mercoledì, giugno 24

Made in Italy

Il nuovo logo dell'Italia presentato a palazzo Chigi dal ministro Brambilla.
Studiato con la supervisione del nostro premier, che all'occasione è anche
designer-pubblicitario. Sarebbe una cattiveria pensare che il nastro passante tricolore voglia
richiamare e collegarsi, come ben già compiuto alle ultime amministrative, ad un altro simbolo; è solo pochezza di idee. Avvicinando le due estremità dei nastri, ci si accorge che essi hanno la stessa retta tangente, tra le infinite, con il comune punto di flesso, una incredibile coincidenza, indovinare la combinazione del superenalotto è più facile. Che sia lo stesso nastro? Parrebbe l' intenzione di far identificare una nazione ad un partito... quasi... altre memorie... sfondo nero e caratteri romani...
Politicamente scorretto: messaggio subliminale, questi studiano la notte per il giorno, non lasciano nulla al caso, ovvero all'esclusivo servizio per la nazione. Ogni forma di comunicazione e di intervento pubblico viene monetizzato in utilitarismo per il partito-uomo, anche per un semplice marchio, luttuoso sfondo nero e fascia tricolore alla memoria... azzeccato come manifesto funebre, per un paese in agonia.


"Oggi è chiaro che per entrare in parlamento,
per diventare ministro, per andare al parlamento europeo, devi
avere meno di 30 anni, essere molto carina e magari andare
a letto con qualcuno. L'Italia è stata rovinata dalla televisione,
dal mondo di frivolità e glamour da cui proviene Berlusconi.
Il nostro paese è cambiato molto in fretta. Non eravamo così
dieci anni fa. Eravamo un paese normale.
Avevamo una morale".
Natalia Aspesi





3 commenti:

Kaishe ha detto...

Malpensante di un Fabio!
Ma come fai a essere così infido? E' solo un caso. Determinato dal fatto che il nostro pensa costatemente al nostro Paese e vive solo per migliorarlo.

Grande Aspesi.

Mi rimane solo una domanda. Sempre la stessa. Ma chi lo ha votato, approva questa deriva o ha cominciato a ragionare di sua sponte e, inevitabilmente, a vergognarsi?

Noi di sinistra non avremo alternative da proporre... ma svilire così un Paese mi sembra davvero una cosa alla quale non vorrei MAI aver partecipato.

Dal paese più bello del mondo a un paese a puttane (nel vero senso), un paese con condannati che governano, piduisti che spadroneggiano, ignoranti nei posti chiave (vedi gli strafalcioni della porella Mariastella), xenofobi nelle forze dell'ordine e, ciliegina sulla torta, delinquenti a organizzare ronde per la sicurezza...

Kaishe ha detto...

E nonostante tutto: BUONGIORNO!!!

fabio ha detto...

Ma sì, non facciamo i malpensanti, meglio senza condizionali, politicamente scorretti.
Buona giornata Licia