venerdì, maggio 18

Come ti distruggo un mito in tre secondi



Mi trovavo affacciato al parapetto che dà sulla fontana di Trevi, quello che segue la salita sulla destra, dove Totò e Nino Taranto, in Tototruffa, si soffermano per vedere l’italo-americano gabbato caricato in autoambulanza. Ero intento a tenere in equilibrio un maxi gelato sul cono, cercando di arginare lo scioglimento dei ‘ghiacciai’ nel modo che si può immaginare. “Come mai l’acqua è così azzurra, veramente particolare”, una voce femminile con accento francese; ancora non mi volto, penso ad un’osservazione gettata lì come semplice eruzione di stupore, anche perché non potevo girarmi, così intento al gelato precario. Ma la voce continua sullo stesso tema, così mi giro, lasciando che il gelato inizi a colarmi sulla mano. Una giovane signora francese, mi indica la fontana con la mano aperta. E sì, si rivolge proprio a me con un gentile sorriso. “Perché l’acqua è azzurra?” ripeto io. Rivolgo lo sguardo alla grande vasca, come se lo facessi per la prima volta: “È verniciata nel fondo!”. La signora: “Ah, capito, verniciata sotto. Ora capito perché”. Lo dice con un tono di voce tipo: "E io scema che stavo qui ad ammirarla a bocca aperta...".
Come ti distruggo un mito in tre secondi.

E forse lei voleva solo partecipare con me della meraviglia che aveva davanti…Forse si aspettava che io le dicessi: "È proprio vero, bella signora, sarà la magia di Roma...".

Che poi neanche volevo dire così, perché io l’azzurro non lo vedevo. Potevo dirle che mi sembrava un grigio-verde, che forse era il riflesso delle finte rocce o dei palazzi, che poteva anche essere il fondo ma sempre grigio verde era. La donna francese chissà come era riuscita a dirmi di fila quelle parole italiane, come mi avrebbe compreso? Ho immaginato la gentile signora andare a spifferare ai conterranei la ferale ‘verità’ sulla mitica fontana, raccontando del trucco italiano per farla sembrare più ‘attraente’, e questi esclamare: “i soliti italiani!”.

Ok, ormai è andata.

3 commenti:

Kaishe ha detto...

E' una delle contraddizioni che connotano la nostra vita.
A tutti, da piccoli raccontano favole che idealizzano la vita stessa, da grndi impariamo che era, pr l'appunto, solo favole.
Forse la delusione è uno dei primi sentimenti con i quali facciamo i conti...

Anonimo ha detto...

Ah... allora anke il mare della Sardegna è verdino x lo stesso motivo?:o
Che delusione... :DDD

Anonimo ha detto...

Mio nipote mi mandò una cartolina dalla Sardegna, con scritto: "l'acqua è bianchissima". Voleva intendere la sabbia del fondo... l'acqua era trasparente...