, per carità, e per chi mi hai preso ? L'analisi era ottima e basta, se ti hanno dato solo 23 è perchè probabilmente il professore era iscritto a Forza Italia :-D

Invece forse ho sbagliato a dire "Veltroni", qualsiasi nome ci avessi messo avrebbe funzionato ugualmente: non volevo dare addosso a Uolter (sparare sulla croce rossa), volevo intendere che sono tutti così, da Berlusconi a Beppe Grillo, e che il target siamo tutti noi, senza distinzione, più siamo meglio stanno. Il sistema è lo stesso per tutti, anche quest'informazione, questi famigerati "media" che oggi si dice siano di sinistra, domani di destra, poi di nuovo di sinistra, e poi ci sono TV di sinistra che appoggiano la destra e viceversa, insomma non ci si capisce un cazzo e tanto alla fine vuoi o non vuoi abbiamo Silvio Berlusconi al governo.
Nonostante tutto.
E io sono uno di quelli che lo ha votato (miabbassorepentinamenteper schivarelarafficadisputi).
E, credimi, l'ho fatto per lo stesso motivo per cui ho votato Alemanno a Roma.
E credimi di nuovo (sulla fiducia), non faccio parte del "target" da te individuato, così come tanti altri che conosco e che hanno fatto la mia stessa scelta. Al solito, non si può dividere il mondo in due, le cose sono troppo complesse per essere classificate così facilmente, e dire che Berlusconi sta dove sta perchè ha i soldi dimostra una pericolosa ingenuità. Ricordo (se vogliamo dar retta alla stampa di regime che così narrava), che quando Berlusconi salì al potere di soldi non ne aveva proprio, anzi aveva "li buffi". Allora, ci vogliamo mettere d'accordo ? Ce l'ha o non ce l'ha ? E' furbo o stupido ?
Possiamo concordare forse su una cosa: è molto, ma molto fortunato. Ha avuto ad esempio la fortuna di arrivare in momenti dove non aveva praticamente avversari, e se li aveva non valevano un cazzo. Perdonate il francese.
Alemanno ? Guarda, meglio un ex "frontista" sincero che un finto gay traditore e baciapile quando fa comodo.
La matrice politica degli scontri mi sembra più un'amatriciana politica, non mi stupirei se uscisse fuori che lì alla Sapienza si sono tutti menati da soli tipo "Fight Club", tanto per far vedere che facevano qualcosa.
La sessione estiva alle porte, tutti belli nervosetti, complice il caldo, in un posto dove tutto può accadere, anche che ti sparino in testa mentre ti vai a prendere un cappuccino (un ricordo, un saluto ed un bacio a Marta, ad oggi senza giustizia), direi che due criccate non dovrebbero scomodare il parlamento.
Per quanto attiene alla chiesa e ai vari Pride non aggiungo altro, bastano i commenti di C. e di Fabio qua sopra. Per inciso, ragazzi, andatevi a leggere l'ottimo articolo di degradoesquilino sul Gay Pride, io sono rimasto davvero meravigliato. In positivo.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo quasi su tutto.
Lo saro' completamente quando avrai convertito a piu' utile impiego la tua tessera elettorale: utilissimi filtri? no eh?.





Oh, non ti arrabbiare eh.

Anonimo ha detto...

Naaaah, è una cartaccia che si strappa pure male. Nulla batte il cartoncino del pacchetto.
Posto che oggi come oggi non credo che reggerei più nemmeno un tiro ;)

fabio ha detto...

Per par condicio, io sono d'accordo con tutto ciò che ha scritto Airens, prima e dopo.

Anonimo ha detto...

E daje, Fabio, almeno il vaticano esiliato sulla piattaforma al largo del Pacifico appoggiamelo !

Eheheheh...

Kaishe ha detto...

Già... la blatta ha avuto fortuna.. una fortuna che all'anagrafe faceva Bettino...

LaStefy ha detto...

Domenica sera su Report, parleranno di questo argomento....
-che cosa hanno raccontato i politici per farsi votare.

Appunto !!! Che cacchio di fesserie avrà raccontato per farsi votare ????

Anonimo ha detto...

Si, va tutto strabene, pero', quando si fanno questi ragionamenti, servirebbe, oltre alla critica, un esempio pratico, vero e comprovato di politico attuale che non pergegua obiettivi di marketing nella scelta delle sue posizioni e nelle conseguenti sue esternazioni. Altrimenti il valore di una sacrosanta disamina rimane relativo. Politicizzato.
Concretezza dei fatti, non spigolature da un punto di vista.
Pena la credibilità. E sarebbe un peccato.
Airens, pure a te dico,io che leggo sempre con cupidigia i tuoi rari post, per far comprendere a chiunque la verità di cio' che dici, fallo in modo asciutto, distante, giornalistico; farle percepire come posizioni politiche non aiuta. E tu lo insegni a me, figurati, è il tuo mestiere. Un mestiere che ha l'obbligo morale della divulgazione della realta'.
Approfondimento, lucidità, diretta freschezza, grande umanità e onestà intellettuale.

Senno' anche Emilio Fede è un giornalista. Anzi, il Re dei giornalisti.

Buona notte piena di stima.

Anonimo ha detto...

Albert1:
adesso ho capito quello che dici,meglio dell'ultima volta.
Dell target di Mediaset se n'è parlato,quello RAI è lo stesso!Ai vertici RAI chi c'è?Del Noce,Saccà,Petruccioli,i tg sono in mano ad esseri inoffensivi come Mazza e Riotta(Rai 3 conta meno,non si vede nemmeno in tutta Italia).Il target colto,critico ed informato è quello di internet e della carta stampata.
La Rai s'è appiattita su Mediaset che l'anno passato ha comprato la Endemol quindi persino i format dei programmi passano da Mediaset alla Rai.
Dire che ha i soldi e tutti lo temono non è ingenuità:se qualcuno sgarra e dice qualcosa che allo psiconano non garba si ritrova la querela di Silvio Berlusconi,Mediaset,Publitalia e del Popolo delle Libertà.Sono milioni di euro.Nessuno vuole guai,specia un'azienda di servizio pubblico che di soldi non ne ha tantissimi nelle tasche.
Prima dell'attuale impero economico il signore ha avuto l'accortezza di fare conoscenze mafiose che funzionano meglio della polizia per farsi proteggere e una volta accumulata la grana,sganciare 21 miliardi per farsi fare i decreti da Craxi.
E' un imbecille fortunato.Anzi,ladro e fortunato.
I miliardari di prima generazione,a meno che non abbiano trovato l'oro nel Klondike,hanno rubato,evaso,corrotto qulcuno.

C:
io nel mio blog non faccio la giornalista;lì non devo adempiere a nessun ruolo se non quello di essere me stessa e poter dire in libertà come la penso.
Anzi,per la cronaca:io non sono proprio gionalista.
Non credere però che i giornalisti non possano esprimere le loro opinioni:loro devono dire cose vere e poi,su quelle,non essendo automi avulsi dal contesto politico-sociale,un'idea se la fanno e nessuno vieta loro di esprimerla. Con onestà intellettuale però,senza mezzucci volti alla validazione della propria tesi a tutti i costi,senza manipolazioni.E soprattutto pronti alla smentita quando si prende una cantonata.
Spesso comunque l'effetto è che informandosi,uno non sta proprio dalla parte di nessuno.
Io ad esempio sono assolutamente antiberlusconiana ma non perchè gli altri siano dei santarellini dalla grande levatura politica,ma perchè lui è il caso più eclatante,la creme de la creme,il best of degli ultimi 14 anni di politica italiana. Tutto qui.
Anche Veltroni mi fa schifo,ma un po' meno. Io non misuro un politico in base a quanto mi piaccia ma in base al livello di schifo che mi suscita e lo schifo più alto me lo suscita berlusconi.Quelli ai livelli più bassi rientrano comunque nella categoria dell'indecenza.E questo perchè il panorama politico attuale è quello che è. Io una grande personalità la sto ancora aspettando:mi piace credere che stia per arrivare.
Personalmente i principi che ritengo fondamentali ed imprescindibili sono:LAICITà,DEMOCRATICITà e LEGALITà.Quello che non vi rientra non lo condivido.

fabio:tu mi dai sempre soddisfazione!

Anonimo ha detto...

Non mi riferivo a te, e comunque, in ogni caso, anche fosse: quello che hai scritto ora lo trovo chiaro, onesto ed equilibrato, in altri casi, quando prevale il livore politico, da qualsiasi parte sia, il senso si perde.
Perchè a volte non è necessario mentire per mistificare la realtà, basta raccontarne solo una parte.

Anonimo ha detto...

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