venerdì, maggio 11

Cronache romane

Un giorno mi trovavo a visitare il Cimitero del Verano e tra le varie lapidi mi colpì quella di una bambina che aveva subìto una morte violenta, ed era stata pianta da tutta Roma. Solo tempo dopo riuscii a collegare con un fatto di cronaca avvenuto a Roma negli anni Venti, che già conoscevo per un film interpretato dal bravo Nino Manfredi. Rosina Pelli di quattro anni, fu una delle vittime del ‘mostro’ che impazzò per Roma all’inizio degli anni Venti, barbaramente seviziata e uccisa il 24 novembre 1924. Di quella triste vicenda ci si ricorda il nome di colui che fu accusato ingiustamente ma non di quello che fu probabilmente il vero assassino. Nell'aprile del 1927, venne fermato a Capri Ralph Lyonel Brydges, 68 anni, pastore della chiesa anglicana Holy Church di Roma, con l'accusa di atti di libidine violenta nei confronti di una bambina del luogo. Fu sospettato anche dei delitti di Roma, ma venne prosciolto, depose in suo favore il console inglese che lo definì persona rispettabile. Un mese dopo venne arrestato Gino Girolimoni, 38 anni, mediatore. L'8 marzo 1928 venne assolto dalla Corte d'Appello di Roma per non aver commesso i fatti, la notizia passò inosservata. Nell'aprile 1928 il reverendo Brydges venne formalmente imputato degli omicidi delle bambine, ma dopo qualche mese fu liberato per insufficienza di prove. Girolimoni morì, povero e mai riabilitato all’età di 72 anni. Ma che fine fece tale Ralph Lyonel Brydges? Questo non si sa.

Il reverendo Brydges era persona influente, insospettabile per il ruolo che copriva. Purtroppo la Giustizia ha una grave pecca, quella di subire il fascino dell’apparenza del Potere e del Denaro. E ciò vale per tutto il mondo. Basta ricordare O.J. Simpson che grazie ad un esercito di avvocati, privi di scrupoli e avidamente in cerca di soldi e notorietà, riuscì ad evitare non solo la pena di morte ma anche la galera, per aver ucciso ex moglie e compagno di lei.

Quello che è successo a Rignano Flaminio lascia perplessi e un po’ ci fa paura. Noi vogliamo sperare che la liberazione dei sospettati sia stata garantita da una lucida analisi e non che sia avvenuta perché si ritiene che esse siano ‘persone rispettabili’. Non si tratta di delinquenza comune, non si tratta di malavita organizzata, si tratta di pedofilia, la pedofilia è un malessere che può appartenere a chiunque e può anche contagiare, come degrado mentale prima ancora che sociale, come la peste bubbonica che non fa sconti a nessuno. Il cattivo gusto che hanno avuto certi parenti degli accusati nel dire che i bambini si erano inventato tutto, il pessimo gusto che hanno avuto autori e produttori della trasmissione domenicale in cui lavora uno degli accusati, che per bocca della conduttrice davano piena solidarietà al loro collega e ai familiari. Il dubbio che ci sia dietro l’atto di liberarli, un potere smarcante che principia proprio a queste sfrontatezze, è lecito.
E questo è un ragionamento che va al di là della presunta innocenza, che ci auguriamo per loro, sia vera.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa, ma cosa vuol dire che la pedofilia è "un malessere che può appartenere a chiunque e può anche contagiare, come degrado mentale..." ?
Io non ho mai provato la minima attrazione sessuale per alcun bambino e anche se tutti lo facessero in parte a me non mi piacerebbe. Così come non mi piacciono gli uomini o le donne obese. I pedofili hanno sicuramente un gene o una malattia mentale NON contagiosa.
Forse, al massimo, essere abusati da piccoli può aiutare la nascita della cosa, ma probabilmente in persone già predisposte. Ci sono un sacco di abusati da bambini che non diventano pedofili

fabio ha detto...

La pedofilia può essere sia una malattia mentale che un vizio. E questa è una cosa accertata anche da un punto di vista giuridico. Se è un vizio, si acquisisce e a questo caso mi riferisco quando scrivo di contagio, dicendo chiunque intendo chiunque della scala sociale. In un ambiente particolarmente insano, può capitare per soggetti deboli e ormai mancanti di freni inibitori, ambienti insani,che non sono necessariamente quelli dove c'è una sottocultura ma anche insospettabili ambienti. L'errore a mio avviso è pensare che la pedofilia, quella come vizio, si possa manifestare solo in ambienti di sotto-cultura. Purtroppo spesso si arriva al presupposto che anche la pedofilia come malattia non possa essere presente a certi livelli sociali.
In alcune nazioni dell'Asia, come sai c'è una pedofilia diffusa e non perché siano tutti malati mentali, ma perché è anche un vizio diffuso in tutte le classi sociali.
Comunque capisco che avendo compresso in un post un argomento così spinoso, ci possono essere dei malintesi in parole che meriterebbero una più approfondita analisi, in altra sede naturalmente. Grazie per la tua osservazione.

Kaishe ha detto...

La storia di Girolimoni - terribile e vera - deve anche insegnare una crta cautela nell'emettere giudizi basati su ciacchiere, televisive, giornalistiche o di strada...
Girolimoni, scarcerato perchè riconosciuto innocente anche in considerazione del fatto che una bimba fu uccisa mentre lui era detenuto, rimase per sempre "il mostro" e non potè ricostruirsi la vita che gli avevano rubato...
Il fil che tu, Fabio, citi è incredibilmente delicato e lo racconta con grande delicatezza...
Allora facciamone tesoro per le volte che ci viene di inchiodare qualcuno a un'immagine dettata alle chiacchiere ...
e ancora più attenzione a non fare che gli "additati" diventino i "piccoli" come i bambini ... vittime anche dell'opinione pubblica. Guai se non trovassero più chi presta loro ascolto e attenzione e chi crede in loro ...

cecy ha detto...

ciao fabio, la storia di rignano è una storia piena di dubbi e incertezze, l'unica cosa veramente sicura è che questi poveri bambini sia che le violenze siano vere o inventate, come qualcuno crede, ora hanno nelle loro menti questa brutta avventura e sarà difficile per loro superarla comunque...

ieri sera non dormivo e ho avuto la sciagurata idea di seguire Matrix, nella prima mezz'ora parlava una delle maestre indagate, sono arrivata a casa proprio mentre la concedavano per cui non so cosa abbia detto, dopo sono intervenute due madri di bambine coinvolte, un avvocato, un giornalista e un sedicente giurista, quest'ultimo mi ha fatto venire la pelle d'oca, aveva un atteggiamento abominevole nei confronti delle mamme, lui naturalmente era un innocentista, e nonostante io non abbia ancora un'idea precisa di cosa sia seriamente avvenuto, non ho potuto non condannare la ferocia di questo pazzo che incolpava le mamme di essere delle mitomani che avevo inculcato ai figli quello che avevano sentito spettegolare in giro.... nella trasmissione si è criticata la giustizia che in questo caso è stata incompetente sin dal principio, la principale responsabile di tutti i dubbi e le incertezze di questo orrendo caso, bè ieri sera era rappresentata in modo indegno da un "piccolo uomo" che dovrebbe lasciare un pò più la giurisprudenza e calarsi nella vita reale, e forse così un giorno potrà crescere come giurista e come uomo!

Kaishe ha detto...

Ora i bambini impareranno la lezione, quella che sempre viene "impartita" a chi subisce violenza: Ti conviene non raccontare niente...
Ne usciamo davvero tutti sconfitti... e il futuro più di tutti.
Chi ridarà fiducia negli adulti a questi bimbi (sia che siano stati strumentalizzati che violati... non spetta a noi "spettatori" di un'informazione ovviamente parziale, deciderlo)?
E che adulti produrrà questa generazione di bimbi bombardati da messaggi così sbagliati?

fabio ha detto...

La difesa vuole smontare le dichiarazioni dei bambini, rendendoli non credibili, non capaci di intendere. Perché non difendersi cercando di capire 'cosa' abbia provocato quel disagio, visto che proprio gli insegnanti sono le persone più vicine ai bambini insieme ai genitori? Posso essere sicuro dell'innocenza degli insegnati ma posso essere sicurissimo che il disagio c'è stato ed è reale, l'arduo compito è di stabilire la 'natura' che lo ha provocato o generato, qualsiasi essa sia. In un modo o in un altro ci dovrebbe essere la partecipazione degli indagati e non il loro negazionismo, fanno parte della vita quotidiana di questi bambini e possono aiutare le indagini. Se qualcuno pensa che non sia loro compito in quanto parte accusata, SECONDO ME non è così perché stiamo trattando di infanzia e c'è un dovere oltre che un diritto.

Lindylinda ha detto...

.. spinoso è dir poco, come argomento..

Ma lascia spazio a tanti dubbi..

In Italia c'è una giustizia pericolosa.. A quando pare, hanno messo in galera, accusandoli di reati orribili, 6 persone ora ritenute innocenti..
Il procuratore non ha mai provveduto ad interrogare nè i testimoni nè gli accusati, gli esami clinici non riscontrano violenze sessuali sui bambini,le voci di pedofilia giravano settiamne prima che ci fossero le prime denuncie..

Qualcosa di strano c'è..

Ma la cosa che più mi sconvolge in assoluto è la afcilità con cui tutti hanno espresso giudizi!!
Colpevolisti o innocentisti che siano!!!

Le 6 persone ora assolte, porteranno x tutta la vita il fardello di questa accusa..

.. e quei poveri bambini, sia che abbiano davvero subito violenze psicologiche e attenzioni sessuali, sia che se lo siano inventati di sana pianta, sono sicuramente creature che hanno bisogno di cure, di sostegno e di verità..

Non di mamme che vanno in televisione ad alimentare un fuoco che brucia già troppo, non di giuristi e avvocati che insinuano il dubbio della mitomania ( scandaloso, Cecy, concordo con te).. Non di trasmissioni televisive e papà che giurano la vendetta personale...

Questi bambini sono le vittime, ed è su di loro che bisogna concentrarsi..

Gli inquirenti facciano le loro indagini x capire cosa realmente è successo, ma i genitori facciano i genitori, gli psicologi facciano terapia.. perchè si corre il rischio di un altro Cogne...

.. dove chi paga non si sa se è colpevole..
..e se è colpevole non paga abbastanza..
..e comunque un bambino di 3 anni è stato massacrato..

..con l'unico risultato che ora abbiamo molti più divi in televisione...

Anonimo ha detto...

Lo sapete ormai tutti che per me parlare e commentare questi fatti è come tornare indietro di 20 anni.
Ma lo faccio volentieri,per voi, per me e soprattutto per questi bambini.
Non c'è una sostanziale differenza fra bambini di tre anni e bambini di sette/otto come nel mio caso.
I bambini ad entrambe le età NON RIESCONO NEANCHE LONTANAMENTE A CONCEPIRE L'IDEA DEL SESSO.
O meglio, come Freud insegna i nostri primi istinti sono di origine sessuale, ma inconscia, non concretizzata da concezioni mentali ben precise. Questo per dire che un bambino può raccontare di essere stato toccato lì, può esternare con disegni che rimandano a disagi mentali, può chiudersi in se stesso per un senso di colpa tremendo.
Ma non può in alcun modo inventarsi delle storie simili.
Gli avvocati del mio maestro (pagati dalla curia di Venezia...) optarono per una linea di contrattacco, cercando di far passare bambine di sette anni come piccole adescatrici.
Lo fanno tutti. Almeno ci provano.
Ho dovuto dimostrare che io dall'alto dei miei 18 anni potevo finalmente dare un nome alle "sensazioni" che ricordavo e che provo ancora, ma una bambina sotto incidente probatorio non può usare le parole "masturbazione" o "clitoride" o "penetrazione", non può e non deve.
Ho dovuto far presente il mio tremendo senso di vergogna di fronte alle mamme delle bimbe che mi trovavo davanti, ho dovuto spiegare il perchè io sono riuscita abbastanza brillantemente a superare i miei problemi, soprattutto grazie alla mia famiglia, e ho dovuto far presente che molte delle mie ex compagne hanno rilasciato verbali ai Carabinieri alla presenza dello psicoterapeuta, dello psicologo, e molte altre non hanno voluto lasciarle perchè in non buone condizioni psicofisiche.
Molte delle mie ex compagne stanno male: non si contano i casi di anoressia, di disagio sociale e/o droga, una addirittura è finita in clinica dopo aver cercato di uccidere il figlioletto di tre anni.
Non mi sto inventando niente, è tutto documentato da articoli di giornale e atti processuali.
Ho dovuto parlare davanti a persone che ti scrutano con aria curiosa, che sono pronte ad accusarti se per caso ti presenti in tribunale con una gonna o con una mezza scollatura.
Ho dovuto combattere contro l'ipocrisia di chi si nascondeva dietro un "ha la faccia di una brava persona ed è un bravo maestro, non può essere colpevole"
per nascondere una terribile paura e verità.
Vedo purtroppo molte analogie con il caso di Rigliano, e la cosa che più mi fa paura è il coivolgimento della chiesa.
Mi spiego, sappiamo tutti che l'autore televisivo lavora per una grossa emittente del clero, e da loro verrà sempre caldamente difeso. A tutti i costi.
Io mi sono trovata a combattere contro il potere illimitato di una tonaca, e ho perso.
Ho perso perchè ha fatto in modo di lasciare libera questa persona di fare danni per molti anni a seguire.
Questo è il mio grande rammarico.
Non guarderò mai trasmissioni televisive che affronteranno in modo morboso la cosa, e mi vergognerò al posto di quei conduttori che esprimeranno solidarietà agli indagati.
Io la vivo così.
Che ognuno poi faccia i conti con la propria coscienza.

cecy ha detto...

angie ti ringrazio di nuovo per averci raccontato ancora la tua esperienza, ieri tra le tante cose disgustose che ho visto in quella trasmissione (mi pento ancora di essermi fermata ad ascoltarla!) sono stati i festeggiamenti dei parenti degli indagati, tra loro ho visto il prete e non ho potuto non ripensare a quello che già ci avevi raccontato.... spero solo una cosa ora che quei bambini possano avere il gisto aiuto, così come possano trovare dei giusti supporti le loro famiglie, perchè non possa accadere loro quello che purtroppo è successo a molte delle tue compagne di classe di allora....

Anonimo ha detto...

Per fortuna ho optato per un Dvd della seconda serie di Dr House ieri sera.
Hai ragione ad indignarti Cecy, e soprattutto hai ragione nello schifarti di tutti quelli che ci marceranno sopra.
Spero che giustizia venga fatta presto e che chi deve pagare paghi.
Di più non dico.
Sono troppo di parte, e amo essere imparziale.

Lindylinda ha detto...

Angie .. la tua storia è sempre agghiacciante..specie xkè raccontata da una donna che ricorda un abuso vissuto da bambina..
.. qua , in questo caso, il mio timore e la mia impressione è che ci sia troppo sensazionalismo televisivo.. e il disagio dei bambini, causato o meno dalle maestre o da altri, passa in secondo piano..

.. ripeto.. i genitori facciano i genitori, gli inquirenti il loro lavoro.. e i giornalisti tacciano!!!

NON SI FANNO PROCESSI IN TV!!!!

Ci sono bambini che sono vivi e soffrono!!! Violentati o meno!!! E mi pare che a loro nessuno stia pensando!!!

Fabio.. sempre grandissimi complimenti per come scrivi...

Notte!!